Le Malvasie sono un grande ed eterogeneo gruppo di varietà, 84 per l'esattezza. Sono storicamente molto importanti per i paesi del Mar Mediterraneo e hanno vissuto un periodo di grande splendore grazie alla Repubblica di Venezia che ne ha permesso la valorizzazione in modo particolare. Nell'isola di Maiorca, diversi villaggi della Serra de Tramuntana si sono affermati nel corso degli anni per il prestigio dei loro vini Malvasia e uno di questi è stato Banyalbufar, un comune fortemente influenzato dal controllo mussulmano per quanto riguarda le tradizioni e le innovazioni nel settore agricolo. A seguito dell'invasione della Fillossera la coltivazione della vite è stata soppiantata dalle piantagioni del pomodoro de ¿Ramellet¿. Questo graduale abbandono ha portato la Malvasia de Banyalbufar ad una condizione limite, prossima all'estinzione. I ceppi rimanenti si erano fortemente indeboliti e praticamente tutti erano stati colpiti da diverse tipologie di virus (Grapevine fanleaf virus (GFLV), Grapevine leafroll-associated virus 1 e 3 (GLRaV-1 e GLRaV-3) e Rugose Wood (RW)). Nell'ultimo decennio è affiorata sempre più la volontà da parte degli stati membri dell'Unione Europea di recuperare e valorizzare le ¿varietà minoritarie¿. Nell'anno 2001, grazie ad un progetto stanziato dalla ¿Conselleria d'Agricultura i Pesca¿ del Governo delle Isole Baleari e dalla società ¿Tramuntana Viva¿, è stato realizzato, per conto della UIB (Universitat de les Illes Balears), un lavoro incentrato sul risanamento della Malvasía de Banyalbufar. Il risanamento è avvenuto mediante un processo di termoterapia da materiale prelevato in campo e successiva coltivazione in vitro di apici meristematici. I germogli sono stati asportati durante il periodo di massima crescita della pianta, sono stati sterilizzati e disinfettati. Successivamente sono stati prelevati gli apici meristematici e espiantati su specifici terreni di coltura. L'obiettivo finale di questi processi di selezione clonale era l'ottenimento di cloni privi delle principali virosi che infettano la vite. Come ultima operazione i campioni sono stati sottoposti al test ELISA per verificare l'effettivo stato sanitario e la riuscita dell'esperimento. Il materiale risanato è stato posteriormente collocato in campo ed è stato valutato il suo comportamento agronomico così come la sua attitudine enologica nel corso di tre anni consecutivi. È stata confrontata la lunghezza dei germogli, la rapidità di comparsa delle foglie, la crescita delle foglie e il tasso di fotosintesi netta tra piante risanate e piante virosate. Per la valutazione del potenziale enologico sono state effettuate delle micro vinificazioni con le uve provenienti dalle varietà che avevano subito il processo di propagazione in vitro. Sono state analizzate le proprietà generali dei vini prodotti (titolo alcolometrico, acidità totale, acidità volatile, pH, SO2 libera, SO2 totale, acido Malico) e un panel di assaggio appositamente addestrato ha valutato le caratteristiche organolettiche. I risultati emersi sono stati più che soddisfacenti ed a partire dal 2006, la Malvasia di Banyalbufar è diventata la prima e, ad oggi, l'unica Malvasia di Spagna con certificato sanitario. Il patrimonio varietale viticolo è incredibilmente variegato ed è fondamentale salvaguardarlo poiché rappresenta il principale elemento che caratterizza l'eterogeneità dei vini che ne derivano. La diversità è un valore aggiunto.

Recupero, caratterizzazione e valorizzazione della "Malvasia de Banyalbufar" dell'isola di Maiorca

FAVOLE, MIRIAM
2018/2019

Abstract

Le Malvasie sono un grande ed eterogeneo gruppo di varietà, 84 per l'esattezza. Sono storicamente molto importanti per i paesi del Mar Mediterraneo e hanno vissuto un periodo di grande splendore grazie alla Repubblica di Venezia che ne ha permesso la valorizzazione in modo particolare. Nell'isola di Maiorca, diversi villaggi della Serra de Tramuntana si sono affermati nel corso degli anni per il prestigio dei loro vini Malvasia e uno di questi è stato Banyalbufar, un comune fortemente influenzato dal controllo mussulmano per quanto riguarda le tradizioni e le innovazioni nel settore agricolo. A seguito dell'invasione della Fillossera la coltivazione della vite è stata soppiantata dalle piantagioni del pomodoro de ¿Ramellet¿. Questo graduale abbandono ha portato la Malvasia de Banyalbufar ad una condizione limite, prossima all'estinzione. I ceppi rimanenti si erano fortemente indeboliti e praticamente tutti erano stati colpiti da diverse tipologie di virus (Grapevine fanleaf virus (GFLV), Grapevine leafroll-associated virus 1 e 3 (GLRaV-1 e GLRaV-3) e Rugose Wood (RW)). Nell'ultimo decennio è affiorata sempre più la volontà da parte degli stati membri dell'Unione Europea di recuperare e valorizzare le ¿varietà minoritarie¿. Nell'anno 2001, grazie ad un progetto stanziato dalla ¿Conselleria d'Agricultura i Pesca¿ del Governo delle Isole Baleari e dalla società ¿Tramuntana Viva¿, è stato realizzato, per conto della UIB (Universitat de les Illes Balears), un lavoro incentrato sul risanamento della Malvasía de Banyalbufar. Il risanamento è avvenuto mediante un processo di termoterapia da materiale prelevato in campo e successiva coltivazione in vitro di apici meristematici. I germogli sono stati asportati durante il periodo di massima crescita della pianta, sono stati sterilizzati e disinfettati. Successivamente sono stati prelevati gli apici meristematici e espiantati su specifici terreni di coltura. L'obiettivo finale di questi processi di selezione clonale era l'ottenimento di cloni privi delle principali virosi che infettano la vite. Come ultima operazione i campioni sono stati sottoposti al test ELISA per verificare l'effettivo stato sanitario e la riuscita dell'esperimento. Il materiale risanato è stato posteriormente collocato in campo ed è stato valutato il suo comportamento agronomico così come la sua attitudine enologica nel corso di tre anni consecutivi. È stata confrontata la lunghezza dei germogli, la rapidità di comparsa delle foglie, la crescita delle foglie e il tasso di fotosintesi netta tra piante risanate e piante virosate. Per la valutazione del potenziale enologico sono state effettuate delle micro vinificazioni con le uve provenienti dalle varietà che avevano subito il processo di propagazione in vitro. Sono state analizzate le proprietà generali dei vini prodotti (titolo alcolometrico, acidità totale, acidità volatile, pH, SO2 libera, SO2 totale, acido Malico) e un panel di assaggio appositamente addestrato ha valutato le caratteristiche organolettiche. I risultati emersi sono stati più che soddisfacenti ed a partire dal 2006, la Malvasia di Banyalbufar è diventata la prima e, ad oggi, l'unica Malvasia di Spagna con certificato sanitario. Il patrimonio varietale viticolo è incredibilmente variegato ed è fondamentale salvaguardarlo poiché rappresenta il principale elemento che caratterizza l'eterogeneità dei vini che ne derivano. La diversità è un valore aggiunto.
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