The publishing of the regulation CE 178/2002 imposed a global and integrated approach to the food production chain, underlining the importance of the primary sector in order to guarantee food security of the finished product. The attention to agricultural production starting from the new millennium determined the planning and improvement techniques of sustainable farming in order to improve the yield and decrease environmental impact. The solving of this issue has great importance for the well-being of the planet and all living species. Intensive agriculture used so far to answer the market request determined the excessive exploitation of nutritive substances with the result of soil dwindling which is considered a non-renewable resource due to the long periods needed for its regeneration. Moreover, taking into consideration the FAO prediction, according to which in 2050 the world population will be of 9 billion, intensive agriculture will not be enough to answer the world requirements. It is necessary, thus, to exploit available resources to find more sustainable techniques and more yields to support traditional agriculture. A method of cultivation that is spreading very quickly in America and Northern Europa is hydroponics, a farming technique for vegetables that exploits the capacity of plants to grow and produce fruit in accurately measured nutritive solutions, according to the vegetable needs without the use of the soil. The diffusion of this technique depends on some advantages such as the decoupling from the soil cultivation that allows the vegetable grow also in geographically disadvantaged territories and to reduce the probability of contamination by bacteria living in the soil. Moreover, the deletion of soil allows to speed up the productive cycle thanks to the skipping of traditional soil preparation techniques. Hydroponic greenhouses are endowed with water and nutritive solution recycling systems that guarantee less exploitation of economic and environmental resources. Besides, hydroponic, if applied in a greenhouse, guarantees a good yield thanks to vertical developed systems and a product quality comparable to vegetables grown in the soil. The main disadvantages are the investment in the first phase to build up greenhouses, suitable for cultivation, and the competition with the building sector for the exploitation of urban spaces with a very high economic value. The main obstacle to the spread of these techniques is public opinion; the customer, despite enthusiasm for the development of innovative methods, is suspicious towards buying hydroponic products. Therefore, it is necessary for the countries who would like to invest on this, to find a way to involve the customer in order to increase their trust. The adding of hydroponic into urban food planning, if correctly handled, will allow pollution decrease, water resource saving, population awareness towards closeness to primary sector. The creation of cultivation systems without soil might be a support instrument to authorities for a re-balancing of food resources all over the world in order to decrease the difference between rich and poor people.
La pubblicazione del regolamento CE 178/2002 ha imposto un approccio globale e integrato rispetto alla filiera alimentare, sottolineando l'importanza del settore primario per garantire la realizzazione di prodotti sicuri per la salute del consumatore. L'attenzione riposta nella produzione agricola, a partire dal nuovo millennio, ha incentivato la ricerca e il miglioramento di tecniche di coltivazione sostenibili al fine di migliorare le rese e ridurre l'impatto ambientale, problematica la cui risoluzione risulta essere di vitale importanza per il benessere del pianeta e di tutte le specie viventi. L'agricoltura intensiva, utilizzata fin ora per soddisfare la domanda del mercato, ha determinato uno sfruttamento eccessivo delle sostanze nutritive con conseguente depauperamento del suolo. Inoltre, l'agricoltura intensiva non sarà sufficiente per soddisfare il fabbisogno mondiale se si assisterà alla concretizzazione della previsione della FAO, secondo cui nel 2050 la popolazione raggiungerà i 9 miliardi di persone. È necessario perciò utilizzare le risorse disponibili per sensibilizzare a livello mondiale l'individuazione di tecniche per supportare l'agricoltura tradizionale. Un metodo di coltura che ha acquisito un ruolo decisivo nell'agricoltura urbana in America e in alcuni stati del Nord Europa è l'idroponica, una tecnica di coltivazione dei vegetali che sfrutta la capacità delle piante di crescere e produrre frutto in soluzioni nutritive accuratamente dosate in base alla necessità del vegetale, senza l'utilizzo del suolo. La diffusione di questa tecnica è attribuibile ad una serie di vantaggi quali lo svincolamento della coltivazione dal terreno che permette la produzione di vegetali anche in territori geograficamente sfavoriti e la riduzione della probabilità di contaminazione da parte dei patogeni che individuano nel terreno l'ambiente ideale per la crescita. L'eliminazione del suolo, inoltre, permette di velocizzare il ciclo produttivo poiché non risultano essere necessarie operazioni di preparazione del terreno tipiche dei metodi tradizionali. L'idroponica poi, se applicata in serra, garantisce una buona resa, grazie alla realizzazione di sistemi sviluppati in altezza, e una qualità del prodotto equiparabile a quella di vegetali coltivati a terra. I principali svantaggi vengono individuati nell'investimento iniziale per la realizzazione di serre idroponiche e nella competizione che nasce con il settore edilizio per l'utilizzo di terreni urbani che possiedono un elevato valore economico. Escludendo le problematiche di natura economica, l'ostacolo che rallenta la diffusione di questa tecnica è l'opinione pubblica. Il consumatore, infatti, nonostante l'entusiasmo dimostrato per lo sviluppo di metodi innovativi, si definisce diffidente riguardo l'acquisto di prodotti idroponici, in quanto attribuisce a questi un'immagine che si allontana dalla genuinità e dalla naturalezza, requisiti fondamentali per i vegetali. I paesi che intendono investire sull'idroponica devono intraprendere delle campagne pubblicitarie per aumentare la fiducia del consumatore in questi prodotti. L'inserimento dell'idroponica nella pianificazione alimentare urbana consentirà, se adeguatamente gestito, il risparmio di risorse idriche, la sensibilizzazione della popolazione per un riavvicinamento al settore primario, la riduzione dell'impatto ambientale delle città e costituirà uno strumento di supporto alle autorità per il ribilanciamento delle risorse alimentari.
NUOVE FORME DI APPROVVIGIONAMENTO PER LE CITTÀ
GIRAUDO, ELISA
2017/2018
Abstract
La pubblicazione del regolamento CE 178/2002 ha imposto un approccio globale e integrato rispetto alla filiera alimentare, sottolineando l'importanza del settore primario per garantire la realizzazione di prodotti sicuri per la salute del consumatore. L'attenzione riposta nella produzione agricola, a partire dal nuovo millennio, ha incentivato la ricerca e il miglioramento di tecniche di coltivazione sostenibili al fine di migliorare le rese e ridurre l'impatto ambientale, problematica la cui risoluzione risulta essere di vitale importanza per il benessere del pianeta e di tutte le specie viventi. L'agricoltura intensiva, utilizzata fin ora per soddisfare la domanda del mercato, ha determinato uno sfruttamento eccessivo delle sostanze nutritive con conseguente depauperamento del suolo. Inoltre, l'agricoltura intensiva non sarà sufficiente per soddisfare il fabbisogno mondiale se si assisterà alla concretizzazione della previsione della FAO, secondo cui nel 2050 la popolazione raggiungerà i 9 miliardi di persone. È necessario perciò utilizzare le risorse disponibili per sensibilizzare a livello mondiale l'individuazione di tecniche per supportare l'agricoltura tradizionale. Un metodo di coltura che ha acquisito un ruolo decisivo nell'agricoltura urbana in America e in alcuni stati del Nord Europa è l'idroponica, una tecnica di coltivazione dei vegetali che sfrutta la capacità delle piante di crescere e produrre frutto in soluzioni nutritive accuratamente dosate in base alla necessità del vegetale, senza l'utilizzo del suolo. La diffusione di questa tecnica è attribuibile ad una serie di vantaggi quali lo svincolamento della coltivazione dal terreno che permette la produzione di vegetali anche in territori geograficamente sfavoriti e la riduzione della probabilità di contaminazione da parte dei patogeni che individuano nel terreno l'ambiente ideale per la crescita. L'eliminazione del suolo, inoltre, permette di velocizzare il ciclo produttivo poiché non risultano essere necessarie operazioni di preparazione del terreno tipiche dei metodi tradizionali. L'idroponica poi, se applicata in serra, garantisce una buona resa, grazie alla realizzazione di sistemi sviluppati in altezza, e una qualità del prodotto equiparabile a quella di vegetali coltivati a terra. I principali svantaggi vengono individuati nell'investimento iniziale per la realizzazione di serre idroponiche e nella competizione che nasce con il settore edilizio per l'utilizzo di terreni urbani che possiedono un elevato valore economico. Escludendo le problematiche di natura economica, l'ostacolo che rallenta la diffusione di questa tecnica è l'opinione pubblica. Il consumatore, infatti, nonostante l'entusiasmo dimostrato per lo sviluppo di metodi innovativi, si definisce diffidente riguardo l'acquisto di prodotti idroponici, in quanto attribuisce a questi un'immagine che si allontana dalla genuinità e dalla naturalezza, requisiti fondamentali per i vegetali. I paesi che intendono investire sull'idroponica devono intraprendere delle campagne pubblicitarie per aumentare la fiducia del consumatore in questi prodotti. L'inserimento dell'idroponica nella pianificazione alimentare urbana consentirà, se adeguatamente gestito, il risparmio di risorse idriche, la sensibilizzazione della popolazione per un riavvicinamento al settore primario, la riduzione dell'impatto ambientale delle città e costituirà uno strumento di supporto alle autorità per il ribilanciamento delle risorse alimentari.File | Dimensione | Formato | |
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