The increasingly competitive job context, along with the advent of Positive Psychology, which moved the focus from treating weaknesses to promoting strengths of individuals and organizations, lead to a strong concern for employee-wellbeing. The present paper outlines the concepts of work engagement and workaholism: their historical evolution, since the first definition right to the latest conceptualizations, the critical analysis of theoretical models and existing measurement instruments (e.g. UWES, DUWAS, WART scales), retracing the most recent studies which analyzed the interaction of engagement and compulsivity at work with interpersonal relations (i.e. crossover effects). Possible interventions regarding individuals and organizations are debated as well, whereas the last chapter is committed to an overview, to establish the tight connection between the factors, focusing on the most satisfying and at the same time demanding jobs, without exclusively limiting to those.
Le esigenti richieste poste agli individui da un mondo del lavoro sempre più competitivo e l'avvento della psicologia positiva, che ha spostato il focus dal trattamento delle negatività alla promozione dei punti di forza di individui e organizzazioni, hanno suscitato interesse per il concetto di benessere lavorativo. Il presente elaborato delinea i concetti di work engagement e workaholism: la loro evoluzione storica dalla prima definizione alle concettualizzazioni più recenti, l'analisi critica di modelli teorici e strumenti di misura per essi proposti (e.g. Scale UWES, DUWAS, WART), ripercorrendo gli studi più recenti che hanno analizzato le interazioni che il coinvolgimento e la compulsività al lavoro possono avere con le relazioni interpersonali (i.e. effetti crossover). Sono inoltre trattate le possibili modalità di intervento, a livello individuale e organizzativo, mentre l'ultimo capitolo è dedicato ad una visione d'insieme, in cui si tiene conto di entrambi i fattori e si stabilisce la stretta connessione tra essi, in un discorso centrato sulle professioni più gratificanti e allo stesso tempo richiedenti, senza limitarsi ad esse.
Benessere al lavoro: La sottile linea di confine tra coinvolgimento e compulsività
LUCISANO, VALENTINO
2017/2018
Abstract
Le esigenti richieste poste agli individui da un mondo del lavoro sempre più competitivo e l'avvento della psicologia positiva, che ha spostato il focus dal trattamento delle negatività alla promozione dei punti di forza di individui e organizzazioni, hanno suscitato interesse per il concetto di benessere lavorativo. Il presente elaborato delinea i concetti di work engagement e workaholism: la loro evoluzione storica dalla prima definizione alle concettualizzazioni più recenti, l'analisi critica di modelli teorici e strumenti di misura per essi proposti (e.g. Scale UWES, DUWAS, WART), ripercorrendo gli studi più recenti che hanno analizzato le interazioni che il coinvolgimento e la compulsività al lavoro possono avere con le relazioni interpersonali (i.e. effetti crossover). Sono inoltre trattate le possibili modalità di intervento, a livello individuale e organizzativo, mentre l'ultimo capitolo è dedicato ad una visione d'insieme, in cui si tiene conto di entrambi i fattori e si stabilisce la stretta connessione tra essi, in un discorso centrato sulle professioni più gratificanti e allo stesso tempo richiedenti, senza limitarsi ad esse.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/40386