Fra gli anni '70 e'90 dell'Ottocento si fece strada fra gli psichiatri l'opportunità di istituire i manicomi criminali, per la custodia di persone prosciolte per infermità mentale, persone impazzite in carcere, criminali pericolosi e recidivi. Questi avevano il compito di rispondere ad un bisogno di accoglienza e trattamento medico di soggetti detenuti con malattia psichica e di difficile gestione in istituti penitenziari. In particolare medici, alienisti e scienziati si dedicarono allo studio dei ¿pazzi criminali¿. Il principio ispiratore era la finalità di promuovere una efficace difesa sociale dai pericoli, delle anormalità e dei comportamenti aberranti, che doveva avvenire non solo nei manicomi e nelle carceri, ma doveva crearsi un'intersezione fra due sistemi: penitenziario e manicomiale. Il manicomio criminale nasce dalla proposta di internare persone dal comportamento indisciplinato, sediziose spesso provenienti dalle carceri e i soggetti definiti ¿folli morali¿, agitatori e fomentatori di rivolte provenienti dai manicomi. Il primo cambiamento di struttura per i folli rei avvenne con la legge n. 180 del 1978 che ha provveduto a chiudere i manicomi criminali e instituire i manicomi giudiziari, mentre il secondo si ebbe con la legge n. 345 del 1975, che mutò il nome dei manicomi giudiziari in ospedali psichiatrici giudiziari (OPG). Solo trentasette anni dopo, la Commissione Giustizia del Senato ha approvato all'unanimità la chiusura definitiva degli OPG entro il 31 marzo 2013. Il decreto legge del 25 marzo 2013 n. 24 ha poi prorogato tale chiusura al 1º aprile 2014. Il termine originariamente disposto non è stato rispettato, e lo stesso 1º aprile il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha promulgato "con estremo rammarico" un decreto legge che fissa al 30 aprile 2015 la data entro la quale gli OPG devono definitivamente chiudere i loro cancelli. Il decreto legge 31 marzo 2014 n. 52 (convertito in legge 30 maggio 2014, n. 81) ne ha disposto un'ultima proroga sino al 31 marzo 2015, giorno in cui chiuse l'ultimo OPG rimasto aperto, quello di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina, Sicilia). Nel mio elaborato finale passerò dal parlare dei olli Rei fino ad arrivare alla salute, benessere e qualità della vita dei pazienti psichiatrici autori di reato.

Dagli OPG alle REMS: prospettive di reinserimento sociale

VINAI, MARTINA
2016/2017

Abstract

Fra gli anni '70 e'90 dell'Ottocento si fece strada fra gli psichiatri l'opportunità di istituire i manicomi criminali, per la custodia di persone prosciolte per infermità mentale, persone impazzite in carcere, criminali pericolosi e recidivi. Questi avevano il compito di rispondere ad un bisogno di accoglienza e trattamento medico di soggetti detenuti con malattia psichica e di difficile gestione in istituti penitenziari. In particolare medici, alienisti e scienziati si dedicarono allo studio dei ¿pazzi criminali¿. Il principio ispiratore era la finalità di promuovere una efficace difesa sociale dai pericoli, delle anormalità e dei comportamenti aberranti, che doveva avvenire non solo nei manicomi e nelle carceri, ma doveva crearsi un'intersezione fra due sistemi: penitenziario e manicomiale. Il manicomio criminale nasce dalla proposta di internare persone dal comportamento indisciplinato, sediziose spesso provenienti dalle carceri e i soggetti definiti ¿folli morali¿, agitatori e fomentatori di rivolte provenienti dai manicomi. Il primo cambiamento di struttura per i folli rei avvenne con la legge n. 180 del 1978 che ha provveduto a chiudere i manicomi criminali e instituire i manicomi giudiziari, mentre il secondo si ebbe con la legge n. 345 del 1975, che mutò il nome dei manicomi giudiziari in ospedali psichiatrici giudiziari (OPG). Solo trentasette anni dopo, la Commissione Giustizia del Senato ha approvato all'unanimità la chiusura definitiva degli OPG entro il 31 marzo 2013. Il decreto legge del 25 marzo 2013 n. 24 ha poi prorogato tale chiusura al 1º aprile 2014. Il termine originariamente disposto non è stato rispettato, e lo stesso 1º aprile il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha promulgato "con estremo rammarico" un decreto legge che fissa al 30 aprile 2015 la data entro la quale gli OPG devono definitivamente chiudere i loro cancelli. Il decreto legge 31 marzo 2014 n. 52 (convertito in legge 30 maggio 2014, n. 81) ne ha disposto un'ultima proroga sino al 31 marzo 2015, giorno in cui chiuse l'ultimo OPG rimasto aperto, quello di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina, Sicilia). Nel mio elaborato finale passerò dal parlare dei olli Rei fino ad arrivare alla salute, benessere e qualità della vita dei pazienti psichiatrici autori di reato.
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