Il presente lavoro è strutturato in 4 capitoli,nel primo capitolo si analizzano i presupposti e le cause della crisi finanziaria scoppiata in America partendo dal continuo aumento della bolla immobiliare per poi analizzare le attività di cartolarizzazione effettuate dagli intermediari bancari per generare il maggior numero di profitti e l'espansione della leva finanziaria. Successivamente si esaminerà il passaggio da crisi locale a crisi sistematica dovuto al contagio degli altri sistemi finanziari che hanno scaturito il fallimento di alcuni intermediari finanziari. Nel secondo capitolo si esaminerà il credit crunch dovuto all'inasprimento delle condizioni finanziarie con conseguente aumento dei tassi di interesse e una contrazione della moneta. Sono stati analizzati da un lato, gli effetti del credit crunch sul mercato interbancario che ha generato un notevole aumento dei tassi di interesse interbancario come il Libor e l'Euribor, e dall'altro la contrazione del numero dei prestiti rivolti alle imprese e alle famiglie L'ultima parte del capitolo è dedicato ad un focus sugli effetti della stretta creditizia in Italia e sulle sue piccole-medie imprese che ha causato un problema nel mercato de lavoro. Lo ricerca effettuata continua analizzando nel terzo capitolo la teoria elaborata da Hyman Minsky intitolata ¿L'instabilità finanziaria¿ da cui analizzando i cash flow si possono determinare la tipologia di finanza adottate dalle imprese. Dalla teoria di Minsky si riscontrano delle analogie nelle dinamiche sviluppatesi nel corso della crisi finanziaria del 2007. Nel quarto capitolo si analizzano i differenti approcci adottati dalle Banche Centrali e dai singoli Stati nei differenti interventi effettuati per contrastare il forte periodo di crisi caratterizzato da un aumento del tasso di disoccupazione e da una diminuzione dei PIL dei singoli Stati. L'ultima parte del capitolo si focalizza sull'introduzione di nuove regolamentazioni da parte della Banca Centrale, negli ultimi anni, con l'intento di creare una Unione Bancaria Europea nella quale la BCE insieme alle Banche Centrali degli Stati appartenenti effettuano un lavoro di vigilanza e di controllo volti a scongiurare il verificarsi di nuove crisi finanziarie che destabilizzerebbero ancora di più l'economia europea

Il credit crunch durante la crisi del 2007 e la regolamentazione del sistema finanziario

TINELLI, LUCA
2016/2017

Abstract

Il presente lavoro è strutturato in 4 capitoli,nel primo capitolo si analizzano i presupposti e le cause della crisi finanziaria scoppiata in America partendo dal continuo aumento della bolla immobiliare per poi analizzare le attività di cartolarizzazione effettuate dagli intermediari bancari per generare il maggior numero di profitti e l'espansione della leva finanziaria. Successivamente si esaminerà il passaggio da crisi locale a crisi sistematica dovuto al contagio degli altri sistemi finanziari che hanno scaturito il fallimento di alcuni intermediari finanziari. Nel secondo capitolo si esaminerà il credit crunch dovuto all'inasprimento delle condizioni finanziarie con conseguente aumento dei tassi di interesse e una contrazione della moneta. Sono stati analizzati da un lato, gli effetti del credit crunch sul mercato interbancario che ha generato un notevole aumento dei tassi di interesse interbancario come il Libor e l'Euribor, e dall'altro la contrazione del numero dei prestiti rivolti alle imprese e alle famiglie L'ultima parte del capitolo è dedicato ad un focus sugli effetti della stretta creditizia in Italia e sulle sue piccole-medie imprese che ha causato un problema nel mercato de lavoro. Lo ricerca effettuata continua analizzando nel terzo capitolo la teoria elaborata da Hyman Minsky intitolata ¿L'instabilità finanziaria¿ da cui analizzando i cash flow si possono determinare la tipologia di finanza adottate dalle imprese. Dalla teoria di Minsky si riscontrano delle analogie nelle dinamiche sviluppatesi nel corso della crisi finanziaria del 2007. Nel quarto capitolo si analizzano i differenti approcci adottati dalle Banche Centrali e dai singoli Stati nei differenti interventi effettuati per contrastare il forte periodo di crisi caratterizzato da un aumento del tasso di disoccupazione e da una diminuzione dei PIL dei singoli Stati. L'ultima parte del capitolo si focalizza sull'introduzione di nuove regolamentazioni da parte della Banca Centrale, negli ultimi anni, con l'intento di creare una Unione Bancaria Europea nella quale la BCE insieme alle Banche Centrali degli Stati appartenenti effettuano un lavoro di vigilanza e di controllo volti a scongiurare il verificarsi di nuove crisi finanziarie che destabilizzerebbero ancora di più l'economia europea
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