The official art at Old Nisa, the only archaeological site which is directly amenable to the first Arsacids, has been read as the expression of the desire to celebrate the dynasty and king's role. Although we cannot be sure, in their case, about the hellenistic practice of the Ruler-cult and the king's deification, the need to adopt the greek figurative language, to exalt dynasty and their ancestors, is noticeable. There are some similarities with Great Kushans'art, that develops some centuries later, especially in Battriana. They became customers of great sculptures, following a dynastic cult perspective, to celebrate and legitimate their power, in an original combination between greek forms and local ones.
L'arte ufficiale di Nisa Vecchia, l'unico sito archeologico direttamente riconducibile ai primi Arsacidi, è stata a lungo studiata e interpretata come espressione della volontà di celebrare la dinastia e il ruolo del sovrano. Sebbene non si possa essere certi, nel loro caso, della pratica ellenistica del culto del sovrano e divinizzazione dello stesso, è evidente l'esigenza di adottare il linguaggio figurativo greco per esaltare la dinastia al potere e le figure degli antenati. Alcune analogie sono riscontrabili con l'arte dei sovrani ricordati come Grandi Kushana, diversi secolo dopo. Questi ultimi, in Battriana, nell'ottica di un culto dinastico, si fecero committenti di grandi cicli scultorei per esaltare e legittimare il loro potere, in una commistione del tutto originale di forme greche e locali.
L'ideologia regale nell'arte dei primi Arsacidi e dei Grandi Kushana
FRIGERIO, GIULIA
2018/2019
Abstract
L'arte ufficiale di Nisa Vecchia, l'unico sito archeologico direttamente riconducibile ai primi Arsacidi, è stata a lungo studiata e interpretata come espressione della volontà di celebrare la dinastia e il ruolo del sovrano. Sebbene non si possa essere certi, nel loro caso, della pratica ellenistica del culto del sovrano e divinizzazione dello stesso, è evidente l'esigenza di adottare il linguaggio figurativo greco per esaltare la dinastia al potere e le figure degli antenati. Alcune analogie sono riscontrabili con l'arte dei sovrani ricordati come Grandi Kushana, diversi secolo dopo. Questi ultimi, in Battriana, nell'ottica di un culto dinastico, si fecero committenti di grandi cicli scultorei per esaltare e legittimare il loro potere, in una commistione del tutto originale di forme greche e locali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/40326