INTRODUCTION: The ADI represents a valid system in providing care to the chronically ill, within the home walls, reducing hospitalization and improving psycho-social health. I want to focus on the figure of the Family and Community Nurse (IFeC), a professional who works in a small portion of the territory, to improve prevention and reduce hospitalization. The objective of the work is to deepen the professional profile of the Family and Community Nurse and therefore highlight the new and more complete home care compared to that carried out by the ADI and collaborating with it. MATERIALS AND METHODS: Two parallel and distinct researches were carried out on the best online scientific databases (PubMed, Embase) starting from the following research question: "So far in Italy chronic patients were followed by ADI / SAD. Now, with the intervention of IFeC, what will change in home care for fragile people and their families?” In the first research carried out, 15 valid articles were found, of which 4 were the most relevant, out of a result of about 1,150 articles in total, referring to the keywords used. All texts are in English and comply with the inclusion criteria and the limits imposed at the beginning of the research. In the second search, 42 valid articles were found and 4 selected, called the most relevant. RESULTS: from the articles analyzed, it emerged that IFeC is a highly specialized professional figure that operates at the home of the patient, acting as guarantor of health promotion, effective communication, proactive assistance and able to involve and educate patient, caregiver and family. Research on home care has shown the importance of this service as a pure practical care service, which must be safe, specialized and attentive to the family DISCUSSION: In the first research carried out we see how IFECS can make an important contribution to the health of a population, playing a key role in understanding and responding to the needs of patients. Fundamental parameters have been outlined to consider in order to best exercise care: professional communication skills of nurses, factors inherent in safe caregiving, characteristics of the home where care is provided, personal and family circumstances of the caregiver. In the second research it stands out how the practice of home nursing is fundamental and widespread. Relational and educational actions are also highlighted as necessary in the field of technical assistance, with a predominant need for home training. Home care was associated with higher care satisfaction and lower hospitalization rates, but also with more deaths than outpatient primary care. Finally, resources should be used more flexibly and proactively to aim to preserve functional status, minimize symptom burden, and prevent avoidable hospitalizations. CONCLUSIONS: From the articles analyzed it is deduced that home care is very important in assisting the chronic patient inside his home, guaranteeing him better care and assistance, avoiding incurring avoidable and uncomfortable hospitalizations. However, this service, not only can be activated according to certain clinical and family conditions, but is focused on the care and assistance of the patient. IFeC, present in many countries and in Italy only in bands, centers its role not on the sick, but on salutogenesis and therefore on the healthy person. This is because it activates proactive assistance, which aims to ensure health promotion in the fragile and at-risk population.

INTRODUZIONE: L’ADI rappresenta un sistema valido nel prestare assistenza al malato cronico, all’interno delle mura casalinghe, riducendo l’ospedalizzazione e migliorando la salute psico-sociale. Voglio porre l’attenzione sulla figura dell’Infermiere di Famiglia e Comunità (IFeC), un professionista che opera in una porzione ristretta di territorio, per migliorare la prevenzione e ridurre l’ospedalizzazione. L’obiettivo del lavoro è quello di approfondire il profilo professionale dell’Infermiere di Famiglia e Comunità ed evidenziare pertanto la nuova e più completa assistenza domiciliare rispetto a quella portata avanti dall’ ADI e collaborando con essa. MATERIALI E METODI: Sono state eseguite due ricerche parallele e distinte sulle migliori banche dati scientifiche online (PubMed, Embase) partendo dal quesito di ricerca seguente: “Finora in Italia i pazienti cronici erano seguiti dall’ADI/SAD. Ora, con l’intervento dell’IFeC, cosa cambierà nell’assistenza domiciliare alle persone fragili e alle loro famiglie?” Nella prima ricerca svolta sono stati trovati 15 articoli validi, dei quali 4 sono risultati i più pertinenti, su un risultato di circa 1.150 articoli in totale, riferitesi alle parole chiave utilizzate. Tutti i testi sono in lingua inglese e rispettano i criteri di inclusione e i limiti imposti all’inizio della ricerca. Nella seconda ricerca sono stati trovati 42 articoli validi e selezionati 4, definiti i più pertinenti. RISULTATI: dagli articoli analizzati, è emerso che l’IFeC è una figura professionale altamente specializzata che opera a domicilio del paziente, facendosi garante della promozione della salute, di una comunicazione efficace, di un’assistenza proattiva e in grado di coinvolgere ed educare paziente, caregiver e la famiglia. Dalla ricerca sull’assistenza domiciliare è emersa l’importanza di tale servizio come puro servizio assistenziale pratico, che deve risultare sicuro, specializzato e attento alla famiglia DISCUSSIONE: Nella prima ricerca effettuata vediamo come gli IFeC possono dare un importante contributo alla salute di una popolazione, svolgendo un ruolo chiave nella comprensione e nella risposta ai bisogni dei pazienti. Si sono delineati parametri fondamentali da considerare per esercitare al meglio l’assistenza: capacità di comunicazione professionale degli infermieri, fattori inerenti al caregiving sicuro, caratteristiche della casa in cui viene fornita l'assistenza, circostanze personali e familiari del caregiver. Nella seconda ricerca risalta come la pratica infermieristica domiciliare è fondamentale e diffusa. Le azioni relazionali ed educative si evidenziano come necessarie anche nell'ambito dell'assistenza tecnica, con un bisogno predominante di formazione domiciliare. L’assistenza domiciliare è stata associata ad una maggiore soddisfazione per l’assistenza e a tassi di ospedalizzazione più bassi, ma anche a più decessi rispetto all’assistenza primaria ambulatoriale. Infine, le risorse dovrebbero essere utilizzate in modo più flessibile e proattivo per mirare a preservare lo stato funzionale, ridurre al minimo il carico dei sintomi e prevenire ospedalizzazioni evitabili. CONCLUSIONI: Dagli articoli analizzati si deduce che l’assistenza domiciliare risulta molto importante nell’ assistere il malato cronico all’interno della sua abitazione, garantendogli migliori cure e assistenza, evitando di incorrere in ospedalizzazioni evitabili e disagianti. Però tale servizio, non solo è attivabile secondo determinate condizioni cliniche e familiari, ma risulta incentrata sulla cura e assistenza del malato. L’IFeC, presente in molti paesi e in Italia solo in fasce, centra il proprio ruolo non sul malato, ma bensì sulla salutogenesi e quindi sulla persona sana. Questo perché esso attiva un’assistenza proattiva, che mira a garantire la promozione della salute nella popolazione fragile e a rischio.

L'infermiere di famiglia e comunità: parte integrante dell'assistenza domiciliare

CALAFIORE, ENRICO
2022/2023

Abstract

INTRODUZIONE: L’ADI rappresenta un sistema valido nel prestare assistenza al malato cronico, all’interno delle mura casalinghe, riducendo l’ospedalizzazione e migliorando la salute psico-sociale. Voglio porre l’attenzione sulla figura dell’Infermiere di Famiglia e Comunità (IFeC), un professionista che opera in una porzione ristretta di territorio, per migliorare la prevenzione e ridurre l’ospedalizzazione. L’obiettivo del lavoro è quello di approfondire il profilo professionale dell’Infermiere di Famiglia e Comunità ed evidenziare pertanto la nuova e più completa assistenza domiciliare rispetto a quella portata avanti dall’ ADI e collaborando con essa. MATERIALI E METODI: Sono state eseguite due ricerche parallele e distinte sulle migliori banche dati scientifiche online (PubMed, Embase) partendo dal quesito di ricerca seguente: “Finora in Italia i pazienti cronici erano seguiti dall’ADI/SAD. Ora, con l’intervento dell’IFeC, cosa cambierà nell’assistenza domiciliare alle persone fragili e alle loro famiglie?” Nella prima ricerca svolta sono stati trovati 15 articoli validi, dei quali 4 sono risultati i più pertinenti, su un risultato di circa 1.150 articoli in totale, riferitesi alle parole chiave utilizzate. Tutti i testi sono in lingua inglese e rispettano i criteri di inclusione e i limiti imposti all’inizio della ricerca. Nella seconda ricerca sono stati trovati 42 articoli validi e selezionati 4, definiti i più pertinenti. RISULTATI: dagli articoli analizzati, è emerso che l’IFeC è una figura professionale altamente specializzata che opera a domicilio del paziente, facendosi garante della promozione della salute, di una comunicazione efficace, di un’assistenza proattiva e in grado di coinvolgere ed educare paziente, caregiver e la famiglia. Dalla ricerca sull’assistenza domiciliare è emersa l’importanza di tale servizio come puro servizio assistenziale pratico, che deve risultare sicuro, specializzato e attento alla famiglia DISCUSSIONE: Nella prima ricerca effettuata vediamo come gli IFeC possono dare un importante contributo alla salute di una popolazione, svolgendo un ruolo chiave nella comprensione e nella risposta ai bisogni dei pazienti. Si sono delineati parametri fondamentali da considerare per esercitare al meglio l’assistenza: capacità di comunicazione professionale degli infermieri, fattori inerenti al caregiving sicuro, caratteristiche della casa in cui viene fornita l'assistenza, circostanze personali e familiari del caregiver. Nella seconda ricerca risalta come la pratica infermieristica domiciliare è fondamentale e diffusa. Le azioni relazionali ed educative si evidenziano come necessarie anche nell'ambito dell'assistenza tecnica, con un bisogno predominante di formazione domiciliare. L’assistenza domiciliare è stata associata ad una maggiore soddisfazione per l’assistenza e a tassi di ospedalizzazione più bassi, ma anche a più decessi rispetto all’assistenza primaria ambulatoriale. Infine, le risorse dovrebbero essere utilizzate in modo più flessibile e proattivo per mirare a preservare lo stato funzionale, ridurre al minimo il carico dei sintomi e prevenire ospedalizzazioni evitabili. CONCLUSIONI: Dagli articoli analizzati si deduce che l’assistenza domiciliare risulta molto importante nell’ assistere il malato cronico all’interno della sua abitazione, garantendogli migliori cure e assistenza, evitando di incorrere in ospedalizzazioni evitabili e disagianti. Però tale servizio, non solo è attivabile secondo determinate condizioni cliniche e familiari, ma risulta incentrata sulla cura e assistenza del malato. L’IFeC, presente in molti paesi e in Italia solo in fasce, centra il proprio ruolo non sul malato, ma bensì sulla salutogenesi e quindi sulla persona sana. Questo perché esso attiva un’assistenza proattiva, che mira a garantire la promozione della salute nella popolazione fragile e a rischio.
The family and community nurse: an integral part of home care
INTRODUCTION: The ADI represents a valid system in providing care to the chronically ill, within the home walls, reducing hospitalization and improving psycho-social health. I want to focus on the figure of the Family and Community Nurse (IFeC), a professional who works in a small portion of the territory, to improve prevention and reduce hospitalization. The objective of the work is to deepen the professional profile of the Family and Community Nurse and therefore highlight the new and more complete home care compared to that carried out by the ADI and collaborating with it. MATERIALS AND METHODS: Two parallel and distinct researches were carried out on the best online scientific databases (PubMed, Embase) starting from the following research question: "So far in Italy chronic patients were followed by ADI / SAD. Now, with the intervention of IFeC, what will change in home care for fragile people and their families?” In the first research carried out, 15 valid articles were found, of which 4 were the most relevant, out of a result of about 1,150 articles in total, referring to the keywords used. All texts are in English and comply with the inclusion criteria and the limits imposed at the beginning of the research. In the second search, 42 valid articles were found and 4 selected, called the most relevant. RESULTS: from the articles analyzed, it emerged that IFeC is a highly specialized professional figure that operates at the home of the patient, acting as guarantor of health promotion, effective communication, proactive assistance and able to involve and educate patient, caregiver and family. Research on home care has shown the importance of this service as a pure practical care service, which must be safe, specialized and attentive to the family DISCUSSION: In the first research carried out we see how IFECS can make an important contribution to the health of a population, playing a key role in understanding and responding to the needs of patients. Fundamental parameters have been outlined to consider in order to best exercise care: professional communication skills of nurses, factors inherent in safe caregiving, characteristics of the home where care is provided, personal and family circumstances of the caregiver. In the second research it stands out how the practice of home nursing is fundamental and widespread. Relational and educational actions are also highlighted as necessary in the field of technical assistance, with a predominant need for home training. Home care was associated with higher care satisfaction and lower hospitalization rates, but also with more deaths than outpatient primary care. Finally, resources should be used more flexibly and proactively to aim to preserve functional status, minimize symptom burden, and prevent avoidable hospitalizations. CONCLUSIONS: From the articles analyzed it is deduced that home care is very important in assisting the chronic patient inside his home, guaranteeing him better care and assistance, avoiding incurring avoidable and uncomfortable hospitalizations. However, this service, not only can be activated according to certain clinical and family conditions, but is focused on the care and assistance of the patient. IFeC, present in many countries and in Italy only in bands, centers its role not on the sick, but on salutogenesis and therefore on the healthy person. This is because it activates proactive assistance, which aims to ensure health promotion in the fragile and at-risk population.
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