Nella seguente tesi ho cercato di definire e successivamente di decostruire la paura dell'Altro, fenomeno e problema attuale nella nostra società moderna. Inizialmente nel primo capitolo ho fornito una definizione di Altro e di paura, l'Altro viene sottoposto ad un metodo di classificazione per distinguere dove finiscono i confini del noi. Con Altro intendiamo lo straniero che invade i nostri confini nazionali e mette a repentaglio l'integrità delle nostre identità collettive. Queste identità non sono stabili, esse vengono sempre rinegoziate e modificate. Questa instabilità ci spaventa, essa è percepita come fonte di disordine. Abbiamo un bisogno sempre maggiore di ordine e stabilità, senza questi due elementi percepiamo la perdita di controllo sui nostri ambienti e questo genera insicurezza. La paura del diverso è la conseguenza delle insicurezza in cui la nostra società è intrisa, il diffuso senso di insicurezza è una realtà sociale quotidiana. Insicurezze e paure vengono strumentalizzate dai mezzi di comunicazione e partiti politici. Infatti, nel secondo capitolo spiegherò come entrambi utilizzano la paura dell'Altro in modo strategico, al fine di raggiungere i loro obbiettivi. L'Altro diventa bersaglio su cui incanalare insicurezza e insoddisfazione che non troverebbero un diverso sfogo, specialmente quando lo Stato non è in grado di fornire una reale soluzione ai problemi che affliggono i suoi cittadini. L'Altro rimanendo al di fuori dello spazio della compassione e della cura viene percepito come un peso o un problema di cui liberarsi. Queste percezioni distorte vengono fomentate dai mezzi di comunicazione: in rete ho trovato alcuni articoli inerenti alla paura suscitata dai migranti. A incrementare queste percezioni distorte sono proprio gli articoli o i titoli presenti su alcune testate di giornali o fake news che si aggirano sui social network, questi accentuano e rendono sconvolgenti gli atti negativi commessi da una persona di diversa etnia. Di conseguenza si generano stati emozionali estesi nella società: queste paure che si vogliono diffondere fanno sempre meno parte di esperienze dirette, sono il risultato dei media. Nel capitolo finale propongo una riflessione cercando di decostruire il concetto di Altro e di paura. I due concetti sono costruiti socialmente, la paura del diverso è una strategia per distogliere l'attenzione dalle insicurezze esistenziali da cui gli individui che vivono nelle società moderne sono afflitti. Accettare la diversità considerandola una qualità da cui arricchirci è un passo importante per incontrare l'Altro e cambiare la propria visione del mondo.
La paura dell'Altro. Prospettive antropologiche e contesti mediatici.
MAIORINO, MICHELA
2017/2018
Abstract
Nella seguente tesi ho cercato di definire e successivamente di decostruire la paura dell'Altro, fenomeno e problema attuale nella nostra società moderna. Inizialmente nel primo capitolo ho fornito una definizione di Altro e di paura, l'Altro viene sottoposto ad un metodo di classificazione per distinguere dove finiscono i confini del noi. Con Altro intendiamo lo straniero che invade i nostri confini nazionali e mette a repentaglio l'integrità delle nostre identità collettive. Queste identità non sono stabili, esse vengono sempre rinegoziate e modificate. Questa instabilità ci spaventa, essa è percepita come fonte di disordine. Abbiamo un bisogno sempre maggiore di ordine e stabilità, senza questi due elementi percepiamo la perdita di controllo sui nostri ambienti e questo genera insicurezza. La paura del diverso è la conseguenza delle insicurezza in cui la nostra società è intrisa, il diffuso senso di insicurezza è una realtà sociale quotidiana. Insicurezze e paure vengono strumentalizzate dai mezzi di comunicazione e partiti politici. Infatti, nel secondo capitolo spiegherò come entrambi utilizzano la paura dell'Altro in modo strategico, al fine di raggiungere i loro obbiettivi. L'Altro diventa bersaglio su cui incanalare insicurezza e insoddisfazione che non troverebbero un diverso sfogo, specialmente quando lo Stato non è in grado di fornire una reale soluzione ai problemi che affliggono i suoi cittadini. L'Altro rimanendo al di fuori dello spazio della compassione e della cura viene percepito come un peso o un problema di cui liberarsi. Queste percezioni distorte vengono fomentate dai mezzi di comunicazione: in rete ho trovato alcuni articoli inerenti alla paura suscitata dai migranti. A incrementare queste percezioni distorte sono proprio gli articoli o i titoli presenti su alcune testate di giornali o fake news che si aggirano sui social network, questi accentuano e rendono sconvolgenti gli atti negativi commessi da una persona di diversa etnia. Di conseguenza si generano stati emozionali estesi nella società: queste paure che si vogliono diffondere fanno sempre meno parte di esperienze dirette, sono il risultato dei media. Nel capitolo finale propongo una riflessione cercando di decostruire il concetto di Altro e di paura. I due concetti sono costruiti socialmente, la paura del diverso è una strategia per distogliere l'attenzione dalle insicurezze esistenziali da cui gli individui che vivono nelle società moderne sono afflitti. Accettare la diversità considerandola una qualità da cui arricchirci è un passo importante per incontrare l'Altro e cambiare la propria visione del mondo.File | Dimensione | Formato | |
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