Negli ultimi anni in Italia è sempre più attuale il tema della ¿fuga di cervelli¿, eccellenze italiane che si trasferiscono all'estero in cerca di riscatto e di una più adeguata valorizzazione delle loro capacità e competenze. Questo fenomeno, riguardante soprattutto giovani altamente qualificati, causa sicuramente un danno alla competitività del nostro paese e proprio per questo motivo anche il mondo della politica sta provando ad invertire il trend e a riportare capitale umano in Italia. A questo scopo il legislatore ha previsto delle agevolazioni per i soggetti che trasferiscono la propria residenza in Italia: docenti e ricercatori (esenzione del 90% del reddito prodotto), lavoratori impatriati (50%) e nuovi residenti (imposta sostitutiva forfettaria). In questo elaborato si approfondirà la seconda delle categorie sopra menzionate, quella dei lavoratori impatriati, inizialmente disciplinata dal cosiddetto Decreto Internazionalizzazione (Decreto Legislativo n. 147 del 2015), il quale, nonostante sia di recente emanazione, ha avuto un'evoluzione normativa notevole in quanto l'interpretazione di alcuni punti lasciava spazio a dubbi e incertezze. Il primo capitolo sarà dedicato ad un breve riassunto del quadro normativo e della sua evoluzione. Il secondo chiarirà le modalità attuative, in modo da delineare quali sono i soggetti che hanno diritto a questo tipo di agevolazione e le condizioni necessarie per usufruirne. Il terzo, infine, esporrà i dubbi e le criticità della normativa di riferimento e i chiarimenti forniti dall'amministrazione nel corso degli anni, in particolare con la circolare n.17/E/2017
Le nuove agevolazioni fiscali per i lavoratori impatriati
LIUNI, ANDREA
2017/2018
Abstract
Negli ultimi anni in Italia è sempre più attuale il tema della ¿fuga di cervelli¿, eccellenze italiane che si trasferiscono all'estero in cerca di riscatto e di una più adeguata valorizzazione delle loro capacità e competenze. Questo fenomeno, riguardante soprattutto giovani altamente qualificati, causa sicuramente un danno alla competitività del nostro paese e proprio per questo motivo anche il mondo della politica sta provando ad invertire il trend e a riportare capitale umano in Italia. A questo scopo il legislatore ha previsto delle agevolazioni per i soggetti che trasferiscono la propria residenza in Italia: docenti e ricercatori (esenzione del 90% del reddito prodotto), lavoratori impatriati (50%) e nuovi residenti (imposta sostitutiva forfettaria). In questo elaborato si approfondirà la seconda delle categorie sopra menzionate, quella dei lavoratori impatriati, inizialmente disciplinata dal cosiddetto Decreto Internazionalizzazione (Decreto Legislativo n. 147 del 2015), il quale, nonostante sia di recente emanazione, ha avuto un'evoluzione normativa notevole in quanto l'interpretazione di alcuni punti lasciava spazio a dubbi e incertezze. Il primo capitolo sarà dedicato ad un breve riassunto del quadro normativo e della sua evoluzione. Il secondo chiarirà le modalità attuative, in modo da delineare quali sono i soggetti che hanno diritto a questo tipo di agevolazione e le condizioni necessarie per usufruirne. Il terzo, infine, esporrà i dubbi e le criticità della normativa di riferimento e i chiarimenti forniti dall'amministrazione nel corso degli anni, in particolare con la circolare n.17/E/2017File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/40181