Abstract Tesi di Laurea ¿ Candidato Poggio Ian Mat. 842374 Luciano Bianciardi: the sour life of a urbanized intellectual In 1962 was published La vita agra, by Luciano Bianciardi. The author tells his extremely autobiographical experience, his life as an intellectual living in Milan, which mirrors Italy during the 60's: a reality progressing constantly and frenetically, apparently designed never to stop. His masterpiece knows an immediate success: it was reprinted three times in the months following its first release, and even a film, directed by Carlo Lizzani, was made out of it in 1964, starring Ugo Tognazzi in the role of Bianciardi. Then, since 1971, the year of Bianciardi's death, silence falls on his literary production: critics and the audience will rediscover him only in the 90's. The following research is divid into 3 parts: a first consideration on the precondition which brought to the drafting of La vita agra; an analysis of its contents highlighting the most pivotal themes; a final reflection on how Bianciardi's work was perceived by critics and by the Italian society and the effects it had on the author and on its literary legacy. Bianciardi moves to Milan in 1954, and the hate towards the city will grow up as time goes by. The translation of Henry Miller's Tropics, in 1961, will provide the author with multiple ideas, to convey his anger in a book that constitues a novelty for the italian literature of those years. The aim of the work presented here is to shed light on some of the darkest aspects of this novel, which requires, in order to be decrypted, the simultaneous use of different reading keys.
Abstract Tesi di Laurea ¿ Candidato Poggio Ian Mat. 842374 Luciano Bianciardi: la vita agra di un intellettuale inurbato Il 1962 è l'anno in cui viene pubblicato La vita agra di Luciano Bianciardi. L'autore racconta l'esperienza, fortemente autobiografica, di un intellettuale inurbato in una città, Milano, che riflette l'Italia di quegli anni: una realtà in costante e frenetico movimento, apparentemente destinata a non fermarsi mai. L'opera conosce un successo immediato: tre ristampe nei primi mesi dalla pubblicazione, un film nel 1964 diretto da Carlo Lizzani con Tognazzi ad interpretare Bianciardi, la cui carriera viene consacrata proprio da questo libro. Poi dal 1971, anno della sua morte, sul caso Bianciardi cala il silenzio: la critica e il pubblico lo riscopriranno solo a partire dagli anni Novanta. La presente ricerca è organizzata in tre momenti: una considerazione delle premesse che portarono alla stesura della Vita agra; un'analisi dei contenuti dell'opera mettendone in luce i nodi tematici principali; una riflessione finale sulla ricezione del testo da parte del pubblico e della critica e gli effetti che ebbe sul suo autore e sulla sua eredità letteraria. Bianciardi si trasferisce a Milano nel 1954 e l'odio verso la città crescerà esponenzialmente con il passare del tempo. La traduzione dei Tropici di Henry Miller, nel 1961, fornirà all'autore molteplici spunti, stilistici e formali, per veicolare la sua rabbia in un'opera che costituisce un unicum per la letteratura italiana di quegli anni. Il lavoro qui presentato ha per obiettivo quello di far luce su alcuni tra gli aspetti più oscuri di quest'opera, che richiede, per essere decrittata, l'utilizzo simultaneo di diverse chiavi di lettura.
Luciano Bianciardi: la vita agra di un intellettuale inurbato
POGGIO, IAN
2018/2019
Abstract
Abstract Tesi di Laurea ¿ Candidato Poggio Ian Mat. 842374 Luciano Bianciardi: la vita agra di un intellettuale inurbato Il 1962 è l'anno in cui viene pubblicato La vita agra di Luciano Bianciardi. L'autore racconta l'esperienza, fortemente autobiografica, di un intellettuale inurbato in una città, Milano, che riflette l'Italia di quegli anni: una realtà in costante e frenetico movimento, apparentemente destinata a non fermarsi mai. L'opera conosce un successo immediato: tre ristampe nei primi mesi dalla pubblicazione, un film nel 1964 diretto da Carlo Lizzani con Tognazzi ad interpretare Bianciardi, la cui carriera viene consacrata proprio da questo libro. Poi dal 1971, anno della sua morte, sul caso Bianciardi cala il silenzio: la critica e il pubblico lo riscopriranno solo a partire dagli anni Novanta. La presente ricerca è organizzata in tre momenti: una considerazione delle premesse che portarono alla stesura della Vita agra; un'analisi dei contenuti dell'opera mettendone in luce i nodi tematici principali; una riflessione finale sulla ricezione del testo da parte del pubblico e della critica e gli effetti che ebbe sul suo autore e sulla sua eredità letteraria. Bianciardi si trasferisce a Milano nel 1954 e l'odio verso la città crescerà esponenzialmente con il passare del tempo. La traduzione dei Tropici di Henry Miller, nel 1961, fornirà all'autore molteplici spunti, stilistici e formali, per veicolare la sua rabbia in un'opera che costituisce un unicum per la letteratura italiana di quegli anni. Il lavoro qui presentato ha per obiettivo quello di far luce su alcuni tra gli aspetti più oscuri di quest'opera, che richiede, per essere decrittata, l'utilizzo simultaneo di diverse chiavi di lettura.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/40011