This paper talks about Families as the study is focused on the evolution of the family concept, starting from 1947 up to the approval of law n.76 of 2016 that rules homosexual unions and common law marriages between heterosexuals or homosexuals. The first chapter analyzes the political debate in the Constituent Assembly concerning, above all, the constitutional provisions of the first paragraph of Article 29 of the Constitution, which has been amended four times before its final drafting and especially concerning the indissoluble marriage, wondering what has effectively led to the abolition of indissolubility from the constitutional provisions. The second chapter analyzes all those consequences of eliminating the word "indissoluble" linked to the concept of marriage, which can be observed through a series of reforms and legislative actions made by Italian jurisprudence since the mid-1960s. The last part of the second chapter was dedicated to sentence No. 138 of the Constitutional Court of 2010, which has been called upon to give a ruling after four separate appeals by the courts of Florence, Trento, Venice and Ferrara and dealt with this issue by reference to the articles 2, 3, 29 and 117, paragraph 1 of the Constitution, declaring, finally, that "homosexual unions can not be considered homogeneous to marriage". The third and last chapter attempts to figure out if the sentence pronounced by the Constitutional Court in its judgment no.138 of 2010 actually had normative or descriptive value. The first part of this chapter, analyzes summarily those rulings that both at national and European level have spurred in fact Italy to regulate homosexual unions and the cohabitation agreement. The second part of the chapter analyzes the text of law n.76 of 2016 which consists of a single article containing 69 paragraphs; from paragraph 1 to 35 the law deals with homosexual unions, while from paragraph 36 to 65 it regulates the cohabitation of same sex or heterosexual persons and the last paragraphs (from 66 to 69) it regulate the economic-financial aspect of the law. The last part analyzes the question of stepchild adoption, which in the law n.76 of 2016 is denied.

In questo elaborato si parla di Famiglie al plurale poichè lo studio è incentrato sull'evoluzione del concetto di famiglia partendo dal 1947 fino ad arrivare all'approvazione della legge n.76 del 2016 in materia di unioni omosessuali e contratti di convivenza tra persone eterosessuali o omosessuali. Il primo capitolo si occupa di analizzare il dibattito politico in sede di Assemblea Costituente riguardante, soprattutto, il dettato costituzionale del primo comma dell'art.29 Cost., che è stato modificato ben quattro volte prima della sua stesura definitiva ed in particolare la questione relativa al matrimonio indissolubile chiedendosi che cosa abbia comportato effettivamente l'eliminazione dell'indissolubilità dal dettato costituzionale. Il secondo capitolo analizza quelle che potrebbero essere state le conseguenze dell'eliminazione della parola ¿indissolubile¿ legata al concetto di matrimonio, che sono riscontrabili con una serie di riforme ed interventi legislativi operati dalla giurisprudenza italiana a partire dalla metà degli anni '60. L'ultima parte del capitolo secondo è stata dedicata alla sentenza n.138 della Corte costituzionale del 2010, che è stata chiamata a pronunciarsi in seguito a quattro distinti ricorsi dei tribunali di Firenze, Trento, Venezia e Ferrara ed ha affrontato la questione facendo riferimento agli artt. 2, 3, 29 e 117, comma 1, Cost. dichiarando, infine, che le ¿unioni omosessuali non possono essere ritenute omogenee al matrimonio¿. Nel terzo ed ultimo capitolo si è cercato di vedere se la frase pronunciata dalla Corte costituzionale nella sentenza n.138 del 2010 abbia effettivamente avuto valenza normativa o descrittiva. In questo capitolo, nella prima parte, si analizzano (in modo sommario) le pronunce sia nazionali che a livello europeo che di fatto hanno spronato l'Italia a regolamentare le unioni omosessuali e il contratto di convivenza. Nella seconda parte del capitolo si analizza il testo della legge n.76 del 2016 che è composta da un unico articolo contenente 69 commi; dal comma 1 al 35 la legge tratta delle unioni omosessuali, mentre dal comma 36 al 65 disciplina le convivenze di fatto tra persone same sex o eterosessuali e gli ultimi commi (dal 66 al 69) regolamentano l'aspetto economico-finanziario della legge. Nell'ultima parte si analizza la questione della stepchild adoption, che nella legge n.76 del 2016 viene negata.

FAMIGLIE E COSTITUZIONE

RICUCCI, IANINA
2017/2018

Abstract

In questo elaborato si parla di Famiglie al plurale poichè lo studio è incentrato sull'evoluzione del concetto di famiglia partendo dal 1947 fino ad arrivare all'approvazione della legge n.76 del 2016 in materia di unioni omosessuali e contratti di convivenza tra persone eterosessuali o omosessuali. Il primo capitolo si occupa di analizzare il dibattito politico in sede di Assemblea Costituente riguardante, soprattutto, il dettato costituzionale del primo comma dell'art.29 Cost., che è stato modificato ben quattro volte prima della sua stesura definitiva ed in particolare la questione relativa al matrimonio indissolubile chiedendosi che cosa abbia comportato effettivamente l'eliminazione dell'indissolubilità dal dettato costituzionale. Il secondo capitolo analizza quelle che potrebbero essere state le conseguenze dell'eliminazione della parola ¿indissolubile¿ legata al concetto di matrimonio, che sono riscontrabili con una serie di riforme ed interventi legislativi operati dalla giurisprudenza italiana a partire dalla metà degli anni '60. L'ultima parte del capitolo secondo è stata dedicata alla sentenza n.138 della Corte costituzionale del 2010, che è stata chiamata a pronunciarsi in seguito a quattro distinti ricorsi dei tribunali di Firenze, Trento, Venezia e Ferrara ed ha affrontato la questione facendo riferimento agli artt. 2, 3, 29 e 117, comma 1, Cost. dichiarando, infine, che le ¿unioni omosessuali non possono essere ritenute omogenee al matrimonio¿. Nel terzo ed ultimo capitolo si è cercato di vedere se la frase pronunciata dalla Corte costituzionale nella sentenza n.138 del 2010 abbia effettivamente avuto valenza normativa o descrittiva. In questo capitolo, nella prima parte, si analizzano (in modo sommario) le pronunce sia nazionali che a livello europeo che di fatto hanno spronato l'Italia a regolamentare le unioni omosessuali e il contratto di convivenza. Nella seconda parte del capitolo si analizza il testo della legge n.76 del 2016 che è composta da un unico articolo contenente 69 commi; dal comma 1 al 35 la legge tratta delle unioni omosessuali, mentre dal comma 36 al 65 disciplina le convivenze di fatto tra persone same sex o eterosessuali e gli ultimi commi (dal 66 al 69) regolamentano l'aspetto economico-finanziario della legge. Nell'ultima parte si analizza la questione della stepchild adoption, che nella legge n.76 del 2016 viene negata.
ITA
This paper talks about Families as the study is focused on the evolution of the family concept, starting from 1947 up to the approval of law n.76 of 2016 that rules homosexual unions and common law marriages between heterosexuals or homosexuals. The first chapter analyzes the political debate in the Constituent Assembly concerning, above all, the constitutional provisions of the first paragraph of Article 29 of the Constitution, which has been amended four times before its final drafting and especially concerning the indissoluble marriage, wondering what has effectively led to the abolition of indissolubility from the constitutional provisions. The second chapter analyzes all those consequences of eliminating the word "indissoluble" linked to the concept of marriage, which can be observed through a series of reforms and legislative actions made by Italian jurisprudence since the mid-1960s. The last part of the second chapter was dedicated to sentence No. 138 of the Constitutional Court of 2010, which has been called upon to give a ruling after four separate appeals by the courts of Florence, Trento, Venice and Ferrara and dealt with this issue by reference to the articles 2, 3, 29 and 117, paragraph 1 of the Constitution, declaring, finally, that "homosexual unions can not be considered homogeneous to marriage". The third and last chapter attempts to figure out if the sentence pronounced by the Constitutional Court in its judgment no.138 of 2010 actually had normative or descriptive value. The first part of this chapter, analyzes summarily those rulings that both at national and European level have spurred in fact Italy to regulate homosexual unions and the cohabitation agreement. The second part of the chapter analyzes the text of law n.76 of 2016 which consists of a single article containing 69 paragraphs; from paragraph 1 to 35 the law deals with homosexual unions, while from paragraph 36 to 65 it regulates the cohabitation of same sex or heterosexual persons and the last paragraphs (from 66 to 69) it regulate the economic-financial aspect of the law. The last part analyzes the question of stepchild adoption, which in the law n.76 of 2016 is denied.
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