Attraverso questo lavoro, ho avuto il piacere di scoprire come era intesa la pratica del viaggiare durante il Medioevo. Di quella società mi ha affascinata il mondo dei pellegrini, viaggiatori invidiati e rispettati perché compivano viaggi che tutti avrebbero voluto fare e che necessitavano di una certa dose di coraggio e di sapere. Il pellegrinaggio obbligato, quello per espiare i peccati commessi; il pellegrinaggio di formazione alla scoperta dei luoghi di culto maggiori; oppure quello intrapreso per permettere all'anima di elevarsi, quasi un viaggio introspettivo. Qualsiasi fosse la loro motivazione, i pellegrini marciavano lungo le strade destinate ai luoghi santi. Una di quelle strade è arrivata fino a noi con il nome di ¿via Francigena¿ ed è tutt'oggi utilizzata da quei turisti e viaggiatori che vogliono seguire le orme dei grandi pellegrinaggi. Il mio studio si sviluppa proprio lungo la via Francigena, attraverso un itinerario di circa 50 km che dal Colle del Moncenisio ci permette di raggiungere uno dei maggiori luoghi di culto, nonché monumento simbolo del Piemonte: la Sacra di San Michele. Sono legata a questo posto perché mi è entrato nel cuore ancor prima di sapere che cosa rappresentasse, e ancora prima di studiarlo all'Università. L'imponenza del monte su cui è stata costruita la Sacra, la complessa, ma elegante struttura architettonica dell'Abbazia stessa, hanno fatto in modo che io me ne innamorassi e ne facessi il centro del mio progetto di tesi.
Viaggiare nel Medioevo. Itinerari di pellegrinaggio sulle Alpi Occidentali: la Val di Susa
PECORARO, ALESSIA
2018/2019
Abstract
Attraverso questo lavoro, ho avuto il piacere di scoprire come era intesa la pratica del viaggiare durante il Medioevo. Di quella società mi ha affascinata il mondo dei pellegrini, viaggiatori invidiati e rispettati perché compivano viaggi che tutti avrebbero voluto fare e che necessitavano di una certa dose di coraggio e di sapere. Il pellegrinaggio obbligato, quello per espiare i peccati commessi; il pellegrinaggio di formazione alla scoperta dei luoghi di culto maggiori; oppure quello intrapreso per permettere all'anima di elevarsi, quasi un viaggio introspettivo. Qualsiasi fosse la loro motivazione, i pellegrini marciavano lungo le strade destinate ai luoghi santi. Una di quelle strade è arrivata fino a noi con il nome di ¿via Francigena¿ ed è tutt'oggi utilizzata da quei turisti e viaggiatori che vogliono seguire le orme dei grandi pellegrinaggi. Il mio studio si sviluppa proprio lungo la via Francigena, attraverso un itinerario di circa 50 km che dal Colle del Moncenisio ci permette di raggiungere uno dei maggiori luoghi di culto, nonché monumento simbolo del Piemonte: la Sacra di San Michele. Sono legata a questo posto perché mi è entrato nel cuore ancor prima di sapere che cosa rappresentasse, e ancora prima di studiarlo all'Università. L'imponenza del monte su cui è stata costruita la Sacra, la complessa, ma elegante struttura architettonica dell'Abbazia stessa, hanno fatto in modo che io me ne innamorassi e ne facessi il centro del mio progetto di tesi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/39805