Introduction: Communication devices have increasingly begun to be part of human daily life, so much so that they can be included among the security needs of Maslow's pyramid. In Italy the active population on social networks is around 59%. With such impacting data, it is easy to understand how communication devices and social media have also influenced the way of "communicating" in the health sector, involving health agencies, employees and patients / citizens. Objective: To understand what the use of social media by nurses can be during the work shift; if and how the Piedmontese Health Authorities have asked themselves what the boundary between individual freedom and behavioral and contractual rules is and if, the problem has been posed, what answers have been given and how they have thought to intervene to favor the desired behavior . Materials and methods: Literature review with focus on the problems emerged and the initiatives implemented in the A.O. S. Croce and Carle of Cuneo. Analysis / Discussion: Not all ASRs are updated regarding the use of communication devices by employees. The A.O. S. Croce and Carle of Cuneo has drawn up regulations which take on a non-compulsory nature with regard to the use of communication devices by employees. The greatest risks concern data processing, both for users and for employees and the company in general, health and hygiene issues, distraction elements related to clinical risk, as well as image and reliability issues that can indirectly affected trust and compliance. Results and conclusions: the definition of clear, widespread and constantly diffused rules on the subject, the keeping under control of their respect and comparison through training, are the most common elements. The extension of the phenomenon makes it necessary to identify ways and messages to be conveyed perhaps through the social media itself in order to make the professionals responsible also in relation to the possibility of an explicit prohibition. Keywords: communication devices, social networks, nurses, privacy, behavior codes, health agencies, Piedmont

Introduzione: I dispositivi di comunicazione hanno iniziato sempre di più a far parte della vita quotidiana dell'uomo, tanto che possono essere inseriti tra i bisogni di sicurezza della piramide di Maslow. In Italia la popolazione attiva sui social network è circa il 59%. Con dati così impattanti è facile comprendere come i dispositivi di comunicazione e i social abbiano influenzato anche il modo di ¿fare comunicazione¿ in ambito sanitario, coinvolgendo Aziende Sanitarie, dipendenti e pazienti/cittadini. Obiettivo: Capire quale può essere l'utilizzo dei social media da parte degli infermieri durante il turno lavorativo; se e come le Aziende sanitarie del Piemonte si siano chieste quale sia il confine tra libertà individuale e regole comportamentali e contrattuali e se, nel caso si siano poste il problema, quale risposte si siano date e come abbiano pensato di intervenire per favorire il comportamento auspicato. Materiali e metodi: Revisione della letteratura con focus sui problemi emersi e le iniziative attuate nell'A.O. S. Croce e Carle di Cuneo. Analisi/Discussione: Non tutte le ASR sono aggiornate in merito all'uso dei dispositivi di comunicazione da parte dei dipendenti. L'A.O. S. Croce e Carle di Cuneo ha elaborato dei regolamenti che assumono un carattere di non obbligatorietà in merito all'utilizzo dei dispositivi di comunicazione da parte dei dipendenti. I rischi maggiori riguardano il trattamento dati sia riferito agli utenti che ai dipendenti ed all'Azienda in generale, questioni igienico sanitarie, elementi di distrazione connesse al rischio clinico, nonché questioni di immagine e affidabilità in grado di incidere indirettamente sulla fiducia e sulla compliance. Risultati e conclusioni: la definizione di regole chiare, capillarmente e costantemente diffuse in merito, la tenuta sotto controllo del loro rispetto ed il confronto attraverso la formazione, sono gli elementi più diffusi. L'estensione del fenomeno rende necessario individuare modalità e messaggi da veicolare magari proprio attraverso i social stessi al fine di responsabilizzare i professionisti anche in relazione alla possibilità di un divieto esplicito. Parole chiave: dispositivi di comunicazione, social network, infermieri, privacy, Codici comportamento, Aziende Sanitarie, Piemonte

Utilizzo dei dispositivi individuali e dei social media da parte degli infermieri

BONANNO, GIUSEPPE
2018/2019

Abstract

Introduzione: I dispositivi di comunicazione hanno iniziato sempre di più a far parte della vita quotidiana dell'uomo, tanto che possono essere inseriti tra i bisogni di sicurezza della piramide di Maslow. In Italia la popolazione attiva sui social network è circa il 59%. Con dati così impattanti è facile comprendere come i dispositivi di comunicazione e i social abbiano influenzato anche il modo di ¿fare comunicazione¿ in ambito sanitario, coinvolgendo Aziende Sanitarie, dipendenti e pazienti/cittadini. Obiettivo: Capire quale può essere l'utilizzo dei social media da parte degli infermieri durante il turno lavorativo; se e come le Aziende sanitarie del Piemonte si siano chieste quale sia il confine tra libertà individuale e regole comportamentali e contrattuali e se, nel caso si siano poste il problema, quale risposte si siano date e come abbiano pensato di intervenire per favorire il comportamento auspicato. Materiali e metodi: Revisione della letteratura con focus sui problemi emersi e le iniziative attuate nell'A.O. S. Croce e Carle di Cuneo. Analisi/Discussione: Non tutte le ASR sono aggiornate in merito all'uso dei dispositivi di comunicazione da parte dei dipendenti. L'A.O. S. Croce e Carle di Cuneo ha elaborato dei regolamenti che assumono un carattere di non obbligatorietà in merito all'utilizzo dei dispositivi di comunicazione da parte dei dipendenti. I rischi maggiori riguardano il trattamento dati sia riferito agli utenti che ai dipendenti ed all'Azienda in generale, questioni igienico sanitarie, elementi di distrazione connesse al rischio clinico, nonché questioni di immagine e affidabilità in grado di incidere indirettamente sulla fiducia e sulla compliance. Risultati e conclusioni: la definizione di regole chiare, capillarmente e costantemente diffuse in merito, la tenuta sotto controllo del loro rispetto ed il confronto attraverso la formazione, sono gli elementi più diffusi. L'estensione del fenomeno rende necessario individuare modalità e messaggi da veicolare magari proprio attraverso i social stessi al fine di responsabilizzare i professionisti anche in relazione alla possibilità di un divieto esplicito. Parole chiave: dispositivi di comunicazione, social network, infermieri, privacy, Codici comportamento, Aziende Sanitarie, Piemonte
ITA
Introduction: Communication devices have increasingly begun to be part of human daily life, so much so that they can be included among the security needs of Maslow's pyramid. In Italy the active population on social networks is around 59%. With such impacting data, it is easy to understand how communication devices and social media have also influenced the way of "communicating" in the health sector, involving health agencies, employees and patients / citizens. Objective: To understand what the use of social media by nurses can be during the work shift; if and how the Piedmontese Health Authorities have asked themselves what the boundary between individual freedom and behavioral and contractual rules is and if, the problem has been posed, what answers have been given and how they have thought to intervene to favor the desired behavior . Materials and methods: Literature review with focus on the problems emerged and the initiatives implemented in the A.O. S. Croce and Carle of Cuneo. Analysis / Discussion: Not all ASRs are updated regarding the use of communication devices by employees. The A.O. S. Croce and Carle of Cuneo has drawn up regulations which take on a non-compulsory nature with regard to the use of communication devices by employees. The greatest risks concern data processing, both for users and for employees and the company in general, health and hygiene issues, distraction elements related to clinical risk, as well as image and reliability issues that can indirectly affected trust and compliance. Results and conclusions: the definition of clear, widespread and constantly diffused rules on the subject, the keeping under control of their respect and comparison through training, are the most common elements. The extension of the phenomenon makes it necessary to identify ways and messages to be conveyed perhaps through the social media itself in order to make the professionals responsible also in relation to the possibility of an explicit prohibition. Keywords: communication devices, social networks, nurses, privacy, behavior codes, health agencies, Piedmont
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