All'interno dell'elaborato verranno inizialmente analizzate le funzioni e le strutture anatomiche dei felini, così da capire come la loro ecologia abbia modificato positivamente il loro body plan. Successivamente verranno esaminati, seppur in maniera non approfondita, gli adattamenti che permettono a questi super predatori di cacciare attraverso l'imboscata (colorazione del manto e relativi pattern), la ricerca (sensi), l'inseguimento (scheletro), la presa (zampe e fauci), e l'uccisione (artigli e denti). Durante il lavoro verranno prese ad esempio alcune specie di felidi tra le più specializzate, in modo da comprendere come il loro assetto strutturale si sia evoluto rendendo così eccezionalmente ampia la nicchia ecologica e funzionale di questi animali. Molte specie sono facilmente riconoscibili grazie alle differenze allometriche della loro struttura corporea o grazie allo specifico colore del mantello, mentre le differenze dell'architettura scheletrica sono meno evidenti, ma perfettamente associabili alle implicazioni eco morfologiche della specie. Particolare attenzione verrà quindi dedicata al sistema craniale; porzione scheletrica che più di altre, salvo qualche specifica eccezione, mi ha permesso l'identificazione e l'analisi comparativa di gran parte degli esemplari scheletrici conservati presso il Museo di Scienze Naturali di Torino e facenti parte della storica collezione dei musei di anatomia comparata dell'Università di Torino (MACUT). Al termine dell'elaborato verrà inoltre presentato un diagramma di flusso ideato per facilitare l'identificazione preliminare dei campioni craniali appartenenti alla famiglia Felidae. Il presente lavoro è parte di un progetto più ampio, il cui fine è revisionare e aggiornare dal punto di vista tassonomico tutta la collezione teriologica custodita presso le strutture del museo. All'interno di questo studio, si è inserito il mio tirocinio formativo obbligatorio, dove ho avuto modo di lavorare sulla parte di collezione dove ho svolto la mia attività formativa come tirocinante con il compito di gestire, curare e catalogare la collezione museale riguardante la famiglia dei felidi. Grazie a questa esperienza, ho avuto la possibilità di apprendere il valore delle collezioni museali, tesoro culturale e patrimonio naturalistico di notevole importanza storica e scientifica, nonché didattica, permettendo di far conoscere ad un pubblico eterogeneo specie con minor impatto attrattivo. Animali più schivi e probabilmente meno mediatici per la difficoltà nell'osservazione in ambiente naturale, rischierebbero di essere ignorati, se non dimenticati una volta estinti. Si applica in questo caso il concetto di ¿futuro perduto¿, per sottolineare come queste specie, se pur importanti da un punto di vista ecologico, scomparirebbero in silenzio rispetto a specie iconiche, non dandoci più in futuro la possibilità di poterle studiare e salvaguardare finché sono in vita, potendoci allora affidare esclusivamente alle collezioni museali.
Architettura superficiale e caratteri morfo-anatomici craniali nella famiglia Felidae, (Mammalia: Carnivora). Studio della morfologia dei Felidi in relazione alla loro ecologia.
ESPOSITO, PIERLUCA
2018/2019
Abstract
All'interno dell'elaborato verranno inizialmente analizzate le funzioni e le strutture anatomiche dei felini, così da capire come la loro ecologia abbia modificato positivamente il loro body plan. Successivamente verranno esaminati, seppur in maniera non approfondita, gli adattamenti che permettono a questi super predatori di cacciare attraverso l'imboscata (colorazione del manto e relativi pattern), la ricerca (sensi), l'inseguimento (scheletro), la presa (zampe e fauci), e l'uccisione (artigli e denti). Durante il lavoro verranno prese ad esempio alcune specie di felidi tra le più specializzate, in modo da comprendere come il loro assetto strutturale si sia evoluto rendendo così eccezionalmente ampia la nicchia ecologica e funzionale di questi animali. Molte specie sono facilmente riconoscibili grazie alle differenze allometriche della loro struttura corporea o grazie allo specifico colore del mantello, mentre le differenze dell'architettura scheletrica sono meno evidenti, ma perfettamente associabili alle implicazioni eco morfologiche della specie. Particolare attenzione verrà quindi dedicata al sistema craniale; porzione scheletrica che più di altre, salvo qualche specifica eccezione, mi ha permesso l'identificazione e l'analisi comparativa di gran parte degli esemplari scheletrici conservati presso il Museo di Scienze Naturali di Torino e facenti parte della storica collezione dei musei di anatomia comparata dell'Università di Torino (MACUT). Al termine dell'elaborato verrà inoltre presentato un diagramma di flusso ideato per facilitare l'identificazione preliminare dei campioni craniali appartenenti alla famiglia Felidae. Il presente lavoro è parte di un progetto più ampio, il cui fine è revisionare e aggiornare dal punto di vista tassonomico tutta la collezione teriologica custodita presso le strutture del museo. All'interno di questo studio, si è inserito il mio tirocinio formativo obbligatorio, dove ho avuto modo di lavorare sulla parte di collezione dove ho svolto la mia attività formativa come tirocinante con il compito di gestire, curare e catalogare la collezione museale riguardante la famiglia dei felidi. Grazie a questa esperienza, ho avuto la possibilità di apprendere il valore delle collezioni museali, tesoro culturale e patrimonio naturalistico di notevole importanza storica e scientifica, nonché didattica, permettendo di far conoscere ad un pubblico eterogeneo specie con minor impatto attrattivo. Animali più schivi e probabilmente meno mediatici per la difficoltà nell'osservazione in ambiente naturale, rischierebbero di essere ignorati, se non dimenticati una volta estinti. Si applica in questo caso il concetto di ¿futuro perduto¿, per sottolineare come queste specie, se pur importanti da un punto di vista ecologico, scomparirebbero in silenzio rispetto a specie iconiche, non dandoci più in futuro la possibilità di poterle studiare e salvaguardare finché sono in vita, potendoci allora affidare esclusivamente alle collezioni museali.File | Dimensione | Formato | |
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