Anziani e animali in RSA: analisi della convivenza nell'esperienza della Val Pellice e confronto con la letteratura

Introduction: With aging very often the elderly are forced to go to the nursing home. Entry into the facility is a key transition in the life of an elderly person and can significantly affect the quality of his life. They often report feelings of loneliness and social isolation due to minor companionship, including the pet in their possession. Therefore, having an animal in structure can be very important and significant. Objective: The aim is to assess the impact of the animal on the elderly person living in a nursing home, analyzing the psychological, physical, social and other changes that can be found as a result of the interaction between host and animal. Materials and methods: 3 Pubmed, Cinhal and psycinfo databases were consulted to find the studies related to the impact of the animal on the elderly resident in the nursing home. 3 interviews were conducted with the staff of two Val Pellice RSA in which there is the presence of the animal, to investigate the impact of the animal on the guests in RSA, custody, management and coexistence with the animal. A Focus Group was then carried out with 5 students of the Degree Course in Nursing had had a traineeship experience in an RSA where pets are present. The aim was to collect some real experience or episode in which the elderly person was in contact with the animal and drew from it a positive or negative effect depending on the situation. Results: The research has identified 18 clinical studies from which analysis shows that the animal brings benefits to the psychological, emotional and physical health of the elderly, in addition, improves adaptation to life in the home, making it more pleasant, engaging and motivating. From the interviews submitted to the two RSA of Val Pellice, RSA "King Charles Albert" of Luserna San Giovanni and RSA "San Giuseppe" of Torre Pellice, came out results in agreement with the literature regarding the benefits and discordant regarding the disadvantages. Discussion: The comparison between literature and reality has shown that elderly - animal interaction can bring both psychological and emotional benefits as well as physical benefits such as reducing loneliness, depression, increased mobility, memory development. However, the presence of the animal can also generate fear and discomfort. Conclusion: The presence of the animal in the structure represents an added value, because the animal with its way of interacting improves the assistance, acting as a link in the host - operator relationship and creating an atmosphere that is as welcoming as possible. Keywords: pets, older adults, nursing homes, long term care, human - animal interaction

Introduzione: Con l’invecchiamento molto spesso gli anziani sono costretti ad andare in casa di riposo. L’ingresso in struttura è una transizione chiave nella vita di una persona anziana e può influenzare in modo significativo la qualità della sua vita. Spesso riferiscono sentimenti di solitudine ed isolamento sociale per via della minore compagnia, anche dell’animale domestico in loro possesso. Avere dunque un animale in struttura può essere molto importante e significativo. Obiettivo: Lo scopo è valutare qual è l’impatto dell’animale sull’anziano residente in casa di riposo, analizzando gli aspetti psicologici, fisici, sociali e altre modifiche riscontrabili in seguito all’interazione tra ospite e animale. Materiali e metodi: Sono stati consultati 3 database Pubmed, Cinhal e PsycInfo per reperire gli studi relativi all’impatto dell’animale sull’anziano residente in casa di riposo. Sono state condotte 3 interviste al personale di due RSA della Val Pellice in cui vi è la presenza dell’animale, per indagare l’impatto dell’animale sugli ospiti in RSA, l’affidamento, la gestione e la convivenza con l’animale. È stato poi eseguito un Focus Group con 5 studenti del Corso di Laurea in Infermieristica che avevano avuto un’esperienza di tirocinio in un RSA in cui sono presenti animali da compagnia. Lo scopo era raccogliere qualche reale esperienza o episodio in cui l’anziano è stato a contatto con l’animale e ne ha tratto da esso un effetto positivo o negativo in base alla situazione. Risultati: La ricerca ha permesso di identificare 18 studi clinici dalla cui analisi risulta che l’animale apporta benefici alla salute psichica, emotiva e fisica dell’anziano, inoltre, migliora l’adattamento alla vita in casa di riposo, rendendola più piacevole, coinvolgente e motivante. Dalle interviste sottoposte alle due RSA della Val Pellice, RSA “Re Carlo Alberto” di Luserna San Giovanni e RSA “San Giuseppe” di Torre Pellice, sono emersi risultati concordanti con la letteratura per quanto riguarda i benefici e discordanti per quanto riguarda gli svantaggi. Discussione: Dal confronto tra letteratura e realtà è emerso che l’interazione anziano - animale è in grado di portare sia benefici psicologici ed emotivi sia benefici fisici come riduzione della solitudine, della depressione, aumento della mobilità, sviluppo dei ricordi. La presenza dell’animale può però, generare anche paura e disagio. Conclusioni: La presenza dell’animale in struttura rappresenta un valore aggiunto, perché l’animale col suo modo d’interagire migliora l’assistenza, facendo da tramite nella relazione ospite – operatore e creando un’atmosfera che sia il più accogliente possibile. Parole chiave: pets, older adults, nursing homes, long term care, human – animal interaction