Motion sickness (MS) is a set of autonomic and gastrointestinal symptoms which appear when an individual is exposed to movement, both real and simulated by visual stimuli. This condition is caused by the perception of incongruent sensory signals of movement, for example in situations where the vestibular organs signal a movement, but this is not confirmed by an appropriate visual perception, or vice versa. Motion sickness is therefore unleashed especially during passive transport, by ship, by land or by air, but also through the use of virtual reality simulators, increasingly present on the market. Moreover, in recent years the problem of space motion sickness (SMS), which occurs in astronauts exposed to microgravity conditions, has become relevant. SMS can be considered as a particularly severe form of motion sickness, although there are some differences. Therefore, attention to motion sickness is progressively growing. Indeed, great investments are being made for the development of technologies that can minimize this condition, both in the aerospace and automotive fields. In this study, 20 subjects with intense motion sickness underwent 4 consecutive caloric stimulations, with a progressive increase in the temperature or in the amount of water. The aim was to evaluate the subjects’ threshold of appearance of caloric nystagmus and its intensity, estimated through the average value of the angular velocity of the slow phase (AVSP). The obtained data were compared with the ones obtained from a control population, consisting of subjects without MS in anamnesis. Here are the results: the second caloric stimulation evoked an intense nystagmus in subjects with motion sickness, but just a minimal reaction in the control group. In the controls, in fact, intense nystagmus appeared only after subsequent stimulations and especially after the fourth. The difference in average AVSP between the two groups was statistically significant for both the second and third stimulations. These results suggest the existence of a vestibular recruitment in motion sickness, characterized by increased sensitivity of the vestibular organs, which therefore respond intensely to stimuli that do not cause any reaction in healthy subjects.
Per cinetosi, motion sickness (MS) in inglese, si intende un insieme di sintomi autonomici e gastrointestinali che compaiono quando un individuo viene sottoposto a movimento, sia reale che simulato da stimoli visivi. Questa condizione è causata dalla percezione di segnali sensoriali di movimento tra loro incongruenti, per esempio nelle situazioni in cui gli organi vestibolari segnalano un movimento, ma questo non viene confermato da una percezione visiva congrua, o viceversa. La cinetosi si scatena quindi soprattutto durante il trasporto passivo, via nave, via terra o via aria, ma anche nell’ambito dei simulatori di realtà virtuale, sempre più presenti sul mercato. Negli ultimi anni, inoltre, sta diventando rilevante il problema della “space motion sickness” (SMS), o cinetosi spaziale, che si verifica negli astronauti in condizioni di microgravità e che può essere considerata come una forma particolarmente severa di cinetosi, sebbene ci siano alcune differenze. L’attenzione per questa particolare manifestazione sta quindi progressivamente crescendo; a dimostrazione di ciò sono sempre più numerosi gli investimenti che vengono fatti sia in campo aerospaziale, che in campo automobilistico, per lo sviluppo di tecnologie che possano minimizzare questo disturbo. In questo studio, 20 soggetti fortemente cinetosici sono stati sottoposti a 4 stimolazioni caloriche consecutive, con temperatura o quantità di acqua progressivamente crescenti. La finalità era quella di valutare in questi soggetti la soglia di comparsa del nistagmo calorico e l’intensità di tale nistagmo, stimata attraverso il valore medio della velocità angolare di fase lenta (VAFL). I dati ottenuti sono stati confrontati con gli stessi ricavati da una popolazione di controllo costituita da soggetti non cinetosici. Nei soggetti cinetosici si è riscontrata una risposta nistagmica intensa già alla seconda stimolazione calorica, che ha invece evocato una reazione minima nel gruppo di controllo. Nei controlli, infatti, il nistagmo intenso è comparso solo dopo le stimolazioni successive e soprattuto dopo la quarta. La differenza delle VAFL medie tra i due gruppi è risultata statisticamente significativa sia per la seconda che per la terza stimolazione. Questi risultati suggeriscono l’esistenza di un recruitment vestibolare nei cinetosici, caratterizzato da aumentata sensibilità degli organi vestibolari, che quindi rispondono intensamente anche a stimoli che non causano alcuna reazione nei soggetti sani.
Stimolazioni caloriche liminari nella cinetosi
ERRIU, ELISA
2020/2021
Abstract
Per cinetosi, motion sickness (MS) in inglese, si intende un insieme di sintomi autonomici e gastrointestinali che compaiono quando un individuo viene sottoposto a movimento, sia reale che simulato da stimoli visivi. Questa condizione è causata dalla percezione di segnali sensoriali di movimento tra loro incongruenti, per esempio nelle situazioni in cui gli organi vestibolari segnalano un movimento, ma questo non viene confermato da una percezione visiva congrua, o viceversa. La cinetosi si scatena quindi soprattutto durante il trasporto passivo, via nave, via terra o via aria, ma anche nell’ambito dei simulatori di realtà virtuale, sempre più presenti sul mercato. Negli ultimi anni, inoltre, sta diventando rilevante il problema della “space motion sickness” (SMS), o cinetosi spaziale, che si verifica negli astronauti in condizioni di microgravità e che può essere considerata come una forma particolarmente severa di cinetosi, sebbene ci siano alcune differenze. L’attenzione per questa particolare manifestazione sta quindi progressivamente crescendo; a dimostrazione di ciò sono sempre più numerosi gli investimenti che vengono fatti sia in campo aerospaziale, che in campo automobilistico, per lo sviluppo di tecnologie che possano minimizzare questo disturbo. In questo studio, 20 soggetti fortemente cinetosici sono stati sottoposti a 4 stimolazioni caloriche consecutive, con temperatura o quantità di acqua progressivamente crescenti. La finalità era quella di valutare in questi soggetti la soglia di comparsa del nistagmo calorico e l’intensità di tale nistagmo, stimata attraverso il valore medio della velocità angolare di fase lenta (VAFL). I dati ottenuti sono stati confrontati con gli stessi ricavati da una popolazione di controllo costituita da soggetti non cinetosici. Nei soggetti cinetosici si è riscontrata una risposta nistagmica intensa già alla seconda stimolazione calorica, che ha invece evocato una reazione minima nel gruppo di controllo. Nei controlli, infatti, il nistagmo intenso è comparso solo dopo le stimolazioni successive e soprattuto dopo la quarta. La differenza delle VAFL medie tra i due gruppi è risultata statisticamente significativa sia per la seconda che per la terza stimolazione. Questi risultati suggeriscono l’esistenza di un recruitment vestibolare nei cinetosici, caratterizzato da aumentata sensibilità degli organi vestibolari, che quindi rispondono intensamente anche a stimoli che non causano alcuna reazione nei soggetti sani.File | Dimensione | Formato | |
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