Il presente lavoro intende analizzare la situazione giuridica soggettiva della Palestina attraverso lo studio dei requisiti richiesti dal diritto internazionale ai fini della statualità, nonché delle principali norme internazionali che trovano applicazione nel conflitto israelo-palestinese. Si giungerà, così, alla conclusione che la Palestina è uno Stato secondo il diritto internazionale e il comportamento tenuto da Israele è contrario alle norme internazionali. La statualità della Palestina è confermata da una serie di atti come l’ammissione all’UNESCO nel 2011, la risoluzione 67/2012 dell’Assemblea generale, che le ha attribuito lo status di “Stato non membro osservatore” delle Nazioni Unite e, infine, la risoluzione sul “riconoscimento dello Stato di Palestina” del Parlamento europeo del dicembre 2014. A questi atti si aggiunge il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione, come confermato, tra gli altri, dal Parere consultivo della CIG nel 2004. Tuttavia, i ripetuti fallimenti dei negoziati di pace e i conflitti che hanno caratterizzato e caratterizzano ancora oggi il territorio conteso impediscono, al momento, di giungere all’affermazione e alla nascita dello Stato di Palestina, per il quale, ci vorrà il contributo di tutta la comunità internazionale, in particolare dell’Unione Europea, chiamata ad assumere una posizione univoca, al cospetto di un sempre maggiore riconoscimento da parte dei singoli Stati.

La soggettività della Palestina nel diritto internazionale

PEROTTO, ZENO
2020/2021

Abstract

Il presente lavoro intende analizzare la situazione giuridica soggettiva della Palestina attraverso lo studio dei requisiti richiesti dal diritto internazionale ai fini della statualità, nonché delle principali norme internazionali che trovano applicazione nel conflitto israelo-palestinese. Si giungerà, così, alla conclusione che la Palestina è uno Stato secondo il diritto internazionale e il comportamento tenuto da Israele è contrario alle norme internazionali. La statualità della Palestina è confermata da una serie di atti come l’ammissione all’UNESCO nel 2011, la risoluzione 67/2012 dell’Assemblea generale, che le ha attribuito lo status di “Stato non membro osservatore” delle Nazioni Unite e, infine, la risoluzione sul “riconoscimento dello Stato di Palestina” del Parlamento europeo del dicembre 2014. A questi atti si aggiunge il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione, come confermato, tra gli altri, dal Parere consultivo della CIG nel 2004. Tuttavia, i ripetuti fallimenti dei negoziati di pace e i conflitti che hanno caratterizzato e caratterizzano ancora oggi il territorio conteso impediscono, al momento, di giungere all’affermazione e alla nascita dello Stato di Palestina, per il quale, ci vorrà il contributo di tutta la comunità internazionale, in particolare dell’Unione Europea, chiamata ad assumere una posizione univoca, al cospetto di un sempre maggiore riconoscimento da parte dei singoli Stati.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/39397