Il Feline Morbillivirus (FeMV), appartenente alla famiglia Paramyxoviridae, è stato isolato per la prima volta nel 2012 a Hong Kong. In seguito FeMV è stato rilevato in Giappone, in Europa (Germania, Italia, Turchia, UK) e America (USA e Brasile). È stata riscontrata una maggiore positività al virus nelle urine di gatto e la presenza del virus sembrerebbe correlata a infezioni del tratto urinario o alla presenza di nefrite tubulo interstiziale, la manifestazione morfologica più comune nei reni dei gatti affetti da insufficienza renale cronica. Lo scopo del presente lavoro è indagare la presenza del virus in Piemonte e nei territori limitrofi di provenienza degli animali, valutando l'eventuale relazione filogenetica con i ceppi di FeMV già sequenziati e cercando una correlazione tra positività biomolecolari e reperti clinici e istologici. sono stati raccolti 153 campioni di urina di gatto e 50 campioni di tessuto di rene felino. Ogni campione di urina e di rene è stato sottoposto a indagine biomolecolare per la ricerca di FeMV tramite Real Time RT-PCR presso l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, sezione di Virologia. Sono stati presi in considerazione segnalamento degli animali, anamnesi di problematiche dell'apparato urinario e/o di malattie infettive trasmissibili ed esami urinari al fine di valutare eventuali correlazioni tra questi parametri e le positività osservate. Si è cercata inoltre una correlazione tra i reperti macroscopici ed istologici dei reni e la positività al virus. I campioni positivi alla Real Time RT PCR sono stati sequenziati per valutare la relazione filogenetica con i ceppi di FeMV presenti in GenBank e sono stati sottoposti a tentativi di isolamento. Tredici campioni di urine e quattro campioni di rene sono risultati positivi all'indagine biomolecolare per FeMV. I riscontri clinici osservati nei campioni Morbillivirus positivi sono simili a quelli riscontrati nei campioni negativi: non risulta esserci una correlazione tra patologie cliniche renali o sistemiche e positività al virus. Non vi è una associazione evidente tra nefrite tubulo interstiziale e infezione da FeMV. Otto campioni positivi provengono da un gattile. Questo risultato suggerisce che, sebbene la modalità di trasmissione di FeMV sia attualmente sconosciuta, potrebbe essere necessario uno stretto contatto tra gatti per la sua diffusione. Dal presente lavoro risulta che FeMV possa infettare gatti clinicamente sani e questa capacità di causare infezioni croniche è interessante ed è coerente con la propensione nota per i Morbillivirus a persistere in vivo. Per due campioni positivi è stato possibile amplificare e sequenziare parte del gene L: l'analisi filogenetica ha mostrato che le due sequenze nucleotidiche di questi campioni sono incluse nel gruppo dei ceppi virali isolati in Germania ma sono più distanti filogeneticamente dal primo ceppo identificato in Italia. Sembra dunque che FeMV possa essere diviso in due differenti genotipi. In base ai dati raccolti dal presente lavoro si evince che il Morbillivirus Felino è presente nella regione Piemonte e nelle province limitrofe. Nonostante l'apparente distribuzione territoriale di questo virus sia varia, rimane da chiarire se FeMV causi malattia apparente. Le prove attuali suggeriscono che FeMV abbia una distribuzione globale e la presenza di RNA di FeMV nelle urine non sembra rara nei gatti domestici.
Morbillivirus felino in Piemonte: studio anatomo-patologico e biomolecolare
CAPUTO, MARIA PIA
2018/2019
Abstract
Il Feline Morbillivirus (FeMV), appartenente alla famiglia Paramyxoviridae, è stato isolato per la prima volta nel 2012 a Hong Kong. In seguito FeMV è stato rilevato in Giappone, in Europa (Germania, Italia, Turchia, UK) e America (USA e Brasile). È stata riscontrata una maggiore positività al virus nelle urine di gatto e la presenza del virus sembrerebbe correlata a infezioni del tratto urinario o alla presenza di nefrite tubulo interstiziale, la manifestazione morfologica più comune nei reni dei gatti affetti da insufficienza renale cronica. Lo scopo del presente lavoro è indagare la presenza del virus in Piemonte e nei territori limitrofi di provenienza degli animali, valutando l'eventuale relazione filogenetica con i ceppi di FeMV già sequenziati e cercando una correlazione tra positività biomolecolari e reperti clinici e istologici. sono stati raccolti 153 campioni di urina di gatto e 50 campioni di tessuto di rene felino. Ogni campione di urina e di rene è stato sottoposto a indagine biomolecolare per la ricerca di FeMV tramite Real Time RT-PCR presso l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, sezione di Virologia. Sono stati presi in considerazione segnalamento degli animali, anamnesi di problematiche dell'apparato urinario e/o di malattie infettive trasmissibili ed esami urinari al fine di valutare eventuali correlazioni tra questi parametri e le positività osservate. Si è cercata inoltre una correlazione tra i reperti macroscopici ed istologici dei reni e la positività al virus. I campioni positivi alla Real Time RT PCR sono stati sequenziati per valutare la relazione filogenetica con i ceppi di FeMV presenti in GenBank e sono stati sottoposti a tentativi di isolamento. Tredici campioni di urine e quattro campioni di rene sono risultati positivi all'indagine biomolecolare per FeMV. I riscontri clinici osservati nei campioni Morbillivirus positivi sono simili a quelli riscontrati nei campioni negativi: non risulta esserci una correlazione tra patologie cliniche renali o sistemiche e positività al virus. Non vi è una associazione evidente tra nefrite tubulo interstiziale e infezione da FeMV. Otto campioni positivi provengono da un gattile. Questo risultato suggerisce che, sebbene la modalità di trasmissione di FeMV sia attualmente sconosciuta, potrebbe essere necessario uno stretto contatto tra gatti per la sua diffusione. Dal presente lavoro risulta che FeMV possa infettare gatti clinicamente sani e questa capacità di causare infezioni croniche è interessante ed è coerente con la propensione nota per i Morbillivirus a persistere in vivo. Per due campioni positivi è stato possibile amplificare e sequenziare parte del gene L: l'analisi filogenetica ha mostrato che le due sequenze nucleotidiche di questi campioni sono incluse nel gruppo dei ceppi virali isolati in Germania ma sono più distanti filogeneticamente dal primo ceppo identificato in Italia. Sembra dunque che FeMV possa essere diviso in due differenti genotipi. In base ai dati raccolti dal presente lavoro si evince che il Morbillivirus Felino è presente nella regione Piemonte e nelle province limitrofe. Nonostante l'apparente distribuzione territoriale di questo virus sia varia, rimane da chiarire se FeMV causi malattia apparente. Le prove attuali suggeriscono che FeMV abbia una distribuzione globale e la presenza di RNA di FeMV nelle urine non sembra rara nei gatti domestici.File | Dimensione | Formato | |
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