I principi intertemporali penali dell’irretroattività sfavorevole e della retroattività favorevole rappresentano due baluardi garantistici tipici dell’ordinamento penale. Nel presente lavoro, dopo un’introduzione focalizzata sul loro fondamento e sulla loro ratio, verrà esaminata la progressiva estensione del loro ambito di applicazione, condotta dalla giurisprudenza costituzionale e di legittimità, spesso su impulso di quella sovranazionale, che ha portato al definitivo superamento di quel tradizionale insegnamento che li considerava applicabili in relazione esclusivamente alla legge penale sostanziale. In particolare, in un primo momento verrà esposta l’estensione di tali principi a norme appartenenti all’ordinamento penale processuale ma aventi, in sostanza, forti riflessi sostanziali, focalizzandosi soprattutto sull’importante sentenza n. 32 del 2020 della Corte costituzionale. Dopodiché vi sarà un capitolo interamente dedicato alla disciplina della prescrizione in relazione alla quale si sono sviluppate numerose vicende inerenti i principi intertemporali in questione. Nel quarto capitolo, invece, dopo aver esaminato il progressivo formarsi di una nozione allargata e sostanziale di materia penale, verrà esposta la progressiva estensione dell’irretroattività sfavorevole e della retroattività favorevole all’intero campo del diritto punitivo, focalizzandosi in particolare sulla giurisprudenza costituzionale formatasi in relazione alle sanzioni amministrative punitive, per poi concludere con delle brevi considerazioni sugli illeciti civili punitivi di nuova introduzione. Nell’ultimo capitolo, infine, verrà esaminata la possibile estensione dei principi intertemporali penali in questione ai mutamenti giurisprudenziali, seguendo le affermazioni sul punto che sono state svolte in dottrina e in giurisprudenza; in particolare, l’attenzione sarà focalizzata sul principio di irretroattività sfavorevole, in relazione al quale l’Italia è stata condannata dalla Corte EDU per violazione dell’art. 7, determinata dall’avvenuta applicazione retroattiva di orientamento giurisprudenziale sfavorevole per il reo. Al termine del lavoro si avrà, quindi, un quadro completo del nuovo e più esteso ambito di applicazione dei principi intertemporali penali alla luce della giurisprudenza più recente.
I principi di irretroattività e retroattività della legge penale nella giurisprudenza più recente
RODES, LUCA
2020/2021
Abstract
I principi intertemporali penali dell’irretroattività sfavorevole e della retroattività favorevole rappresentano due baluardi garantistici tipici dell’ordinamento penale. Nel presente lavoro, dopo un’introduzione focalizzata sul loro fondamento e sulla loro ratio, verrà esaminata la progressiva estensione del loro ambito di applicazione, condotta dalla giurisprudenza costituzionale e di legittimità, spesso su impulso di quella sovranazionale, che ha portato al definitivo superamento di quel tradizionale insegnamento che li considerava applicabili in relazione esclusivamente alla legge penale sostanziale. In particolare, in un primo momento verrà esposta l’estensione di tali principi a norme appartenenti all’ordinamento penale processuale ma aventi, in sostanza, forti riflessi sostanziali, focalizzandosi soprattutto sull’importante sentenza n. 32 del 2020 della Corte costituzionale. Dopodiché vi sarà un capitolo interamente dedicato alla disciplina della prescrizione in relazione alla quale si sono sviluppate numerose vicende inerenti i principi intertemporali in questione. Nel quarto capitolo, invece, dopo aver esaminato il progressivo formarsi di una nozione allargata e sostanziale di materia penale, verrà esposta la progressiva estensione dell’irretroattività sfavorevole e della retroattività favorevole all’intero campo del diritto punitivo, focalizzandosi in particolare sulla giurisprudenza costituzionale formatasi in relazione alle sanzioni amministrative punitive, per poi concludere con delle brevi considerazioni sugli illeciti civili punitivi di nuova introduzione. Nell’ultimo capitolo, infine, verrà esaminata la possibile estensione dei principi intertemporali penali in questione ai mutamenti giurisprudenziali, seguendo le affermazioni sul punto che sono state svolte in dottrina e in giurisprudenza; in particolare, l’attenzione sarà focalizzata sul principio di irretroattività sfavorevole, in relazione al quale l’Italia è stata condannata dalla Corte EDU per violazione dell’art. 7, determinata dall’avvenuta applicazione retroattiva di orientamento giurisprudenziale sfavorevole per il reo. Al termine del lavoro si avrà, quindi, un quadro completo del nuovo e più esteso ambito di applicazione dei principi intertemporali penali alla luce della giurisprudenza più recente.File | Dimensione | Formato | |
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