Purpose The aim of this study was to evaluate the surgical combination of Descemet stripping automated endothelial keratoplasty (DSAEK) and deep sclerectomy (DS) for the management of concomitant corneal endothelial decompensation and uncontrolled glaucoma. Methods This retrospective, longitudinal, monocentric, case series noncomparative study included 9 eyes of 6 consecutive patients with coexistence of corneal edema and medically uncompensated glaucoma; these patients underwent combined DSAEK and DS with mitomycin C and an absorbable collagen implant, treated from January 2011 to January 2013 at the Santa Croce e Carle Hospital in Cuneo, Italy. Corneal graft clarity, endothelial cell density, visual acuity, intraocular pressure (IOP), and identification of complications were assessed over a 2-year retrospective follow-up. Results All eyes obtained graft clarity throughout the follow-up and showed improved vision and good IOP control without hypotensive therapy. The mean visual acuity improvement was 154% and 372% and IOP decrease was 51.1% and 46.4%, respectively. Two anterior segment complications occurred in 2 (22%) patients’ eyes: a graft dislocation and a modest IOP elevation, treated successfully. Discussion The coexistence of corneal endothelial disease and glaucoma is a complex clinical situation. Medical therapy may compensate for an IOP, but many patients will eventually require surgical treatment. Similarly, severe corneal endothelial decompensation needs corneal surgery. However, there is no consensus about the ideal sequence of surgeries to enhance IOP control and corneal graft survival. The management of this situation represents a challenge, where the correct timing and sequence of the surgical procedures is an important problem. Theoretically, there are 3 possible alternatives: 1. glaucoma surgery followed by corneal surgery 2. corneal surgery followed by glaucoma surgery 3. combined cornea and glaucoma surgery To date, the most frequently used approach consists of performing trabeculectomy or glaucoma drainage devices followed by DSAEK. The treatment approach in two sequential stages globally implies greater inconveniences, in treatment time, risks, and expenses, than a single intervention, even lengthening the visual recovery time. In this regard, the combined approach of DSAEK with a non-penetrating glaucoma surgery, such as DS, might improve graft survival, minimizing the chance of extremely low or high IOPs, shallow or flat anterior chambers, intraocular inflammation and ultimately endothelial cell loss. The decision to perform a combined DSAEK and DS was primarily dictated by the need of fast visual acuity (VA) improvement and IOP normalization. Conclusions Combined DSAEK and DS was longitudinally associated with good corneal graft survival and IOP control, with few complications. These findings suggest that this surgical approach is a viable option for patients with coexisting glaucoma and corneal endothelial dysfunction.

Obiettivo L’obiettivo di questo studio è analizzare, valutandone l’efficacia e la fattibilità tecnica, la combinazione chirurgica di Descemet Stripping Automated Endothelial Keratoplasty (DSAEK) e Deep Sclerectomy (DS) per il trattamento contemporaneo di scompenso corneale e glaucoma non controllato. Metodi Questo studio retrospettivo, longitudinale, monocentrico e non comparativo di una serie di casi include 9 occhi di 6 pazienti caratterizzati dalla coesistenza di edema corneale e glaucoma scompensato sottoposti a DSAEK e DS con mitomicina C combinate e impianto di collagene riassorbibile tra gennaio 2011 e gennaio 2013 all’ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo, Italia. Trasparenza dell’innesto, densità cellulare endoteliale, acuità visiva, pressione intraoculare (IOP) e studio delle complicanze sono stati valutati mediante follow-up retrospettivo di due anni. Risultati Tutti gli occhi hanno ottenuto la trasparenza dell’innesto nel corso del follow-up e dimostrando un miglioramento della visione e un buon controllo della IOP senza bisogno di terapia ipotensiva. Il miglioramento medio dell’acuità visiva è stato del 154% e 372%, la riduzione della IOP del 51.1% e 46.4%. Si sono verificate complicanze a livello del segmento anteriore in 2 occhi (22%): una dislocazione dell’impianto e un modesto aumento della IOP, trattati con successo. Discussione La coesistenza della patologia corneale endoteliale e del glaucoma rappresenta una situazione clinica complessa. La terapia medica può compensare un’elevata IOP, ma molti pazienti potrebbero comunque necessitare dell’intervento chirurgico. Anche in caso di scompenso corneale endoteliale severo è necessaria la chirurgia. Tuttavia, non c’è consensus riguardo alla sequenza ideale per permettere il controllo della IOP e una buona sopravvivenza dell’innesto corneale. La gestione di questo quadro rappresenta una sfida dal punto di vista medico e chirurgico, dove il tempismo e la sequenza degli approcci rappresentano un problema di non facile soluzione. Teoricamente, ci sono 3 possibili alternative: 1. chirurgia per il glaucoma, seguita da quella corneale 2. chirurgia corneale seguita da quella per il glaucoma 3. chirurgia combinata Fino ad oggi l’approccio più utilizzato consiste nell’esecuzione di una trabeculectomia o inserimento di dispositivi di drenaggio per il trattamento del glaucoma, seguiti da DSAEK. L’approccio in due stadi sequenziali implica un maggior tasso di inconvenienti, aumento del tempo operatorio, dei rischi e delle spese rispetto ad un singolo intervento, nonostante prolunghi i tempi di ripresa della visione. L’approccio combinato di DSAEK e una chirurgia non penetrante per il glaucoma, come la DS, potrebbe migliorare la sopravvivenza dell’innesto, minimizzando le possibilità di avere una IOP estremamente elevata o bassa, una camera anteriore ridotta o appiattita, infiammazioni e perdita di cellule endoteliali. La decisione di eseguire DSAEK e DS in associazione è stata dettata prima di tutto dalla necessità di ottenere rapidamente un miglioramento dell’acuità visiva e la normalizzazione della IOP. Conclusioni L’associazione di DSAEK e DS è stata longitudinalmente associata ad una buona sopravvivenza dell’impianto corneale e del controllo della IOP, con scarso numero di complicanze. Questi dati ci suggeriscono che questo approccio chirurgico è una valida opzione per pazienti affetti da glaucoma associato a scompenso dell’endotelio corneale.

Casi complessi di chirurgia oculare: quando il glaucoma si associa a scompenso corneale

TOMATIS, FRANCESCA
2021/2022

Abstract

Obiettivo L’obiettivo di questo studio è analizzare, valutandone l’efficacia e la fattibilità tecnica, la combinazione chirurgica di Descemet Stripping Automated Endothelial Keratoplasty (DSAEK) e Deep Sclerectomy (DS) per il trattamento contemporaneo di scompenso corneale e glaucoma non controllato. Metodi Questo studio retrospettivo, longitudinale, monocentrico e non comparativo di una serie di casi include 9 occhi di 6 pazienti caratterizzati dalla coesistenza di edema corneale e glaucoma scompensato sottoposti a DSAEK e DS con mitomicina C combinate e impianto di collagene riassorbibile tra gennaio 2011 e gennaio 2013 all’ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo, Italia. Trasparenza dell’innesto, densità cellulare endoteliale, acuità visiva, pressione intraoculare (IOP) e studio delle complicanze sono stati valutati mediante follow-up retrospettivo di due anni. Risultati Tutti gli occhi hanno ottenuto la trasparenza dell’innesto nel corso del follow-up e dimostrando un miglioramento della visione e un buon controllo della IOP senza bisogno di terapia ipotensiva. Il miglioramento medio dell’acuità visiva è stato del 154% e 372%, la riduzione della IOP del 51.1% e 46.4%. Si sono verificate complicanze a livello del segmento anteriore in 2 occhi (22%): una dislocazione dell’impianto e un modesto aumento della IOP, trattati con successo. Discussione La coesistenza della patologia corneale endoteliale e del glaucoma rappresenta una situazione clinica complessa. La terapia medica può compensare un’elevata IOP, ma molti pazienti potrebbero comunque necessitare dell’intervento chirurgico. Anche in caso di scompenso corneale endoteliale severo è necessaria la chirurgia. Tuttavia, non c’è consensus riguardo alla sequenza ideale per permettere il controllo della IOP e una buona sopravvivenza dell’innesto corneale. La gestione di questo quadro rappresenta una sfida dal punto di vista medico e chirurgico, dove il tempismo e la sequenza degli approcci rappresentano un problema di non facile soluzione. Teoricamente, ci sono 3 possibili alternative: 1. chirurgia per il glaucoma, seguita da quella corneale 2. chirurgia corneale seguita da quella per il glaucoma 3. chirurgia combinata Fino ad oggi l’approccio più utilizzato consiste nell’esecuzione di una trabeculectomia o inserimento di dispositivi di drenaggio per il trattamento del glaucoma, seguiti da DSAEK. L’approccio in due stadi sequenziali implica un maggior tasso di inconvenienti, aumento del tempo operatorio, dei rischi e delle spese rispetto ad un singolo intervento, nonostante prolunghi i tempi di ripresa della visione. L’approccio combinato di DSAEK e una chirurgia non penetrante per il glaucoma, come la DS, potrebbe migliorare la sopravvivenza dell’innesto, minimizzando le possibilità di avere una IOP estremamente elevata o bassa, una camera anteriore ridotta o appiattita, infiammazioni e perdita di cellule endoteliali. La decisione di eseguire DSAEK e DS in associazione è stata dettata prima di tutto dalla necessità di ottenere rapidamente un miglioramento dell’acuità visiva e la normalizzazione della IOP. Conclusioni L’associazione di DSAEK e DS è stata longitudinalmente associata ad una buona sopravvivenza dell’impianto corneale e del controllo della IOP, con scarso numero di complicanze. Questi dati ci suggeriscono che questo approccio chirurgico è una valida opzione per pazienti affetti da glaucoma associato a scompenso dell’endotelio corneale.
ITA
Purpose The aim of this study was to evaluate the surgical combination of Descemet stripping automated endothelial keratoplasty (DSAEK) and deep sclerectomy (DS) for the management of concomitant corneal endothelial decompensation and uncontrolled glaucoma. Methods This retrospective, longitudinal, monocentric, case series noncomparative study included 9 eyes of 6 consecutive patients with coexistence of corneal edema and medically uncompensated glaucoma; these patients underwent combined DSAEK and DS with mitomycin C and an absorbable collagen implant, treated from January 2011 to January 2013 at the Santa Croce e Carle Hospital in Cuneo, Italy. Corneal graft clarity, endothelial cell density, visual acuity, intraocular pressure (IOP), and identification of complications were assessed over a 2-year retrospective follow-up. Results All eyes obtained graft clarity throughout the follow-up and showed improved vision and good IOP control without hypotensive therapy. The mean visual acuity improvement was 154% and 372% and IOP decrease was 51.1% and 46.4%, respectively. Two anterior segment complications occurred in 2 (22%) patients’ eyes: a graft dislocation and a modest IOP elevation, treated successfully. Discussion The coexistence of corneal endothelial disease and glaucoma is a complex clinical situation. Medical therapy may compensate for an IOP, but many patients will eventually require surgical treatment. Similarly, severe corneal endothelial decompensation needs corneal surgery. However, there is no consensus about the ideal sequence of surgeries to enhance IOP control and corneal graft survival. The management of this situation represents a challenge, where the correct timing and sequence of the surgical procedures is an important problem. Theoretically, there are 3 possible alternatives: 1. glaucoma surgery followed by corneal surgery 2. corneal surgery followed by glaucoma surgery 3. combined cornea and glaucoma surgery To date, the most frequently used approach consists of performing trabeculectomy or glaucoma drainage devices followed by DSAEK. The treatment approach in two sequential stages globally implies greater inconveniences, in treatment time, risks, and expenses, than a single intervention, even lengthening the visual recovery time. In this regard, the combined approach of DSAEK with a non-penetrating glaucoma surgery, such as DS, might improve graft survival, minimizing the chance of extremely low or high IOPs, shallow or flat anterior chambers, intraocular inflammation and ultimately endothelial cell loss. The decision to perform a combined DSAEK and DS was primarily dictated by the need of fast visual acuity (VA) improvement and IOP normalization. Conclusions Combined DSAEK and DS was longitudinally associated with good corneal graft survival and IOP control, with few complications. These findings suggest that this surgical approach is a viable option for patients with coexisting glaucoma and corneal endothelial dysfunction.
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