Background: The use of total hip replacement has seen a constant development over the years, however, prosthetic dislocation remains one of its most important complications. For this reason the development of the double mobility hip prosthesis was designed to reduce the incidence of this type of event. Objectives: Compare the rate of dislocation in patients undergoing standard PTA implantation with that in patients for whom a dual-mobility implant was used. Patients and methods: All patients with at least 70 years of age undergoing PTA implantation with posterolateral access between the month of January 2012 and the month of December 2017 at the AOU San Luigi Gonzaga in Orbassano were included in the study. The following data were collected: type of prosthesis, diameter of the cup, material of the prosthetic insert, possible presence of the antilussation shoulder, model and size of the stem, material and diameter of the femoral prosthetic head and size of the neck. The patients were then divided into two groups: standard PTA and dual mobility PTA. Data processing was carried out by inserting the same in the Excel database prepared with the use of descriptive statistical analysis. All the patients were then contacted by phone to find out if they had ever undergone a dislocation of the implant; subsequently the relative pelvic radiographs in anteroposterior projection were evaluated in order to quantify the inclination values of the prosthetic cup, degree of lower limb discrepancy and global hip offset: radiological risk factors of prosthetic hip dislocation. Results: The study sample was 348 patients (303 standard PTAs, 45 double mobility PTAs). The average age was 86 (SD = 5). At a median follow-up of 3 years (SD = 1.6), 11 patients underwent luxation (3.20% of the total). In the dual mobility PTA group no patient has suffered this complication. The frequency of dislocation in the two groups was 3.76% in the standard PTA group and 0% in the dual-mobility PTA group (p = 0.37). The analysis of the correlation between radiological risk factors and dislocation has instead reported a p value of 0.35. Conclusions: The reduced rate of dislocation of double-mobility prostheses in our study is in line with the literature and supports its use in hip surgery in patients considered to be at high risk of prosthetic dislocation.
Background: Il ricorso all'intervento di protesi totale d'anca ha visto un costante sviluppo nel corso degli anni, tuttavia la lussazione protesica rimane una delle sue più importanti complicanze. Per tal motivo lo sviluppo della protesi d'anca a doppia mobilità è stato concepito per ridurre l'incidenza di questo tipo di eventi. Obiettivi: Confrontare il tasso di lussazione in pazienti sottoposti a impianto di PTA standard con quello in pazienti per i quali è stato utilizzato un impianto a doppia mobilità. Pazienti e metodi: Sono stati inclusi nello studio tutti i pazienti con almeno 70 anni di età sottoposti ad impianto di PTA con accesso posterolaterale fra il mese di Gennaio 2012 e il mese di Dicembre 2017 presso l'AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano. Sono stati raccolti i seguenti dati: tipo di protesi, diametro del cotile, materiale dell'inserto protesico, eventuale presenza della spalla antilussazione, modello e taglia dello stelo, materiale e diametro della testa protesica femorale e taglia del collo. I pazienti sono quindi stati suddivisi in due gruppi: PTA standard e PTA a doppia mobilità. L'elaborazione dei dati è avvenuta tramite l'inserimento degli stessi nel database Excel predisposto con l'utilizzo dell'analisi statistica descrittiva. Tutti i pazienti sono stati quindi contattati telefonicamente per sapere se fossero mai andati incontro a lussazione dell'impianto; successivamente le relative radiografie di bacino in proiezione anteroposteriore sono state valutate al fine di quantificare i valori di inclinazione del cotile protesico, grado di dismetria degli arti inferiori e offset globale delle anche: fattori di rischio radiologici della lussazione dell'anca protesica. Risultati: Il campione dello studio è risultato di 348 pazienti (303 PTA standard; 45 PTA a doppia mobilità). L'età media è stata di 86 anni (DS=5). Ad un follow-up medio di 3 anni (DS=1,6), 11 pazienti sono andati incontro a lussazione (3,20% del totale). Nel gruppo PTA a doppia mobilità nessun paziente ha subito tale complicanza. La frequenza di lussazione nei due gruppi è risultata del 3,76% nel gruppo PTA standard e 0% nel gruppo PTA a doppia mobilità (p=0,37). L'analisi della correlazione fra i fattori di rischio radiologici e la lussazione ha invece riportato un p value dello 0,35. Conclusioni: Il ridotto tasso di lussazione delle protesi con cotile a doppia mobilità riscontrato nel nostro studio è in linea con la letteratura e avvalora il suo impiego in interventi di chirurgia d'anca in pazienti considerati ad alto rischio di lussazione protesica.
Protesi totale d'anca con cotile a doppia mobilità. Valutazione retrospettiva del tasso di lussazione.
BELLINO, RICCARDO
2017/2018
Abstract
Background: Il ricorso all'intervento di protesi totale d'anca ha visto un costante sviluppo nel corso degli anni, tuttavia la lussazione protesica rimane una delle sue più importanti complicanze. Per tal motivo lo sviluppo della protesi d'anca a doppia mobilità è stato concepito per ridurre l'incidenza di questo tipo di eventi. Obiettivi: Confrontare il tasso di lussazione in pazienti sottoposti a impianto di PTA standard con quello in pazienti per i quali è stato utilizzato un impianto a doppia mobilità. Pazienti e metodi: Sono stati inclusi nello studio tutti i pazienti con almeno 70 anni di età sottoposti ad impianto di PTA con accesso posterolaterale fra il mese di Gennaio 2012 e il mese di Dicembre 2017 presso l'AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano. Sono stati raccolti i seguenti dati: tipo di protesi, diametro del cotile, materiale dell'inserto protesico, eventuale presenza della spalla antilussazione, modello e taglia dello stelo, materiale e diametro della testa protesica femorale e taglia del collo. I pazienti sono quindi stati suddivisi in due gruppi: PTA standard e PTA a doppia mobilità. L'elaborazione dei dati è avvenuta tramite l'inserimento degli stessi nel database Excel predisposto con l'utilizzo dell'analisi statistica descrittiva. Tutti i pazienti sono stati quindi contattati telefonicamente per sapere se fossero mai andati incontro a lussazione dell'impianto; successivamente le relative radiografie di bacino in proiezione anteroposteriore sono state valutate al fine di quantificare i valori di inclinazione del cotile protesico, grado di dismetria degli arti inferiori e offset globale delle anche: fattori di rischio radiologici della lussazione dell'anca protesica. Risultati: Il campione dello studio è risultato di 348 pazienti (303 PTA standard; 45 PTA a doppia mobilità). L'età media è stata di 86 anni (DS=5). Ad un follow-up medio di 3 anni (DS=1,6), 11 pazienti sono andati incontro a lussazione (3,20% del totale). Nel gruppo PTA a doppia mobilità nessun paziente ha subito tale complicanza. La frequenza di lussazione nei due gruppi è risultata del 3,76% nel gruppo PTA standard e 0% nel gruppo PTA a doppia mobilità (p=0,37). L'analisi della correlazione fra i fattori di rischio radiologici e la lussazione ha invece riportato un p value dello 0,35. Conclusioni: Il ridotto tasso di lussazione delle protesi con cotile a doppia mobilità riscontrato nel nostro studio è in linea con la letteratura e avvalora il suo impiego in interventi di chirurgia d'anca in pazienti considerati ad alto rischio di lussazione protesica.File | Dimensione | Formato | |
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