INTRODUCTION: The leg-length discrepancy (LLD), from English literature, whether or not linked to a pathological process, is one of the most frequent musculoskeletal conditions encountered in clinical practice. Literature shows a prevalence ranging from 20% to 90% of the population examined (depending on the cut-off used on population). The difference in length is often associated with gait abnormalities and can lead to degenerative arthrosis of the joints of the lower limbs (hip and knee) and of the lumbar spine. The age-standardized prevalence of symptomatic radiographic osteoarthritis (OA) in large populations ranges from 1% to 10% (reaching in some studies 45%, in Italy it stands at 1.6&). Hip-OA is a condition with few significant modifiable risk factors, and the current possibilities for non-surgical treatment have moderate / low efficacy. OBJECTIVE: Studies suggest that persons with a LLD of > 2 cm have an increased risk of developing knee OA in the shorter leg. This study was undertaken to examine whether the LLD is also correlated with the hip-OA. METHODS: 1232 lower limb telemeters were selected, from the archive of the CTO hospital unit in Turin. We took measurements of lower limbs (including axes and pelvic obliquity). Two measurements for the femur were analyzed (Large trochantere- femoral distal intercondylar fossa, Center of rotation of the femoral head-femoral distal intercondylar fossa), one for the tibia (proximal tibial intercondylar fossa - tibio-tarsic articulation center), the femoral off-set and wings length (pelvis rotation). The respective axes of the lower limbs (mechanical, anatomical), the angle Q, the obliquity of the pelvis and the shaft neck angle were also analyzed. The hip-OA was evaluated by Toennis classification, while for the OA of the knee the Kellgren & Lawrence classification was used. RESULTS: We collected 1232 patients. We divided them in 3 subcategories: prosthesized patients (TKR, THR), shortening devices, without any of the previous ones. Third group showed that LLD>1cm leads to increasing risk of omolateral hip-OA (Pr=0,016 right, Pr=0,049 left) without any omo- controlateral axis modifications. Hypermetria of a limb is significantly correlated with pelvis alteration (Pr <0,00001), with relative elevation of the femoral head but does not shows any significant alteration of the axes. CONCLUSIONS: Our results suggest that legs that are at least 1 cm shorter than the controlateral leg are at increased risk of hip OA.

INTRODUZIONE: L'eterometria degli arti inferiori, o Leg-Length Discrepancy (LLD), dalla letteratura inglese, collegata o meno ad un processo patologico, è una delle condizioni muscoloscheletriche che si incontrano più frequentemente nella pratica clinica. La letteratura mostra una prevalenza che varia dal 20% al 90% della popolazione presa in esame (a seconda del cut-off utilizzato e della popolazione). La differenza di lunghezza è comunemente associata ad anomalie dell'andatura e può portare ad artrosi degenerativa delle articolazioni degli arti inferiori (anca e ginocchio) e della colonna lombare. La prevalenza standardizzata per età di osteoartrosi (OA) radiografica sintomatica dell'anca in grandi popolazioni varia dal 1% al 10% (raggiungendo in alcuni studi il 45%, in Italia si attesta sul 1,6%). LOA dellanca è una malattia con pochi significativi fattori di rischio modificabili, e le attuali possibilità di trattamento non chirurgico hanno moderata/scarsa efficacia OBIETTIVO: Gli studi suggeriscono che le persone con una LLD >2cm hanno un maggior rischio di sviluppare OA del ginocchio sull'arto omolaterale. Questo studio è stato intrapreso per esaminare se la LLD è anche correlata con OA dellanca. METODI: Sono state selezionate 1232 telemetrie degli arti inferiori, dall'archivio del presidio ospedaliero CTO di Torino, e sono state prese delle misure degli arti inferiori (compresi assi e obliquità bacino). Sono state analizzate due misurazioni per il femore (Grande trocantere-fossa intercondiloidea femore distale, Centro di rotazione della testa femorale-fossa intercondiloidea femore distale), una per la tibia (fossa intercondiloidea tibia prossimale-centro articolazione tibio-tarsica), loff-set femorale e la lunghezza delle ali (rotazione bacino). Sono stati analizzati anche i rispettivi assi degli arti inferiori (meccanico, anatomico), langolo Q (differenza tra asse meccanico e asse anatomico), lobliquità del bacino e langolo cervico-diafisario. LOA dellanca è stata valutata tramite classificazione di Toennis, mentre per lOA del ginocchio è stata utilizzata quella di Kellgren & Lawrence. RISULTATI: Il campione analizzato è composto da 1232 pazienti, suddivisi in tre sottogruppi: protesizzati (PTA, PTG), con mezzi di sintesi e senza mds o protesi. Analizzando il terzo gruppo è emerso che una LLD>1cm porta ad avere un crescente rischio di sviluppo di OA dellanca omolaterale (Pr=0,016 destra, Pr= 0,049 sinistra, tramite Test Chi2) senza alcuna modifica degli assi omo- e controlaterali (meccanico, anatomico). Lipermetria di un arto è significativamente correlata con modifiche della obliquità della pelvi (Pr T-test <<0,00001), e relativo sopraslivellamento del tetto acetabolare omolaterale ma non mostra modifiche significative degli assi meccanici e anatomici degli arti inferiori. CONCLUSIONI: I nostri risultati suggeriscono che, come con lOA del ginocchio, larto ipometrico di almeno 1cm ha un rischio maggiore di sviluppare OA dellanca.

Telemetrie arti inferiori: analisi preliminare di un campione di 1223 pazienti.​

SCANDURRA, ANDREA
2018/2019

Abstract

INTRODUZIONE: L'eterometria degli arti inferiori, o Leg-Length Discrepancy (LLD), dalla letteratura inglese, collegata o meno ad un processo patologico, è una delle condizioni muscoloscheletriche che si incontrano più frequentemente nella pratica clinica. La letteratura mostra una prevalenza che varia dal 20% al 90% della popolazione presa in esame (a seconda del cut-off utilizzato e della popolazione). La differenza di lunghezza è comunemente associata ad anomalie dell'andatura e può portare ad artrosi degenerativa delle articolazioni degli arti inferiori (anca e ginocchio) e della colonna lombare. La prevalenza standardizzata per età di osteoartrosi (OA) radiografica sintomatica dell'anca in grandi popolazioni varia dal 1% al 10% (raggiungendo in alcuni studi il 45%, in Italia si attesta sul 1,6%). LOA dellanca è una malattia con pochi significativi fattori di rischio modificabili, e le attuali possibilità di trattamento non chirurgico hanno moderata/scarsa efficacia OBIETTIVO: Gli studi suggeriscono che le persone con una LLD >2cm hanno un maggior rischio di sviluppare OA del ginocchio sull'arto omolaterale. Questo studio è stato intrapreso per esaminare se la LLD è anche correlata con OA dellanca. METODI: Sono state selezionate 1232 telemetrie degli arti inferiori, dall'archivio del presidio ospedaliero CTO di Torino, e sono state prese delle misure degli arti inferiori (compresi assi e obliquità bacino). Sono state analizzate due misurazioni per il femore (Grande trocantere-fossa intercondiloidea femore distale, Centro di rotazione della testa femorale-fossa intercondiloidea femore distale), una per la tibia (fossa intercondiloidea tibia prossimale-centro articolazione tibio-tarsica), loff-set femorale e la lunghezza delle ali (rotazione bacino). Sono stati analizzati anche i rispettivi assi degli arti inferiori (meccanico, anatomico), langolo Q (differenza tra asse meccanico e asse anatomico), lobliquità del bacino e langolo cervico-diafisario. LOA dellanca è stata valutata tramite classificazione di Toennis, mentre per lOA del ginocchio è stata utilizzata quella di Kellgren & Lawrence. RISULTATI: Il campione analizzato è composto da 1232 pazienti, suddivisi in tre sottogruppi: protesizzati (PTA, PTG), con mezzi di sintesi e senza mds o protesi. Analizzando il terzo gruppo è emerso che una LLD>1cm porta ad avere un crescente rischio di sviluppo di OA dellanca omolaterale (Pr=0,016 destra, Pr= 0,049 sinistra, tramite Test Chi2) senza alcuna modifica degli assi omo- e controlaterali (meccanico, anatomico). Lipermetria di un arto è significativamente correlata con modifiche della obliquità della pelvi (Pr T-test <<0,00001), e relativo sopraslivellamento del tetto acetabolare omolaterale ma non mostra modifiche significative degli assi meccanici e anatomici degli arti inferiori. CONCLUSIONI: I nostri risultati suggeriscono che, come con lOA del ginocchio, larto ipometrico di almeno 1cm ha un rischio maggiore di sviluppare OA dellanca.
ITA
INTRODUCTION: The leg-length discrepancy (LLD), from English literature, whether or not linked to a pathological process, is one of the most frequent musculoskeletal conditions encountered in clinical practice. Literature shows a prevalence ranging from 20% to 90% of the population examined (depending on the cut-off used on population). The difference in length is often associated with gait abnormalities and can lead to degenerative arthrosis of the joints of the lower limbs (hip and knee) and of the lumbar spine. The age-standardized prevalence of symptomatic radiographic osteoarthritis (OA) in large populations ranges from 1% to 10% (reaching in some studies 45%, in Italy it stands at 1.6&). Hip-OA is a condition with few significant modifiable risk factors, and the current possibilities for non-surgical treatment have moderate / low efficacy. OBJECTIVE: Studies suggest that persons with a LLD of > 2 cm have an increased risk of developing knee OA in the shorter leg. This study was undertaken to examine whether the LLD is also correlated with the hip-OA. METHODS: 1232 lower limb telemeters were selected, from the archive of the CTO hospital unit in Turin. We took measurements of lower limbs (including axes and pelvic obliquity). Two measurements for the femur were analyzed (Large trochantere- femoral distal intercondylar fossa, Center of rotation of the femoral head-femoral distal intercondylar fossa), one for the tibia (proximal tibial intercondylar fossa - tibio-tarsic articulation center), the femoral off-set and wings length (pelvis rotation). The respective axes of the lower limbs (mechanical, anatomical), the angle Q, the obliquity of the pelvis and the shaft neck angle were also analyzed. The hip-OA was evaluated by Toennis classification, while for the OA of the knee the Kellgren & Lawrence classification was used. RESULTS: We collected 1232 patients. We divided them in 3 subcategories: prosthesized patients (TKR, THR), shortening devices, without any of the previous ones. Third group showed that LLD>1cm leads to increasing risk of omolateral hip-OA (Pr=0,016 right, Pr=0,049 left) without any omo- controlateral axis modifications. Hypermetria of a limb is significantly correlated with pelvis alteration (Pr <0,00001), with relative elevation of the femoral head but does not shows any significant alteration of the axes. CONCLUSIONS: Our results suggest that legs that are at least 1 cm shorter than the controlateral leg are at increased risk of hip OA.
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