La segregazione razziale negli Stati Uniti d'America: una questione ancora aperta

The purpose of this thesis is to illustrate the racial segregation evolution in the United States of America, from the slave trade to our days and to Trump's administration. The principal aim has especially been the identification of the factors behind discriminations, and the evaluation of the law's contribution in the contest of the struggle against racial segregation. In the specific, the first chapter deals with themes concerning slaves' treatment in the American society, the rights' conquests obtained after the Secession's War thanks to XIII, XIV and XV amendments and to Civil Rights Act of 1866 and of 1875, underling however that the reinforcement of these rights will be effective only one century later. In the second chapter, the sentence Plessy v. Ferguson of 1896 and ¿separate but equal¿ 's theory elaborated in this occasion by the Supreme Court are presented. These opened the way to Jim Crow System and to racial separations between whites and blacks. Within this sentence and Brown v. Board of Education of 1954, the Supreme Court pronounced a series of sentences concerning charges of oppressions and discriminations to which Afro-American had been subjected, bringing to a gradual desegregation of facilities, even if it doesn't concern the constitutionality of the theory ¿separate but equal¿. The theory has been declared contrary to the XIV amendment and to the Equal Protection Clause only in the case Brown, as it is examined in the third chapter. In addition, this section treats the tensions and debates of the society of this age and the struggles of first movements for civil rights, along with the Supreme Court's jurisprudence task to eliminate discriminations and to fulfill Brown's statement, and the legislation contribution in this sense, thanks to Civil Rights Act of 1957 and 1964, and Voting Rights Act of 1965. In the fourth chapter the ¿affirmative action¿ and ¿reverse discrimination¿ systems are analyzed in relation to education and employment, and a number of rulings related to the constitutionality of this ¿compensating¿ system are studied, with a focus to connected debates. The fifth chapter has outlined the main characters of Obama's and Trump's presidencies, comparing them and underlying advantages and limitations, trying to outline the internal differences as well as the influence of government programs and reforms on the society, along with the consequent response. With respect to the objectives, this paper establishes that, in respect of first issue, the factors behind discrimination are fear of the other and racism; in respect of the second issue, it is revealed how the law is a useful tool, yet still not sufficient to lead to equality for now.

Questa tesi si propone di illustrare l'evoluzione della segregazione razziale negli Stati Uniti d'America, a partire dalle tratte degli schiavi fino ai giorni nostri e all'amministrazione Trump. Gli obiettivi di questa sono stati principalmente l'individuazione dei fattori alla base delle discriminazioni, e la valutazione dell'apporto del diritto nella lotta alla segregazione razziale. In particolare, nel primo capitolo sono state affrontate le tematiche relative al trattamento degli schiavi all'interno della società americana, le conquiste di diritti ottenute dopo la Guerra di Secessione grazie al XIII, XIV e XV emendamento e ai Civil Rights Act del 1866 e del 1875, andando comunque a sottolineare che l'implementazione di questi sarebbe avvenuta solo un secolo più tardi. Nel secondo capitolo è stata presentata la sentenza Plessy v. Ferguson del 1896 e la teoria del ¿separate but equal¿ elaborata dalla Corte Suprema in questa occasione, che aprì la strada al Jim Crow System e alle separazioni razziali tra bianchi e neri. Tra questa sentenza e la Brown v. Board of Education del 1954 la Corte Suprema si pronunciò in una serie di sentenze relative alle denunce di soprusi e discriminazioni subiti dagli afroamericani, portando a una graduale desegregazione dei servizi, pur non andando mai a toccare la costituzionalità della teoria del ¿separate but equal¿; quest'ultima venne dichiarata contraria al XIV emendamento e all'Equal Protection Clause solo nel caso Brown, come si è approfondito nel terzo capitolo. Inoltre, sono state affrontate in questa sede le tensioni e i dibattiti della società dell'epoca e le lotte dei primi movimenti per i diritti civili. E' anche stato analizzato l'impegno giurisprudenziale della Corte Suprema nel far venir meno le discriminazioni e nel portare a effetto quanto affermato dalla Brown, e l'apporto della legislazione in tal senso, con i Civil Rights Act del 1957 e del 1964, e il Voting Rights Act del 1965. Nel quarto capitolo è stato affrontato il sistema delle ¿affirmative action¿ e delle ¿reverse discrimination¿ nel mondo scolastico e dell'impiego, ed è stata studiata una serie di sentenze relative alla costituzionalità di questo sistema ¿risarcitorio¿, con un focus relativo ai dibattiti ad esso connessi. Il quinto capitolo ha delineato infine i caratteri salienti delle presidenze Obama e Trump, ponendole a confronto e rilevandone punti di forza e difetti, cercando di tratteggiare le differenze interne e l'influsso delle linee di governo e delle riforme sulla società, con la conseguente risposta di questa a esse. Per quanto attiene agli obiettivi, si è visto come, in relazione alla prima questione, i fattori alla base della discriminazione siano in particolare la paura dell'altro e il razzismo; in ordine al secondo, si è rilevato come il diritto sia stato uno strumento utile, ma per ora non ancora sufficiente a portare l'eguaglianza.