I cittadini di domani sono, quotidianamente, tempestati da una miriade di informazioni provenienti dai media, dai giornali, dalle esperienze quotidiane. Ruolo della scuola è quello di sviluppare negli studenti il pensiero critico necessario a selezionare tali informazioni e saperle analizzare. Tra i temi maggiormente veicolati vi è quello della migrazione. Dal focus costante sull'aspetto emergenziale della migrazione, sulle conseguenze negative che sono state allo stesso attribuite, sono nati stereotipi e pregiudizi a riguardo, a loro volta alimentati dal dialogo tra le persone e dalle loro riflessioni impregnate di ignoranza e misconoscenze. Come è noto, i bambini non rimangono immuni da stereotipi, pregiudizi e concezioni errate. Una conoscenza errata o minima del fenomeno, presuppone l'esistenza di pensieri negativi inadeguati, che veicolano, di conseguenza, atteggiamenti errati ed inadatti, inibendo quelli positivi. Questa tesi è nata dalla consapevolezza che sia necessario, data la realtà odierna, un nuovo tipo di educazione a scuola, a partire dalla scuola primaria: l'educazione alle migrazioni. Con questa voce, ci si riferisce ad un approccio didattico ¿ educativo, che mostri il fenomeno migratorio in quanto realtà odierna che coinvolge tutta la popolazione mondiale. Le migrazioni internazionali sono causa e conseguenza del fenomeno della globalizzazione, e quindi della nascita di una società globale. L' educazione alle migrazioni si colloca, quindi, all'interno di un'educazione più ampia, l'educazione alla cittadinanza globale. La scuola italiana ha scelto di perseguire tali obiettivi utilizzando l'approccio educativo interculturale. Ossia, un metodo che favorisca l'incontro e lo scambio tra diverse culture che convivono in una stessa società e, in particolare, tra le famiglie e il contesto scolastico. In linea con tali principi, è stata progettata una ricerca sperimentale, un quasi ¿ esperimento, allo scopo di verificare l'efficacia di un laboratorio di educazione alle migrazioni in una classe quarta di una scuola primaria di Torino, finalizzato a favorire la riduzione di atteggiamenti e pensieri oppositivi verso i migranti e la promozione di empatia, solidarietà, condotte solidali e prosociali. Per dare coerenza e significatività alla proposta didattica ideata, sono stati studiati alcuni progetti didattici di educazione interculturale, ideati e, successivamente, attuati nelle scuole. Il laboratorio si è concluso con la costruzione di un libro digitale interattivo, come prodotto finale di classe, in collaborazione con il progetto Clickè. È stato progettato un piano di esperimento a due gruppi a cui sono stati somministrati, all'inizio e al termine del laboratorio, gli strumenti di misura delle variabili coerentemente costruiti. Gli strumenti hanno rilevato dati quantitativi che sono stati analizzati mediante elaborazioni statistiche. Precisamente, sono state calcolate le medie dei livelli di partenza e dei livelli finali, per ogni variabile, dei due gruppi (gruppo sperimentale e gruppo di controllo). I punteggi ottenuti sono stati confrontati ed è stato calcolato il miglioramento dei due gruppi. Per verificare l'efficacia del laboratorio svolto e confermare le ipotesi di ricerca, gli esiti finali sono stati confrontati con il test statistico del t di Student. In aggiunta, non mancano riflessioni e considerazioni sui processi e i prodotti dell'intervento da un punto di vista qualitativo. In generale, si può affermare di ave

EDUCARE ALLA CITTADINANZA GLOBALE. UN LABORATORIO SULLA MIGRAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA

DI MONDA, FEDERICA
2016/2017

Abstract

I cittadini di domani sono, quotidianamente, tempestati da una miriade di informazioni provenienti dai media, dai giornali, dalle esperienze quotidiane. Ruolo della scuola è quello di sviluppare negli studenti il pensiero critico necessario a selezionare tali informazioni e saperle analizzare. Tra i temi maggiormente veicolati vi è quello della migrazione. Dal focus costante sull'aspetto emergenziale della migrazione, sulle conseguenze negative che sono state allo stesso attribuite, sono nati stereotipi e pregiudizi a riguardo, a loro volta alimentati dal dialogo tra le persone e dalle loro riflessioni impregnate di ignoranza e misconoscenze. Come è noto, i bambini non rimangono immuni da stereotipi, pregiudizi e concezioni errate. Una conoscenza errata o minima del fenomeno, presuppone l'esistenza di pensieri negativi inadeguati, che veicolano, di conseguenza, atteggiamenti errati ed inadatti, inibendo quelli positivi. Questa tesi è nata dalla consapevolezza che sia necessario, data la realtà odierna, un nuovo tipo di educazione a scuola, a partire dalla scuola primaria: l'educazione alle migrazioni. Con questa voce, ci si riferisce ad un approccio didattico ¿ educativo, che mostri il fenomeno migratorio in quanto realtà odierna che coinvolge tutta la popolazione mondiale. Le migrazioni internazionali sono causa e conseguenza del fenomeno della globalizzazione, e quindi della nascita di una società globale. L' educazione alle migrazioni si colloca, quindi, all'interno di un'educazione più ampia, l'educazione alla cittadinanza globale. La scuola italiana ha scelto di perseguire tali obiettivi utilizzando l'approccio educativo interculturale. Ossia, un metodo che favorisca l'incontro e lo scambio tra diverse culture che convivono in una stessa società e, in particolare, tra le famiglie e il contesto scolastico. In linea con tali principi, è stata progettata una ricerca sperimentale, un quasi ¿ esperimento, allo scopo di verificare l'efficacia di un laboratorio di educazione alle migrazioni in una classe quarta di una scuola primaria di Torino, finalizzato a favorire la riduzione di atteggiamenti e pensieri oppositivi verso i migranti e la promozione di empatia, solidarietà, condotte solidali e prosociali. Per dare coerenza e significatività alla proposta didattica ideata, sono stati studiati alcuni progetti didattici di educazione interculturale, ideati e, successivamente, attuati nelle scuole. Il laboratorio si è concluso con la costruzione di un libro digitale interattivo, come prodotto finale di classe, in collaborazione con il progetto Clickè. È stato progettato un piano di esperimento a due gruppi a cui sono stati somministrati, all'inizio e al termine del laboratorio, gli strumenti di misura delle variabili coerentemente costruiti. Gli strumenti hanno rilevato dati quantitativi che sono stati analizzati mediante elaborazioni statistiche. Precisamente, sono state calcolate le medie dei livelli di partenza e dei livelli finali, per ogni variabile, dei due gruppi (gruppo sperimentale e gruppo di controllo). I punteggi ottenuti sono stati confrontati ed è stato calcolato il miglioramento dei due gruppi. Per verificare l'efficacia del laboratorio svolto e confermare le ipotesi di ricerca, gli esiti finali sono stati confrontati con il test statistico del t di Student. In aggiunta, non mancano riflessioni e considerazioni sui processi e i prodotti dell'intervento da un punto di vista qualitativo. In generale, si può affermare di ave
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