La caduta dei capelli è un fenomeno fisiologico che caratterizza il normale ciclo vitale del capello a livello del follicolo pilifero. Tuttavia, in alcune condizioni, l’entità dell’effluvium aumenta notevolmente determinando la comparsa di manifestazioni di alopecia più o meno severe. Quantificare il fenomeno risulta spesso difficoltoso per via dei numerosi fattori coinvolti, come l’età, la stagionalità, la frequenza nel lavaggio. Per tali motivi, non esiste un metodo standardizzato per determinare l’ammontare di capelli persi, ma si possono seguire diverse procedure, tra cui: a) daily hair count, ovvero la conta di capelli caduti giornalmente; b) hair wash test, che corrisponde al calcolo dei capelli persi a seguito di un lavaggio; c) hair pull test o test alla trazione e il TrichoScan, solitamente impiegati in associazione [1]. L’alopecia androgenetica e la female pattern hair loss (FPHL) rappresentano la causa più comune di perdita di capelli maschile e femminile, rispettivamente. Le donne, durante il corso della loro vita, possono più facilmente andare incontro a episodi di alopecia da trazione e/o a una diagnosi di telogen effluvium. Quest’ultima condizione, a seconda che la sua durata sia inferiore o superiore a sei mesi, viene definita telogen effluvium acuto o cronico. Lo stress e le carenze nutrizionali sono spesso correlati all’insorgere dell’effluvium e si riscontrano anche nelle altre forme di alopecia [1]. Di conseguenza, un’indagine più approfondita sul ruolo dei macro- e dei micronutrienti sull’attività del follicolo pilifero è l’idea alla base di questo elaborato. Primariamente, è stato valutato il ruolo di lipidi, glicidi, proteine, vitamine e minerali sul ciclo di vita del capello; in secondo luogo, si è presa in considerazione l’azione di alcuni attivi di provenienza vegetale, come la caffeina, l’olio di semi di zucca e l’olio essenziale di rosmarino, i quali hanno mostrato capacità nel rallentare la caduta dei capelli. Sostanze ad azione anticaduta meno conosciute, ma ugualmente promettenti, sono la melatonina e la spermidina.La presenza dei sopracitati attivi è stata poi ricercata nella composizione di alcuni integratori alimentari e in cosmetici che vantano l’azione anticaduta, allo scopo di verificare l’attendibilità dei claims riportati in etichetta. Attraverso la revisione sistematica della letteratura scientifica di settore, si è riscontrato come le carenze di ferro e di vitamina D siano correlate alla FPHL e al telogen effluvium. Inoltre, più autori hanno riferito il ruolo, nel contrastare la caduta dei capelli, esercitato da sostanze ad azione antiossidante, come vitamina C, vitamina E, caffeina e anche ad opera dell’olio essenziale di rosmarino [2]. La biotina, contrariamente alle aspettative derivanti dal diffuso impiego negli integratori alimentari, non ha invece dimostrato alcun beneficio se assunta come supplemento, in assenza di una comprovata carenza nutrizionale [2,3]. Il trattamento della calvizie prevede, oltre all’assunzione di farmaci nei casi più gravi, l’impiego di integratori alimentari e l’applicazione per via topica di shampoo, fiale e lozioni ad azione anticaduta. Il consiglio è di utilizzare in combinazione entrambe le tipologie di prodotti per beneficiare di un effetto sinergico. In generale, i prodotti acquistabili online o attraverso i canali della GDO offrono risultati meno soddisfacenti rispetto a quelli reperibili in farmacia.

CALVIZIE: RUOLO DI MACRO- E MICRONUTRIENTI SULL’ATTIVITÀ DEL FOLLICOLO PILIFERO E TRATTAMENTI ALTERNATIVI ANTICADUTA

BETEMPS, NOEMI
2022/2023

Abstract

La caduta dei capelli è un fenomeno fisiologico che caratterizza il normale ciclo vitale del capello a livello del follicolo pilifero. Tuttavia, in alcune condizioni, l’entità dell’effluvium aumenta notevolmente determinando la comparsa di manifestazioni di alopecia più o meno severe. Quantificare il fenomeno risulta spesso difficoltoso per via dei numerosi fattori coinvolti, come l’età, la stagionalità, la frequenza nel lavaggio. Per tali motivi, non esiste un metodo standardizzato per determinare l’ammontare di capelli persi, ma si possono seguire diverse procedure, tra cui: a) daily hair count, ovvero la conta di capelli caduti giornalmente; b) hair wash test, che corrisponde al calcolo dei capelli persi a seguito di un lavaggio; c) hair pull test o test alla trazione e il TrichoScan, solitamente impiegati in associazione [1]. L’alopecia androgenetica e la female pattern hair loss (FPHL) rappresentano la causa più comune di perdita di capelli maschile e femminile, rispettivamente. Le donne, durante il corso della loro vita, possono più facilmente andare incontro a episodi di alopecia da trazione e/o a una diagnosi di telogen effluvium. Quest’ultima condizione, a seconda che la sua durata sia inferiore o superiore a sei mesi, viene definita telogen effluvium acuto o cronico. Lo stress e le carenze nutrizionali sono spesso correlati all’insorgere dell’effluvium e si riscontrano anche nelle altre forme di alopecia [1]. Di conseguenza, un’indagine più approfondita sul ruolo dei macro- e dei micronutrienti sull’attività del follicolo pilifero è l’idea alla base di questo elaborato. Primariamente, è stato valutato il ruolo di lipidi, glicidi, proteine, vitamine e minerali sul ciclo di vita del capello; in secondo luogo, si è presa in considerazione l’azione di alcuni attivi di provenienza vegetale, come la caffeina, l’olio di semi di zucca e l’olio essenziale di rosmarino, i quali hanno mostrato capacità nel rallentare la caduta dei capelli. Sostanze ad azione anticaduta meno conosciute, ma ugualmente promettenti, sono la melatonina e la spermidina.La presenza dei sopracitati attivi è stata poi ricercata nella composizione di alcuni integratori alimentari e in cosmetici che vantano l’azione anticaduta, allo scopo di verificare l’attendibilità dei claims riportati in etichetta. Attraverso la revisione sistematica della letteratura scientifica di settore, si è riscontrato come le carenze di ferro e di vitamina D siano correlate alla FPHL e al telogen effluvium. Inoltre, più autori hanno riferito il ruolo, nel contrastare la caduta dei capelli, esercitato da sostanze ad azione antiossidante, come vitamina C, vitamina E, caffeina e anche ad opera dell’olio essenziale di rosmarino [2]. La biotina, contrariamente alle aspettative derivanti dal diffuso impiego negli integratori alimentari, non ha invece dimostrato alcun beneficio se assunta come supplemento, in assenza di una comprovata carenza nutrizionale [2,3]. Il trattamento della calvizie prevede, oltre all’assunzione di farmaci nei casi più gravi, l’impiego di integratori alimentari e l’applicazione per via topica di shampoo, fiale e lozioni ad azione anticaduta. Il consiglio è di utilizzare in combinazione entrambe le tipologie di prodotti per beneficiare di un effetto sinergico. In generale, i prodotti acquistabili online o attraverso i canali della GDO offrono risultati meno soddisfacenti rispetto a quelli reperibili in farmacia.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
897964_tesibetempsnoemi.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 15.33 MB
Formato Adobe PDF
15.33 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/39024