Questo studio si concentra sulla sorveglianza della presenza del parassita trematode Fascioloides magna nel Parco Regionale La Mandria, in Italia. Il parassita, è stato introdotto attraverso l'importazione di wapiti dal Nord America nella seconda metà dell’800 e presenta rischi potenziali al di là dei confini del parco. È stato quindi sviluppato un nuovo approccio che coinvolge la raccolta di acqua e suolo, da cui ricavare del DNA ambientale (eDNA), e l'analisi quantitativa della PCR (qPCR). I risultati di questo esperimento mostrano l'efficacia del metodo nel rilevare F. magna e il suo ospite intermedio, Galba truncatula. In particolare lo studio conferma la presenza di F. magna non solo all’interno ma anche al di là dei confini del parco, sottolineando l'applicabilità di questo metodo per identificare potenziali focolai parassitari in regioni a rischio, come l'intero bacino del fiume Po. Questo metodo fornisce informazioni essenziali sulle malattie parassitarie e può essere un ottimo strumento da integrare ai metodi di monitoraggio tradizionali.
Utilizzo dell’eDNA per la sorveglianza ambientale di Fascioloides magna e del suo ospite intermedio Galba truncatula
RUBELE, ELISA
2022/2023
Abstract
Questo studio si concentra sulla sorveglianza della presenza del parassita trematode Fascioloides magna nel Parco Regionale La Mandria, in Italia. Il parassita, è stato introdotto attraverso l'importazione di wapiti dal Nord America nella seconda metà dell’800 e presenta rischi potenziali al di là dei confini del parco. È stato quindi sviluppato un nuovo approccio che coinvolge la raccolta di acqua e suolo, da cui ricavare del DNA ambientale (eDNA), e l'analisi quantitativa della PCR (qPCR). I risultati di questo esperimento mostrano l'efficacia del metodo nel rilevare F. magna e il suo ospite intermedio, Galba truncatula. In particolare lo studio conferma la presenza di F. magna non solo all’interno ma anche al di là dei confini del parco, sottolineando l'applicabilità di questo metodo per identificare potenziali focolai parassitari in regioni a rischio, come l'intero bacino del fiume Po. Questo metodo fornisce informazioni essenziali sulle malattie parassitarie e può essere un ottimo strumento da integrare ai metodi di monitoraggio tradizionali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/39022