How can we experiment good practices that are aligned with the sudden change, in terms of communication, that we are experiencing? Can we argue that audiovisual, multimedia and more generally the world of new media can be our allies and therefore study, analyse and use them in everyday school practice? The world in which we live is permeated by a wide range of media and multimedia tools that significantly shape our daily experience, not only that, the frenetic quantitative and qualitative transformation of the forms and contents of communication has radically changed not only the way we receive information but also the way our pupils learn. In this context, in which, as McLhuan would say, the medium is an extension of our body, it is necessary not only to take note of this but to embark on a total change of perspective; even the 2018 Recommendation of the Council of the European Union on the 8 Key Competences indicates that schools have the task of forming conscious citizens who have in their baggage the skills that are indispensable for their full development in terms of social welfare and fundamental for facing the challenges of the contemporary world. Building on these questions and assumptions, this thesis aims to explore the importance of images, particularly pictograms, and their relationship to narrative. Following in the footsteps of Mitchell and his theory of images and Bruner, according to whom storytelling is not only an act of thought, but also a fundamental tool for the construction of identity and social relations, I carried out my research project in a class of the preschool. It developed through the analysis of a silent book: I highlighted how the absence of verbal text favours the use of images as the main means of communication and how the sequentiality of the illustrations is able to guide the child reader through a visual narrative. Subsequently, trying to overcome the inactivity inherent in books, I created an audiovisual product using moving pictograms as a tool for multimedia narration. This audiovisual thus represents a bridge between the static world of the picture book and the interactivity of digital media, allowing for a more dynamic and engaging communication. This thesis project aims to overcome the notion that Alternative and Augmentative Communication and the use of pictograms are exclusively for people with complex communication needs. Instead, it aims to demonstrate that, when integrated with visual storytelling, pictograms represent a versatile and inclusive pedagogical approach that enriches the learning experience of all learners, facilitating the development of fundamental contemporary skills and stimulating a deeper understanding and appreciation of visual culture.
In che modo possiamo sperimentare good practices che siano allineate al repentino cambiamento, in termini di comunicazione, che stiamo vivendo? Possiamo sostenere che l’audiovisivo, il multimediale e più in generale il mondo dei nuovi media possano essere nostri alleati e quindi studiarli, analizzarli e utilizzarli nella quotidiana pratica scolastica? Il mondo in cui viviamo è permeato da una vasta gamma di mezzi di comunicazione e strumenti multimediali che plasmano in modo significativo la nostra esperienza quotidiana, non solo, la frenetica trasformazione quantitativa e qualitativa delle forme e dei contenuti della comunicazione ha cambiato radicalmente non solo il modo in cui recepiamo le informazioni ma anche il modo in cui i nostri alunni apprendono. In questo contesto, in cui, come direbbe McLhuan, il medium è l’estensione del nostro corpo, è necessario non soltanto prenderne atto ma avviarsi verso un totale cambio di prospettiva; anche la Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea del 2018 in merito alle 8 Competenze chiave indica che la scuola ha il compito di formare cittadini consapevoli che abbiano nel loro bagaglio le competenze indispensabili per il loro pieno sviluppo in termini di benessere sociale e fondamentali per affrontare le sfide del mondo contemporaneo. Questa tesi, partendo da tali interrogativi e presupposti, si propone di esplorare l'importanza delle immagini, in particolare dei pittogrammi e la loro relazione con la narrazione. Seguendo le orme di Mitchell e la sua teoria delle immagini e di Bruner, secondo cui la narrazione non è solo un atto del pensiero, ma anche uno strumento fondamentale per la costruzione dell'identità e delle relazioni sociali, ho svolto il mio progetto di ricerca in una sezione di una scuola dell’infanzia. Esso si è sviluppato attraverso l’analisi di un silent book: ho evidenziato come l'assenza di testo verbale favorisca il ricorso alle immagini come principale mezzo di comunicazione e come la sequenzialità delle illustrazioni sia in grado di guidare il bambino lettore attraverso una narrazione visiva. Successivamente, cercando di superare l’inattività propria dei libri, ho realizzato un prodotto audiovisivo sfruttando i pittogrammi in movimento come strumento per la narrazione multimediale. Questo audiovisivo rappresenta, così, un ponte tra il mondo statico del libro illustrato e l'interattività dei media digitali, consentendo una comunicazione più dinamica e coinvolgente. Questo progetto di tesi si propone di superare la concezione secondo cui la Comunicazione Alternativa e Aumentativa e l’utilizzo dei pittogrammi siano esclusivamente destinati a persone con bisogni comunicativi complessi. Si mira, invece, a dimostrare che, quando integrati con la narrazione visuale, i pittogrammi rappresentano un approccio pedagogico versatile e inclusivo che arricchisce l'esperienza di apprendimento di tutti gli studenti, facilitando lo sviluppo di abilità fondamentali per il mondo contemporaneo e stimolando una comprensione più profonda e un apprezzamento della cultura visuale.
Immagine, narrazione e multimedia: raccontare attraverso i pittogrammi in movimento e la creazione di un audiovisivo.
SGOBBA, ILENIA
2022/2023
Abstract
In che modo possiamo sperimentare good practices che siano allineate al repentino cambiamento, in termini di comunicazione, che stiamo vivendo? Possiamo sostenere che l’audiovisivo, il multimediale e più in generale il mondo dei nuovi media possano essere nostri alleati e quindi studiarli, analizzarli e utilizzarli nella quotidiana pratica scolastica? Il mondo in cui viviamo è permeato da una vasta gamma di mezzi di comunicazione e strumenti multimediali che plasmano in modo significativo la nostra esperienza quotidiana, non solo, la frenetica trasformazione quantitativa e qualitativa delle forme e dei contenuti della comunicazione ha cambiato radicalmente non solo il modo in cui recepiamo le informazioni ma anche il modo in cui i nostri alunni apprendono. In questo contesto, in cui, come direbbe McLhuan, il medium è l’estensione del nostro corpo, è necessario non soltanto prenderne atto ma avviarsi verso un totale cambio di prospettiva; anche la Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea del 2018 in merito alle 8 Competenze chiave indica che la scuola ha il compito di formare cittadini consapevoli che abbiano nel loro bagaglio le competenze indispensabili per il loro pieno sviluppo in termini di benessere sociale e fondamentali per affrontare le sfide del mondo contemporaneo. Questa tesi, partendo da tali interrogativi e presupposti, si propone di esplorare l'importanza delle immagini, in particolare dei pittogrammi e la loro relazione con la narrazione. Seguendo le orme di Mitchell e la sua teoria delle immagini e di Bruner, secondo cui la narrazione non è solo un atto del pensiero, ma anche uno strumento fondamentale per la costruzione dell'identità e delle relazioni sociali, ho svolto il mio progetto di ricerca in una sezione di una scuola dell’infanzia. Esso si è sviluppato attraverso l’analisi di un silent book: ho evidenziato come l'assenza di testo verbale favorisca il ricorso alle immagini come principale mezzo di comunicazione e come la sequenzialità delle illustrazioni sia in grado di guidare il bambino lettore attraverso una narrazione visiva. Successivamente, cercando di superare l’inattività propria dei libri, ho realizzato un prodotto audiovisivo sfruttando i pittogrammi in movimento come strumento per la narrazione multimediale. Questo audiovisivo rappresenta, così, un ponte tra il mondo statico del libro illustrato e l'interattività dei media digitali, consentendo una comunicazione più dinamica e coinvolgente. Questo progetto di tesi si propone di superare la concezione secondo cui la Comunicazione Alternativa e Aumentativa e l’utilizzo dei pittogrammi siano esclusivamente destinati a persone con bisogni comunicativi complessi. Si mira, invece, a dimostrare che, quando integrati con la narrazione visuale, i pittogrammi rappresentano un approccio pedagogico versatile e inclusivo che arricchisce l'esperienza di apprendimento di tutti gli studenti, facilitando lo sviluppo di abilità fondamentali per il mondo contemporaneo e stimolando una comprensione più profonda e un apprezzamento della cultura visuale.File | Dimensione | Formato | |
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