Il mio lavoro di tesi vuole essere uno strumento di riflessione sui diversi approcci esistenti nel contesto educativo per quanto riguarda l'insegnamento della lingua madre per bambini sordi con impianto cocleare nella scuola primaria. Inizialmente vi è un confronto tra le primissime fasi di sviluppo della lingua in soggetti udenti e sordi, all'interno di un contesto di riferimento, costituito dalla teoria linguistica della formazione della lingua di Chomsky. Ho scelto l'approccio generativista, reputandolo il migliore tra tutte le teorie linguistiche per spiegare determinati fenomeni che avvengono in modo automatico nell'acquisizione della lingua da parte degli udenti, ma che non lo sono nello sviluppo dei sordi. Attraverso un breve excursus storico che evidenzia la lunga diatriba tra metodi oralisti e gestuali da adottare nell'insegnamento della lingua ai bambini sordi, ho presentato i principali metodi educativo-riabilitativi e i più recenti approcci, che integrano la modalità verbale con quella visuo-manuale. Grazie alle più recenti tecnologie e i metodi riabilitativi attuati dagli specialisti, infatti, è possibile migliorare la comunicazione di soggetti sordi. Nella seconda parte della tesi ho analizzato la figura dello studente sordo a scuola, in relazione, soprattutto alla letto-scrittura e ai diversi modi per facilitarne l'apprendimento; ma senza dimenticare di esplicitare i diversi ruoli scolastici degli adulti, delineati dalle più recenti norme vigenti. Alla luce di quanto esposto precedentemente, ho riportato, nella terza e ultima parte, le osservazioni condotte su due bambini della medesima età, aventi l'impianto cocleare, in relazione al contesto educativo e ad alcune categorie di errori tipici che ritengo di fondamentale importanza per provare a fornire una risposta alla domanda iniziale, che ha mosso i miei intenti. Ho mostrato, infine, l'unità didattica da me pensata e svolta nelle rispettive classi dei due alunni. In essa, si potranno facilmente ritrovare i concetti fondamentali esplicati nei primi tre capitoli: le buone pratiche da mettere in atto in aula quando è presente un alunno con sordità, l'utilizzo delle nuove tecnologie come incentivo all'ascolto attivo e alla lettura, gli esercizi basati sugli errori tipici dei bambini sordi e le basi della Logogenia.

L'APPRENDIMENTO DELL'ITALIANO DA PARTE DI BAMBINI SORDI CON IMPIANTO COCLEARE NELLA SCUOLA PRIMARIA.

PARIGINI, FEDERICA
2017/2018

Abstract

Il mio lavoro di tesi vuole essere uno strumento di riflessione sui diversi approcci esistenti nel contesto educativo per quanto riguarda l'insegnamento della lingua madre per bambini sordi con impianto cocleare nella scuola primaria. Inizialmente vi è un confronto tra le primissime fasi di sviluppo della lingua in soggetti udenti e sordi, all'interno di un contesto di riferimento, costituito dalla teoria linguistica della formazione della lingua di Chomsky. Ho scelto l'approccio generativista, reputandolo il migliore tra tutte le teorie linguistiche per spiegare determinati fenomeni che avvengono in modo automatico nell'acquisizione della lingua da parte degli udenti, ma che non lo sono nello sviluppo dei sordi. Attraverso un breve excursus storico che evidenzia la lunga diatriba tra metodi oralisti e gestuali da adottare nell'insegnamento della lingua ai bambini sordi, ho presentato i principali metodi educativo-riabilitativi e i più recenti approcci, che integrano la modalità verbale con quella visuo-manuale. Grazie alle più recenti tecnologie e i metodi riabilitativi attuati dagli specialisti, infatti, è possibile migliorare la comunicazione di soggetti sordi. Nella seconda parte della tesi ho analizzato la figura dello studente sordo a scuola, in relazione, soprattutto alla letto-scrittura e ai diversi modi per facilitarne l'apprendimento; ma senza dimenticare di esplicitare i diversi ruoli scolastici degli adulti, delineati dalle più recenti norme vigenti. Alla luce di quanto esposto precedentemente, ho riportato, nella terza e ultima parte, le osservazioni condotte su due bambini della medesima età, aventi l'impianto cocleare, in relazione al contesto educativo e ad alcune categorie di errori tipici che ritengo di fondamentale importanza per provare a fornire una risposta alla domanda iniziale, che ha mosso i miei intenti. Ho mostrato, infine, l'unità didattica da me pensata e svolta nelle rispettive classi dei due alunni. In essa, si potranno facilmente ritrovare i concetti fondamentali esplicati nei primi tre capitoli: le buone pratiche da mettere in atto in aula quando è presente un alunno con sordità, l'utilizzo delle nuove tecnologie come incentivo all'ascolto attivo e alla lettura, gli esercizi basati sugli errori tipici dei bambini sordi e le basi della Logogenia.
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