La tesi ¿appalti e concessioni alla luce degli orientamenti giurisprudenziali della corte di giustizia UE¿ affronta i principali istituti della contrattazione pubblica secondo quanto previsto dalla normativa vigente europea e nazionale, mettendo in evidenza i principi enunciati nelle sentenze della Corte di giustizia a proposito degli elementi caratterizzanti le fattispecie contrattuali e le procedure di gara. Il primo capitolo affronta la definizione di contratto di appalto secondo quanto disposto dalle direttive e poi nel correttivo, facendo chiarezza sulla qualificazione della fattispecie alla luce della sentenza C-606-2017. Ciò per comprendere al meglio la nozione di ¿contratto a titolo oneroso¿ espressa dalla disciplina attuale. Altresì, esaminando i soggetti contraenti, viene osservata la figura di organismo di diritto pubblico e i limiti entro cui un ente può essere definito tale. Viene argomentato il conflitto di interesse le sue manifestazioni. Portando il ragionamento logico contenuto nella motivazione della sentenza C-538/2013, sono state circoscritte le situazioni di mero pericolo e quelle in cui emerge concretamente il conflitto. Dopodiché viene chiarito il concetto di operatore economico per delineare i criteri con i quali devono essere individuati gli enti ammessi e non ammessi alle procedure di gara in virtù di quanto statuito nella sentenza CGUE C-305/2008. Viene poi analizzato l'istituto dell'avvalimento il quale fonda la sua origine proprio nella giurisprudenza della Corte degli anni '90. Un altro tema affrontato è stato quello della tutela ambientalistica nella scelta del contraente in virtù di quanto previsto dalle direttive comunitarie e dalla giurisprudenza europea riguardo all' esigenze ambientali. La trattazione affronta poi la fattispecie contrattuale della concessione amministrativa e delle differenze sostanziali con l'appalto. Porta alla luce il concetto di rischio operativo e dei caratteri distintivi tra la concessione e l'appalto di lavori. La tesi e le ricerche sono state effettuate con l'obiettivo di mettere in rilievo l'orientamento della Corte di giustizia chiamata a decidere e risolvere i problemi di interpretazione delle norme europee e nazionali. Questo lavoro può essere concluso affermando le statuizioni della Corte nel loro complesso ci inducono a pensare che ogni qual volta sorge un problema interpretativo oppure un contrasto, la Corte si chiede quale possa essere l'obiettivo che l'organo legislativo intendeva perseguire o tutelare emanando la norma stessa. Viene così identificato l'assetto dei valori sul quale si fonda la comunità europea e si comprende chiaramente che la tutela è rivolta verso qualcosa di più ampio dell'interesse individuale bensì verso l'interesse generale e collettivo.
Appalti e concessioni alla luce degli orientamenti giurisprudenziali della Corte di giustizia UE
PERESSOTTI, FABIANA
2018/2019
Abstract
La tesi ¿appalti e concessioni alla luce degli orientamenti giurisprudenziali della corte di giustizia UE¿ affronta i principali istituti della contrattazione pubblica secondo quanto previsto dalla normativa vigente europea e nazionale, mettendo in evidenza i principi enunciati nelle sentenze della Corte di giustizia a proposito degli elementi caratterizzanti le fattispecie contrattuali e le procedure di gara. Il primo capitolo affronta la definizione di contratto di appalto secondo quanto disposto dalle direttive e poi nel correttivo, facendo chiarezza sulla qualificazione della fattispecie alla luce della sentenza C-606-2017. Ciò per comprendere al meglio la nozione di ¿contratto a titolo oneroso¿ espressa dalla disciplina attuale. Altresì, esaminando i soggetti contraenti, viene osservata la figura di organismo di diritto pubblico e i limiti entro cui un ente può essere definito tale. Viene argomentato il conflitto di interesse le sue manifestazioni. Portando il ragionamento logico contenuto nella motivazione della sentenza C-538/2013, sono state circoscritte le situazioni di mero pericolo e quelle in cui emerge concretamente il conflitto. Dopodiché viene chiarito il concetto di operatore economico per delineare i criteri con i quali devono essere individuati gli enti ammessi e non ammessi alle procedure di gara in virtù di quanto statuito nella sentenza CGUE C-305/2008. Viene poi analizzato l'istituto dell'avvalimento il quale fonda la sua origine proprio nella giurisprudenza della Corte degli anni '90. Un altro tema affrontato è stato quello della tutela ambientalistica nella scelta del contraente in virtù di quanto previsto dalle direttive comunitarie e dalla giurisprudenza europea riguardo all' esigenze ambientali. La trattazione affronta poi la fattispecie contrattuale della concessione amministrativa e delle differenze sostanziali con l'appalto. Porta alla luce il concetto di rischio operativo e dei caratteri distintivi tra la concessione e l'appalto di lavori. La tesi e le ricerche sono state effettuate con l'obiettivo di mettere in rilievo l'orientamento della Corte di giustizia chiamata a decidere e risolvere i problemi di interpretazione delle norme europee e nazionali. Questo lavoro può essere concluso affermando le statuizioni della Corte nel loro complesso ci inducono a pensare che ogni qual volta sorge un problema interpretativo oppure un contrasto, la Corte si chiede quale possa essere l'obiettivo che l'organo legislativo intendeva perseguire o tutelare emanando la norma stessa. Viene così identificato l'assetto dei valori sul quale si fonda la comunità europea e si comprende chiaramente che la tutela è rivolta verso qualcosa di più ampio dell'interesse individuale bensì verso l'interesse generale e collettivo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/38954