Introduction: Anterior midline skull base meningiomas (AMSBMs) represent a significant challenge for neurosurgeons, and the choice of surgical approach plays a significantly impact in determining long-term clinical and radiological outcomes. Objective: The aim of this study is to compare different surgical approaches in the treatment of anterior midline skull base meningiomas, evaluating various surgical outcomes and the extent of frontal lobe manipulation from a radiological perspective. Methods: We compared the results of five different neurosurgical approaches: pterional, supraorbital, bifrontal, trans-senofrontal, and the extended endoscopic endonasal approach (EEEA). We assessed frontal lobe FLAIR hyperintensity and surgical outcomes at 3 months and 1 year post-surgery. Results: We analyzed data from 48 patients who underwent surgery for AMSBMs based on inclusion and exclusion criteria. EEEA was associated with higher rates of postoperative anosmia but lower rates of newly occurring visual deficits (p=0.036), although outcomes were comparable to other considered approaches at one year. A significant reduction in frontal lobe FLAIR hyperintensity was observed in patients undergoing endoscopic endonasal approaches at both 3 months (p=0.006) and 1 year (p=0.006), as well as in those treated with anterior transcranial approaches at 1 year (p=0.039), particularly with minimally invasive techniques (p=0.019). Discussion and Conclusions: The EEEA and minimally invasive anterior transcranial approaches, such as trans-frontal sinus and supraorbital techniques, are safe and effective for AMSBM resection. These approaches are associated with reduced frontal lobe retraction and favorable surgical outcomes.
Introduzione: I meningiomi della linea mediana della fossa cranica anteriore (AMSBMs) rappresentano una difficile sfida per il neurochirurgo e la scelta del differente approccio chirurgico è determinante sull’outcome clinico e radiologico a lungo termine. Obiettivo: L’obiettivo dello studio è quello di confrontare diversi approcci chirurgici nel trattamento dei meningiomi della linea mediana della fossa cranica anteriore, valutando i differenti outcome chirurgici e l’entità della manipolazione del lobo frontale da un punto di vista radiologico. Metodi: Sono stati confrontati i risultati di cinque differenti approcci neurochirurgici: l’approccio pterionale, l’approccio sovraorbitario, l’approccio bifrontale, l’approccio trans-seno frontale e l’approccio endoscopico endonasale esteso (EEEA). L’iperintensità FLAIR del lobo frontale e gli outcome chirurgici sono stati valutati a 3 mesi e ad 1 anno dall’intervento chirurgico. Risultati: sono stati raccolti 48 pazienti sottoposti a intervento chirurgico per AMSBMs in accordo con i criteri di inclusione ed esclusione. L’EEEA si è associato a tassi maggiori di anosmia postoperatoria ma tassi minori di deficit visivi di nuova insorgenza (p=0,036), tuttavia sovrapponibili ad un anno rispetto agli altri approcci considerati. L’iperintensità FLAIR del lobo frontale ha dimensioni inferiori negli approcci endoscopici endonasali a 3 mesi (p=0,006) e 1 anno (p=0,006), e negli approcci transcranici anteriori ad 1 anno (p= 0,039), in particolare in quelli minimante invasivi (p=0,019). Discussione e conclusioni: L’EEEA e gli approcci transcranici anteriori mininvasivi, come il trans-seno frontale ed il sovraorbitario, rappresentano una tecnica sicura ed efficace per l’exeresi di AMSBM, associando a buoni outcome chirurgici una minor retrazione sul lobo frontale.
Confronto tra differenti approcci chirurgici nella resezione dei meningiomi della linea mediana della fossa cranica anteriore: analisi comparativa dell’outcome clinico e dell’effetto radiologico sul lobo frontale
TETI, SILVIA
2023/2024
Abstract
Introduzione: I meningiomi della linea mediana della fossa cranica anteriore (AMSBMs) rappresentano una difficile sfida per il neurochirurgo e la scelta del differente approccio chirurgico è determinante sull’outcome clinico e radiologico a lungo termine. Obiettivo: L’obiettivo dello studio è quello di confrontare diversi approcci chirurgici nel trattamento dei meningiomi della linea mediana della fossa cranica anteriore, valutando i differenti outcome chirurgici e l’entità della manipolazione del lobo frontale da un punto di vista radiologico. Metodi: Sono stati confrontati i risultati di cinque differenti approcci neurochirurgici: l’approccio pterionale, l’approccio sovraorbitario, l’approccio bifrontale, l’approccio trans-seno frontale e l’approccio endoscopico endonasale esteso (EEEA). L’iperintensità FLAIR del lobo frontale e gli outcome chirurgici sono stati valutati a 3 mesi e ad 1 anno dall’intervento chirurgico. Risultati: sono stati raccolti 48 pazienti sottoposti a intervento chirurgico per AMSBMs in accordo con i criteri di inclusione ed esclusione. L’EEEA si è associato a tassi maggiori di anosmia postoperatoria ma tassi minori di deficit visivi di nuova insorgenza (p=0,036), tuttavia sovrapponibili ad un anno rispetto agli altri approcci considerati. L’iperintensità FLAIR del lobo frontale ha dimensioni inferiori negli approcci endoscopici endonasali a 3 mesi (p=0,006) e 1 anno (p=0,006), e negli approcci transcranici anteriori ad 1 anno (p= 0,039), in particolare in quelli minimante invasivi (p=0,019). Discussione e conclusioni: L’EEEA e gli approcci transcranici anteriori mininvasivi, come il trans-seno frontale ed il sovraorbitario, rappresentano una tecnica sicura ed efficace per l’exeresi di AMSBM, associando a buoni outcome chirurgici una minor retrazione sul lobo frontale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/3893