Dopo l'attentato a Bernado Leighto si aprirono tre diversi procedimenti penali finalizzati allindividuazione dei responsabili del duplice tentato omicidio. Il primo processo vedeva come imputati Pierluigi Concutelli, Silvano Falabella e Stefano Delle Chiaie per il delitto di tentato omicidio in danno ai coniugi Leighton, nonché per i reati connessi di ricettazione, detenzione e porto d'armi.Il processo si svolse innanzi alla Corte di Assise di Roma e si concluse con la sentenza del 7 gennaio 1987 con cui Concutelli e Delle Chiaie venivano assolti per insufficienza di prove e Falabella veniva assolto con formula piena, per non aver commesso i fatti.Tale decisione veniva appellata dal P.M. e dagli imputati Concutelli e Delle Chiaie. A seguito dell'impugnazione, la Corte di Assise d'Appello di Roma, con sentenza del 14 novembre 1989, assolveva entrambi gli imputati dai reati loro ascritti per non aver commesso il fatto. Il secondo processo vedeva come imputato Michael Townley, per rispondere dei delitti di duplice tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e di violazione delle leggi sulle armi (detenzione e porto illegali di una pistola cal. 9 munita di silenziatore), reati commessi in Roma il 6 ottobre 1975 in danno di Bernardo Leighton e della moglie Anita Fresno.Townley veniva condannato in primo grado dalla Corte di Assise di Roma, con sentenza dell'11 marzo 1993, a diciotto anni di reclusione.Contro tale sentenza veniva interposto appello e la Corte di Assise d'Appello di Roma, con sentenza del 15 dicembre 1993, riduceva la pena a quindici anni di reclusione.Le dichiarazioni rese da Townley in sede di rogatoria internazionale del 24 novembre 1992, generavano lultimo procedimento che segnò il momento conclusivo del lungo iter processuale relativo alla vicenda Leighton. Veniva infatti instaurato un procedimento nei confronti di Juan Manuel Guillermo Contreras Sepulveda, Edoardo Iturriaga Newmann e Giulio Crescenzi, quali mandanti ultimi dellattentato.Tale processo si definiva con sentenza del 23 giugno 1995 della Corte di Assise di Roma che dichiarava colpevoli Contreras e Iturriaga per i reati a loro ascritti e li condannava rispettivamente ad anni venti e diciotto di reclusione; assolveva invece Crescenzi dalle imputazioni ascrittegli per non aver commesso il fatto.

Il caso Bernardo Leighton

CONIGLIO, ALESSIA
2016/2017

Abstract

Dopo l'attentato a Bernado Leighto si aprirono tre diversi procedimenti penali finalizzati allindividuazione dei responsabili del duplice tentato omicidio. Il primo processo vedeva come imputati Pierluigi Concutelli, Silvano Falabella e Stefano Delle Chiaie per il delitto di tentato omicidio in danno ai coniugi Leighton, nonché per i reati connessi di ricettazione, detenzione e porto d'armi.Il processo si svolse innanzi alla Corte di Assise di Roma e si concluse con la sentenza del 7 gennaio 1987 con cui Concutelli e Delle Chiaie venivano assolti per insufficienza di prove e Falabella veniva assolto con formula piena, per non aver commesso i fatti.Tale decisione veniva appellata dal P.M. e dagli imputati Concutelli e Delle Chiaie. A seguito dell'impugnazione, la Corte di Assise d'Appello di Roma, con sentenza del 14 novembre 1989, assolveva entrambi gli imputati dai reati loro ascritti per non aver commesso il fatto. Il secondo processo vedeva come imputato Michael Townley, per rispondere dei delitti di duplice tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e di violazione delle leggi sulle armi (detenzione e porto illegali di una pistola cal. 9 munita di silenziatore), reati commessi in Roma il 6 ottobre 1975 in danno di Bernardo Leighton e della moglie Anita Fresno.Townley veniva condannato in primo grado dalla Corte di Assise di Roma, con sentenza dell'11 marzo 1993, a diciotto anni di reclusione.Contro tale sentenza veniva interposto appello e la Corte di Assise d'Appello di Roma, con sentenza del 15 dicembre 1993, riduceva la pena a quindici anni di reclusione.Le dichiarazioni rese da Townley in sede di rogatoria internazionale del 24 novembre 1992, generavano lultimo procedimento che segnò il momento conclusivo del lungo iter processuale relativo alla vicenda Leighton. Veniva infatti instaurato un procedimento nei confronti di Juan Manuel Guillermo Contreras Sepulveda, Edoardo Iturriaga Newmann e Giulio Crescenzi, quali mandanti ultimi dellattentato.Tale processo si definiva con sentenza del 23 giugno 1995 della Corte di Assise di Roma che dichiarava colpevoli Contreras e Iturriaga per i reati a loro ascritti e li condannava rispettivamente ad anni venti e diciotto di reclusione; assolveva invece Crescenzi dalle imputazioni ascrittegli per non aver commesso il fatto.
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