Titolo: Studio retrospettivo multicentrico sull’outcome clinico e sulle complicanze di 32 protesi totali d’anca non cementate mini Modello Zurigo Introduzione: La protesi totale d’anca (THR) rappresenta la tecnica chirurgica d’elezione per il trattamento di varie patologie ortopediche che colpiscono l’articolazione coxofemorale. Solo da pochi anni questa procedura chirurgica, comunemente utilizzata in cani di media e grossa taglia, è diventata disponibile per i cani di piccola taglia e per i gatti grazie ai sistemi BioMedtrix e Zurigo. Obiettivi: L’obiettivo di questo studio è quello di esaminare i casi di cani sottoposti a protesi totale d’anca mini non cementata Modello Zurigo valutandone l’outcome clinico e l’incidenza di complicanze intra e postoperatorie. Materiali e metodi: Sono stati inclusi nello studio 32 casi al di sotto di 24Kg di peso sottoposti a THR mini Modello Zurigo nel periodo compreso tra gennaio 2020 e giugno 2023. È stato raccolto il segnalamento che includeva: la razza, l’età, il sesso, il peso e la patologia che ha richiesto l’intervento di THR. È stato valutato il posizionamento degli impianti protesici sulle lastre postoperatorie calcolando: l’angolo di apertura laterale della coppa (ALO), l’angolo di inclinazione della coppa (AI) e l’angolo di anteversione dello stelo. Sono state poi registrate tutte le complicanze rilevate nel periodo intra e postoperatorio mediante controlli clinici e radiografici seriali e il loro eventuale trattamento. Infine, sono stati raccolti i dati sull’outcome clinico inteso come ripresa funzionale dell’arto operato e presenza di zoppia mediante un questionario compilato dai chirurghi che hanno eseguito gli interventi. Risultati e Considerazioni: I risultati ottenuti sono stati confrontati con i dati presenti in Letteratura riguardanti sia le protesi mini, nonostante la limitata bibliografia, che standard. È stato riscontrato che la possibilità di scegliere impianti di diverse dimensioni si è rivelata utile nella scelta di componenti protesiche che fossero più adatte al paziente, che la procedura chirurgica, nonostante sia standardizzata, presenta delle criticità in particolare nella fase di impattamento della componente acetabolare e di inserimento della componente femorale a causa della mole ridotta dei pazienti e della mancanza di strumentazione specifica adeguata per l’esecuzione dell’alesatura del canale femorale. Questo ha portato, in alcuni casi, all’insorgenza di fissurazioni o fratture femorali intra e postoperatorie che sono risultate essere le complicanze con incidenza maggiore all’interno dello studio. Per questo motivo si consiglia la produzione di una strumentazione adatta all’esecuzione in particolare della fresatura del femore e l’applicazione di placche a protezione per evitare l’insorgenza di questo tipo di complicanze. Per quanto riguarda l’outcome clinico, nonostante la presenza di complicanze intra e postoperatorie, l’85% dei casi ha presentato un outcome buono o ottimo e, anche nei due casi per cui si è reso necessario eseguire un espianto degli impianti protesici, il recupero funzionale dell’arto operato è stato sufficiente. L’intervento di THR mini risulta quindi essere la procedura chirurgica d’elezione per garantire il miglior trattamento possibile per le patologie localizzate a livello dell’anca nei cani di piccola taglia.
Studio retrospettivo multicentrico sull'outcome clinico e sulle complicanze di 32 protesi totali d'anca non cementate mini Modello Zurigo
PATERNÒ, DAMIANO
2022/2023
Abstract
Titolo: Studio retrospettivo multicentrico sull’outcome clinico e sulle complicanze di 32 protesi totali d’anca non cementate mini Modello Zurigo Introduzione: La protesi totale d’anca (THR) rappresenta la tecnica chirurgica d’elezione per il trattamento di varie patologie ortopediche che colpiscono l’articolazione coxofemorale. Solo da pochi anni questa procedura chirurgica, comunemente utilizzata in cani di media e grossa taglia, è diventata disponibile per i cani di piccola taglia e per i gatti grazie ai sistemi BioMedtrix e Zurigo. Obiettivi: L’obiettivo di questo studio è quello di esaminare i casi di cani sottoposti a protesi totale d’anca mini non cementata Modello Zurigo valutandone l’outcome clinico e l’incidenza di complicanze intra e postoperatorie. Materiali e metodi: Sono stati inclusi nello studio 32 casi al di sotto di 24Kg di peso sottoposti a THR mini Modello Zurigo nel periodo compreso tra gennaio 2020 e giugno 2023. È stato raccolto il segnalamento che includeva: la razza, l’età, il sesso, il peso e la patologia che ha richiesto l’intervento di THR. È stato valutato il posizionamento degli impianti protesici sulle lastre postoperatorie calcolando: l’angolo di apertura laterale della coppa (ALO), l’angolo di inclinazione della coppa (AI) e l’angolo di anteversione dello stelo. Sono state poi registrate tutte le complicanze rilevate nel periodo intra e postoperatorio mediante controlli clinici e radiografici seriali e il loro eventuale trattamento. Infine, sono stati raccolti i dati sull’outcome clinico inteso come ripresa funzionale dell’arto operato e presenza di zoppia mediante un questionario compilato dai chirurghi che hanno eseguito gli interventi. Risultati e Considerazioni: I risultati ottenuti sono stati confrontati con i dati presenti in Letteratura riguardanti sia le protesi mini, nonostante la limitata bibliografia, che standard. È stato riscontrato che la possibilità di scegliere impianti di diverse dimensioni si è rivelata utile nella scelta di componenti protesiche che fossero più adatte al paziente, che la procedura chirurgica, nonostante sia standardizzata, presenta delle criticità in particolare nella fase di impattamento della componente acetabolare e di inserimento della componente femorale a causa della mole ridotta dei pazienti e della mancanza di strumentazione specifica adeguata per l’esecuzione dell’alesatura del canale femorale. Questo ha portato, in alcuni casi, all’insorgenza di fissurazioni o fratture femorali intra e postoperatorie che sono risultate essere le complicanze con incidenza maggiore all’interno dello studio. Per questo motivo si consiglia la produzione di una strumentazione adatta all’esecuzione in particolare della fresatura del femore e l’applicazione di placche a protezione per evitare l’insorgenza di questo tipo di complicanze. Per quanto riguarda l’outcome clinico, nonostante la presenza di complicanze intra e postoperatorie, l’85% dei casi ha presentato un outcome buono o ottimo e, anche nei due casi per cui si è reso necessario eseguire un espianto degli impianti protesici, il recupero funzionale dell’arto operato è stato sufficiente. L’intervento di THR mini risulta quindi essere la procedura chirurgica d’elezione per garantire il miglior trattamento possibile per le patologie localizzate a livello dell’anca nei cani di piccola taglia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/38851