La tutela previdenziale nel rapporto di lavoro a tempo determinato e nel part-time

The aim of this thesis is to analyse the ability of Italian social security system, which is still fundamentally based on the original insurance model, to offer adequate protection to fixed-term workers, part-time workers and, more generally, to atypical workers, whose career is characterized by a discontinuity in employment and income. These are workers who are engaged in contracts that differ considerably from the so-called standard model, traditionally identified in the full-time and open-ended contract. From the end of the Twentieth Century, the lawmaker began to promote these types of contracts, progressively leading to the decline of the prototype of full-time and open-ended employee. In this way the legislator tried to meet the new needs of employers who, faced with an increasingly globalised and competitive market, needed a more flexible organisation of the workforce. While labour law has quickly adapted to the new needs of labour market flexibility, social security laws still look at the past and the insurance model. This situation has determined the proposal of legal institutions that are still built around the figure of full-time and open-ended employee. When these legal institutions are applied to the new reality of unstable and precarious jobs, they produce a negative social security effect for atypical workers. This study starts from a description of the evolution of social security system since its insurance origins and it describes how it works in case of old-age and unemployment events. Later it illustrates the effects that this system produces for fixed-term workers and part-time workers. Highlighted the problematics of the current social security system for these atypical workers, the study describes the remedials which are organised by the lawmaker to fix the gaps of protection and it depicts that they don’t solve the problem either because they still look at the figure of the traditional worker or because they are economically supported by worker. Finally, in the light of the problems that also these remedials show, the thesis displays some of the proposals that have been put forward at doctrinal and legislative levels to carry out a general reform of the social protection system in order to guarantee all workers the implementation of art. 38, co. 2 Cost.

La presente tesi si propone di analizzare la capacità del sistema previdenziale italiano, fondamentalmente ancora improntato all’originario schema assicurativo, di offrire adeguate tutele ai lavoratori a tempo determinato, ai lavoratori part-time e, più in generale, ai lavoratori atipici, la cui carriera è caratterizzata da discontinuità occupazionale e reddituale. Si tratta di lavoratori che sono impegnati in contratti che si discostano dal c.d. modello standard tradizionalmente individuato nel rapporto di lavoro subordinato a tempo pieno ed indeterminato. A partire dalla fine del Novecento il legislatore ha iniziato a promuovere queste forme contrattuali, determinando progressivamente il declino del prototipo di lavoratore subordinato a tempo pieno ed indeterminato, al fine di venire incontro alle nuove esigenze dei datori di lavoro, che, davanti ad un mercato sempre più globalizzato e competitivo, necessitavano di forme più flessibili nell’organizzazione della forza lavoro. Se il diritto del lavoro si è presto adeguato alle nuove esigenze di flessibilità del mercato del lavoro, il diritto previdenziale è rimasto ancorato al passato e al modello assicurativo. Questo ha comportato la proposizione di istituti giuridici che sono costruiti ancora attorno alla figura del lavoratore subordinato a tempo pieno ed indeterminato e che, applicati alla nuova realtà di impieghi instabili e precari, determinano effetti negativi sul piano previdenziale per i lavoratori atipici. Questo studio parte da una descrizione dell’evoluzione del sistema previdenziale sin dalle sue origini assicurative e del sistema di tutela in caso dell’evento vecchiaia e dell’evento disoccupazione per poi procedere all’analisi degli effetti che tale sistema produce per i lavoratori a termine e per i lavoratori part-time. Evidenziate le problematicità dell’attuale sistema previdenziale per questi lavoratori atipici, si descrivono i correttivi, non risolutivi, predisposti dal legislatore per porre rimedio alle lacune di tutela. Infine, alla luce delle criticità presentate anche dai suddetti correttivi, o perché guardano ancora alla figura del lavoratore tradizionale o perché gravanti economicamente in capo al lavoratore, vengono esposte alcune delle proposte che sono state avanzate sia a livello dottrinale sia a livello legislativo per attuare una generale riforma del sistema di protezione sociale che garantisca a tutti i lavoratori l’attuazione dell’art. 38, co. 2 Cost.