The aim of this experimental thesis is to map out a food education pathway in a fifth-grade primary school class, to enable children to explore the “world of food” and raise their awareness of a balanced and conscious diet, making them realize that correct eating habits lay the foundations for good health and also have a positive impact on learning. Giving preference to a workshop-based teaching, the meetings are divided into several activities, the first of which allow the students' eating habits to be known and previous knowledge and misconceptions on the subject to be detected. After that, the focus is on classifying foods according to their nutritional principles, in order to consolidate knowledge of food mechanisms, and on deepening the understanding of important concepts such as “nutritional intake” and “balanced and complete diet”. The core of the design is the various experiments carried out in the laboratory to recognize foodstuffs, allowing the children to experience experiential learning through manipulation. The final activities focus on the reasoned reading of food labels and the execution of the complex task envisaged in the light of the learning acquired during the course, which consists of the preparation of a home-made product with its label. Classroom experimentation, therefore, is not limited to the execution of strictly theoretical activities, but includes others of a laboratory type, privileging the playful-didactic dimension, that of collective discovery and cooperative learning, transversally to different subject areas. The methodologies and teaching strategies adopted, including Cooperative Learning, Laboratory Didactics, Brainstorming, Circle Time, Playful Approach and Interdisciplinary Approach, are chosen because they share an essential characteristic: their practicability with a view to inclusion and personalization. Each of them encourages the participation of all pupils and is aimed at enhancing the abilities of each child. It is important, therefore, to ensure the involvement and participation of each pupil in the various phases of the experimentation, including those with Special Educational Needs, contributing with their personal abilities and potential. As far as the theoretical framework is concerned, a historical excursus on Italian school regulations since the Second World War is outlined, the main pedagogical orientations that have contributed to defining the cultural, didactic and organizational framework of schools in Italy are examined and, lastly, nutritional education is also analyzed from a didactic point of view, with reference to the documents that regulate its activities in Italian schools.
L’obiettivo principale di questa tesi sperimentale è quello di tracciare un percorso di educazione alimentare in una classe quinta della scuola primaria, per permettere ai bambini di esplorare il “mondo del cibo” e sensibilizzarli ad un’alimentazione equilibrata e consapevole, facendo comprendere loro che le abitudini alimentari corrette pongono le basi per una buona salute e incidono positivamente anche sull’apprendimento. Privilegiando una didattica laboratoriale, gli incontri si snodano in diverse attività, le prime delle quali permettono di conoscere le abitudini alimentari degli studenti e di rilevare conoscenze pregresse ed eventuali misconcezioni sull’argomento. Dopodiché l’attenzione si focalizza sulla classificazione degli alimenti in base ai loro principi nutritivi, al fine di consolidare la conoscenza dei meccanismi alimentari, e sull’approfondimento di concetti importanti come quello di “apporto nutritivo” e “alimentazione equilibrata e completa”. Il nucleo centrale della progettazione è rappresentato dai vari esperimenti eseguiti in laboratorio per il riconoscimento degli alimenti, che consentono ai bambini di vivere una didattica esperienziale attraverso la manipolazione. Le attività finali sono incentrate sulla lettura ragionata delle etichette alimentari e sull’esecuzione del compito complesso previsto alla luce degli apprendimenti acquisiti durante il percorso, che consiste nella preparazione di un prodotto casalingo con la relativa etichetta. La sperimentazione in aula, pertanto, non si limita all’esecuzione di attività propriamente teoriche ma ne prevede altre di tipo laboratoriale, privilegiando la dimensione ludico-didattica, quella della scoperta collettiva e dell’apprendimento cooperativo, trasversalmente a diversi ambiti disciplinari. Le metodologie e le strategie didattiche adottate, tra cui il Cooperative Learning, la Didattica laboratoriale, il Brainstorming, il Circle time, l’Approccio ludico e l’Approccio interdisciplinare, vengono scelte in quanto accomunate da una caratteristica imprescindibile: la loro attuabilità in un’ottica di inclusione e personalizzazione. Ognuna di esse favorisce la partecipazione di tutti gli allievi ed è finalizzata alla valorizzazione delle capacità di ogni bambino. È importante, dunque, garantire il coinvolgimento e la partecipazione di ciascun alunno alle diverse fasi della sperimentazione, anche di quelli con Bisogni Educativi Speciali, contribuendo con le proprie personali capacità e potenzialità. Per ciò che concerne il quadro teorico, viene delineato un excursus storico sulla normativa scolastica italiana a partire dal Secondo Dopoguerra, sono presi in esame i principali orientamenti pedagogici che hanno concorso a definire il quadro di riferimento culturale, didattico e organizzativo della scuola in Italia e, in ultimo, viene analizzata l’educazione alimentare anche dal punto di vista didattico, con riferimento ai documenti che ne regolamentano l’attività nella scuola italiana.
La carta d'identità del cibo. Un percorso di educazione alimentare "consapevole" per la scuola Primaria
CASU, IRENE
2022/2023
Abstract
L’obiettivo principale di questa tesi sperimentale è quello di tracciare un percorso di educazione alimentare in una classe quinta della scuola primaria, per permettere ai bambini di esplorare il “mondo del cibo” e sensibilizzarli ad un’alimentazione equilibrata e consapevole, facendo comprendere loro che le abitudini alimentari corrette pongono le basi per una buona salute e incidono positivamente anche sull’apprendimento. Privilegiando una didattica laboratoriale, gli incontri si snodano in diverse attività, le prime delle quali permettono di conoscere le abitudini alimentari degli studenti e di rilevare conoscenze pregresse ed eventuali misconcezioni sull’argomento. Dopodiché l’attenzione si focalizza sulla classificazione degli alimenti in base ai loro principi nutritivi, al fine di consolidare la conoscenza dei meccanismi alimentari, e sull’approfondimento di concetti importanti come quello di “apporto nutritivo” e “alimentazione equilibrata e completa”. Il nucleo centrale della progettazione è rappresentato dai vari esperimenti eseguiti in laboratorio per il riconoscimento degli alimenti, che consentono ai bambini di vivere una didattica esperienziale attraverso la manipolazione. Le attività finali sono incentrate sulla lettura ragionata delle etichette alimentari e sull’esecuzione del compito complesso previsto alla luce degli apprendimenti acquisiti durante il percorso, che consiste nella preparazione di un prodotto casalingo con la relativa etichetta. La sperimentazione in aula, pertanto, non si limita all’esecuzione di attività propriamente teoriche ma ne prevede altre di tipo laboratoriale, privilegiando la dimensione ludico-didattica, quella della scoperta collettiva e dell’apprendimento cooperativo, trasversalmente a diversi ambiti disciplinari. Le metodologie e le strategie didattiche adottate, tra cui il Cooperative Learning, la Didattica laboratoriale, il Brainstorming, il Circle time, l’Approccio ludico e l’Approccio interdisciplinare, vengono scelte in quanto accomunate da una caratteristica imprescindibile: la loro attuabilità in un’ottica di inclusione e personalizzazione. Ognuna di esse favorisce la partecipazione di tutti gli allievi ed è finalizzata alla valorizzazione delle capacità di ogni bambino. È importante, dunque, garantire il coinvolgimento e la partecipazione di ciascun alunno alle diverse fasi della sperimentazione, anche di quelli con Bisogni Educativi Speciali, contribuendo con le proprie personali capacità e potenzialità. Per ciò che concerne il quadro teorico, viene delineato un excursus storico sulla normativa scolastica italiana a partire dal Secondo Dopoguerra, sono presi in esame i principali orientamenti pedagogici che hanno concorso a definire il quadro di riferimento culturale, didattico e organizzativo della scuola in Italia e, in ultimo, viene analizzata l’educazione alimentare anche dal punto di vista didattico, con riferimento ai documenti che ne regolamentano l’attività nella scuola italiana.File | Dimensione | Formato | |
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