Gender Identities and Family Relations: Overcoming the Social Stigma through the Human Rights-Based Approach

Il tema della tesi concerne il diritto dell'individuo ad essere identificato legalmente in conformità al genere percepito dal soggetto stesso e le conseguenze che tale riconoscimento comporta nella disciplina delle relazioni famigliari. In particolare, viene considerato come l'adozione del paradigma eteronormativo da parte del diritto abbia permesso l'insorgere di discriminazioni indesiderate nei confronti delle persone di genere non-conforme configurabili come violazioni dei diritti umani. La discussione è condotta attraverso un approccio comparatistico con specifico riguardo al quadro normativo statale ed europeo. Nel primo capitolo ho analizzato come i discorsi sociologici e medico-psicologici abbiano influenzato sin dal principio la prospettiva giuridica sulle questioni concernenti l'identità di genere conducendo all'adozione di un approccio normalizzante e terapeutico. Successivamente, nel secondo capitolo, indagando il diritto ad essere riconosciuto legalmente secondo il genere autodeterminato, considero i passaggi procedurali che l'attuale disciplina italiana (legge 164, 14 aprile 1982) prescrive al fine di conseguire la rettificazione di sesso nel registro dello stato civile. Attraverso il confronto con altri modelli nazionali sostengo che sebbene all'epoca della sua entrata in vigore la legge apparisse innovativa, oggi, alla luce dell'evoluzione del diritto internazionale, risulta obsoleta e mal formulata. A seguire, nel terzo capitolo analizzo le problematiche che le persone transgender possono incontrare nell'esercitare il diritto al rispetto della vita privata e famigliare a seguito del riconoscimento formale della loro identità di genere. Considerando le questioni concernenti l'accesso al matrimonio, il mantenimento dello status matrimoniale e genitoriale e le ulteriori opzioni disponibili in materia di genitorialità nei nuovi modelli emergenti di famiglie, discuto i possibili risvolti discriminatori cui l'attuale impostazione legislativa può dar adito. In conclusione, i risultati della mia ricerca suggeriscono che, nella tensione tra le aspettative sociali e i diritti del singolo individuo, il diritto dovrebbe abbandonare l'approccio normalizzante prediligendo una visione più inclusiva alla luce dei principi di anti-discriminazione ed uguaglianza, al fine di raggiungere il duplice obbiettivo di assicurare il pieno godimento dei diritti umani ad ogni individuo a prescindere dal suo genere e, al contempo, contrastare il pregiudizio sociale nei confronti delle persone di genere non-conforme promuovendo una maggiore consapevolezza circa la loro esistenza e condizione.

The dissertation deals with the right to be recognized before the law in accordance with the self-determined gender and the consequences that such a recognition has on family relations. In particular, it is considered how the heteronormative paradigm adopted by the law has given rise to undesired discriminations towards non-conforming gender persons resulting in human rights violations. The discussion is dealt with a comparative approach with a specific attention to the national and European legal frameworks. In the first chapter I explore how the sociological and medico-psychological discourses have influenced from the beginning the legal perspective to the gender identity issues which has resulted in a normalizing and therapeutic approach. Then, in the second chapter, by considering the right to be recognized before the law in accordance with the self-determined gender, I analyse the procedural steps that the actual Italian legal regulation (law n. 164, 14 April 1982) prescribes in order to obtain the reassignment of sex in civil status register. By comparing it to other national models, I argue that even though the law at the time of its entry into force was considered innovative today, in the light of the evolution of the international law, it appears outdated and ill-formulated. Then, in chapter three, I consider the issues that transgender persons could have to face in exercising the right to respect for private and family life after the formal recognition of their gender identity. By discussing the concerns related to access to marriage, maintenance of the marital and parental status and the other available options regarding parenthood in the new emerging models of family, I discuss the possible discriminatory implications that the actual legislative approach can give rise to. In conclusion my research findings suggest that in the tension between the social expectations and the individual's rights the law should abandon the normalising approach and adopt a more inclusive vision in the light of the anti-discrimination and equality principles in order to achieve the double goal of ensuring the full enjoyment of human rights to each individual, regardless from his or her gender, and dismantling the social prejudices about non-conforming gender persons by fostering the awareness about their existence and condition.