With the creation of an international registration system for Protected Designations of Origin and Protected Geographical Indications, the cases of conflict between these and trademarks have experienced an initial increase, now even greater, due to the current context characterized by a globalized market and a communication system without borders. The cases of conflict are not just a comparison of legal systems but actual situations cases that can be found in both the national case law and that of the Court of Justice of the European Union. This research sees the regulation of quality agri-food products with their distinctive signs merge with that of trademarks, whose protection is the subject of in-depth study by commercial and industrial law. The investigation carried out in this research, based on a deductive reasoning, begins with a comparison of the two disciplines just mentioned (the one regulation of quality agri-food products and the one of the trademarks) and continues with a careful analysis of the three main cases of conflict that can potentially occur, i.e. the case of a pre-registered trademark that has the character of notoriety, the case of an ordinary pre-registered trademark and, finally, the case, of clearer solution, of the registration of a trademark occurring after the registration in the European register of the geographical indication or protected designation of origin. The discussion is accompanied by an examination of the regulatory evolution of the trademarks and the quality agri-food products at European and national level, with further hints on the international level and on the main case law of the Italian Supreme Court and the Court of Justice of the European Union. The discussion ends with an in-depth look at a current case study: the registration procedure for “Giandujotto di Torino” as a Protected Geographical Indication. This is a product that is also well known internationally but is currently valued as a Traditional Agri-food Product and not yet protected at European level with registration in the Protected Geographical Indication register. Giandujotto is an interesting and remarkable product from a cultural and traditional point of view and also from a legal point of view. The study of this product and the acknowledgement process as a PGI allows an examination of several profiles: the conflict between the PGI and a pre-registered trademark of the Caffarel company, and the peculiarity that distinguishes Giandujotto as a PGI product containing a PGI ingredient. This case study, although not yet completed, allows to see how, in the current context in which the valorization of the traditions, the territory and the food and wine sector is taking place, the occurrence of the the case of conflict above outlined is not a mere possibility but, on the contrary, constitutes a current and actual reality.
Con la costituzione di un sistema internazionale di registrazione delle Denominazioni d’Origine Protette e delle Indicazioni Geografiche Protette, le ipotesi di conflitto tra queste e i marchi, segni distintivi di diritto privato, hanno conosciuto un iniziale incremento, oggi ancora più frequente a causa dell’attuale contesto corrispondente a un mercato globalizzato e a un sistema di comunicazione senza frontiere. Le ipotesi conflittuali in oggetto non sono un mero confronto tra sistemi giuridici ma fattispecie concrete con riscontri sia nella giurisprudenza nazionale sia in quella della Corte di giustizia dell’Unione europea. Questa ricerca vede fondersi la disciplina dei prodotti agroalimentari di qualità corredati dai relativi segni distintivi (food quality) con quella del marchio, la cui tutela è oggetto di approfondimento del diritto commerciale e industriale. L’indagine, fondata su un ragionamento di tipo deduttivo, esordisce con un confronto delle due discipline appena citate, si prosegue con un’attenta analisi delle tre principali ipotesi conflittuali che potenzialmente si possono verificare cioè l’ipotesi di un marchio preregistrato che presenta carattere di notorietà, di un marchio preregistrato ordinario e infine l’ipotesi, di più chiara risoluzione, corrispondente alla registrazione di un marchio successiva all’iscrizione nel registro europeo dell’indicazione geografica o della denominazione di origine protetta. La discussione viene corredata da un approfondimento sull’evoluzione normativa in materia di marchi e in materia di prodotti agroalimentari di qualità, a livello europeo e nazionale, con ulteriori accenni al piano internazionale e sui principali casi giurisprudenziali della Corte di Cassazione italiana e della Corte di giustizia dell’Unione europea. La trattazione termina con un approfondimento relativo a un caso studio attuale: il procedimento di registrazione del Giandujotto di Torino come Indicazione Geografica Protetta. Si tratta di un prodotto molto conosciuto anche a livello internazionale che tuttavia, al momento, è valorizzato come Prodotto Agroalimentare Tradizionale e non ancora tutelato a livello europeo con l’iscrizione nel registro delle Indicazioni Geografiche Protette. Il Giandujotto è un prodotto interessante e rilevante da un punto di vista culturale e tradizionale e anche sotto un profilo giuridico. Lo studio di questo prodotto e del procedimento di riconoscimento come IGP consente di approfondire diversi profili tra cui l’indagine dell’ipotesi conflittuale verificatasi con un marchio preregistrato della nota azienda Caffarel, e la peculiarità caratterizzante il prodotto stesso che vede la presenza, tra le componenti, di un ingrediente già registrato come IGP conferendo al prodotto finito l’aspetto di una IGP al quadrato. Questo caso studio, benché non sia ancora giunto a compimento, permette di vedere come nel contesto attuale in cui si va affermando la valorizzazione delle tradizioni, del territorio e del settore alimentare e vitivinicolo, il verificarsi delle ipotesi conflittuali delineate non è una mera eventualità ma, al contrario, costituisce una realtà attuale e concreta.
IL RAPPORTO CONFLITTUALE TRA MARCHI E SEGNI DISTINTIVI DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI DI QUALITÀ - IL CASO DEL GIANDUIOTTO DI TORINO IGP
CAIRE, MARTA
2023/2024
Abstract
Con la costituzione di un sistema internazionale di registrazione delle Denominazioni d’Origine Protette e delle Indicazioni Geografiche Protette, le ipotesi di conflitto tra queste e i marchi, segni distintivi di diritto privato, hanno conosciuto un iniziale incremento, oggi ancora più frequente a causa dell’attuale contesto corrispondente a un mercato globalizzato e a un sistema di comunicazione senza frontiere. Le ipotesi conflittuali in oggetto non sono un mero confronto tra sistemi giuridici ma fattispecie concrete con riscontri sia nella giurisprudenza nazionale sia in quella della Corte di giustizia dell’Unione europea. Questa ricerca vede fondersi la disciplina dei prodotti agroalimentari di qualità corredati dai relativi segni distintivi (food quality) con quella del marchio, la cui tutela è oggetto di approfondimento del diritto commerciale e industriale. L’indagine, fondata su un ragionamento di tipo deduttivo, esordisce con un confronto delle due discipline appena citate, si prosegue con un’attenta analisi delle tre principali ipotesi conflittuali che potenzialmente si possono verificare cioè l’ipotesi di un marchio preregistrato che presenta carattere di notorietà, di un marchio preregistrato ordinario e infine l’ipotesi, di più chiara risoluzione, corrispondente alla registrazione di un marchio successiva all’iscrizione nel registro europeo dell’indicazione geografica o della denominazione di origine protetta. La discussione viene corredata da un approfondimento sull’evoluzione normativa in materia di marchi e in materia di prodotti agroalimentari di qualità, a livello europeo e nazionale, con ulteriori accenni al piano internazionale e sui principali casi giurisprudenziali della Corte di Cassazione italiana e della Corte di giustizia dell’Unione europea. La trattazione termina con un approfondimento relativo a un caso studio attuale: il procedimento di registrazione del Giandujotto di Torino come Indicazione Geografica Protetta. Si tratta di un prodotto molto conosciuto anche a livello internazionale che tuttavia, al momento, è valorizzato come Prodotto Agroalimentare Tradizionale e non ancora tutelato a livello europeo con l’iscrizione nel registro delle Indicazioni Geografiche Protette. Il Giandujotto è un prodotto interessante e rilevante da un punto di vista culturale e tradizionale e anche sotto un profilo giuridico. Lo studio di questo prodotto e del procedimento di riconoscimento come IGP consente di approfondire diversi profili tra cui l’indagine dell’ipotesi conflittuale verificatasi con un marchio preregistrato della nota azienda Caffarel, e la peculiarità caratterizzante il prodotto stesso che vede la presenza, tra le componenti, di un ingrediente già registrato come IGP conferendo al prodotto finito l’aspetto di una IGP al quadrato. Questo caso studio, benché non sia ancora giunto a compimento, permette di vedere come nel contesto attuale in cui si va affermando la valorizzazione delle tradizioni, del territorio e del settore alimentare e vitivinicolo, il verificarsi delle ipotesi conflittuali delineate non è una mera eventualità ma, al contrario, costituisce una realtà attuale e concreta.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/3867