Il presente lavoro si è concentrato sull’analisi della disciplina del text and data mining (TDM) nella cornice del diritto d’autore. Lo studio è partito dalla ricerca di una definizione di TDM volgendo l’attenzione agli spunti derivanti dalla dottrina e dalla normativa esistente in materia, per poi analizzare analiticamente la soluzione proposta dall’articolo 2.2 della direttiva 2019/790/UE (o direttiva DSM). In seguito, si è tentato di verificare quale fosse l’oggetto dell’attività di TDM focalizzandosi in particolare sulla distinzione tra testo e dati. Una volta delineati questi fondamentali aspetti, il lavoro si concentra sulle caratteristiche del processo di data mining e, più in generale, sull’analisi computazionale e sulle sfide che questa pone alle tradizionali categorie giuridiche della proprietà intellettuale, le quali verranno brevemente prese in considerazione. Dopo aver concluso l’esame di questi aspetti più tecnici, la dissertazione si sofferma sull’inquadramento della direttiva 2019/790/UE nel contesto europeo, studiandola dal punto di vista degli obiettivi generali, delle prospettive di tutela e della finalità di armonizzazione del quadro giuridico europeo applicabile al diritto d’autore e ai diritti connessi nel contesto del mercato unico digitale. Avendo delineato approfonditamente l’inquadramento normativo, gli obiettivi di tutela e lo stato dell’arte, si forniscono tutti gli strumenti necessari per individuare giuridicamente la pratica del TDM, disciplinata agli articoli 3 e 4 della direttiva e dalle eccezioni e limitazioni previste dalla direttiva 2001/29/CE e 96/9/CE. Gli articoli 3 e 4 della direttiva DSM, prevedendo due eccezioni obbligatorie al diritto di riproduzione delle opere protette, armonizzano il quadro europeo frammentato a causa del carattere facoltativo delle eccezioni e limitazioni previste nelle direttive 2001/29/CE e 96/9/CE. Le singole norme riguardanti il tema delle eccezioni e limitazioni di TDM presenti in queste tre direttive sono oggetto di indagine scrupolosa e dettagliata, così da valutare le conseguenze e i problemi interpretativi che nascono in seguito alla loro applicazione. Il lavoro si conclude considerando gli impatti della direttiva all’interno dell’ordinamento giuridico nazionale italiano; pertanto, come il legislatore ha recepito la direttiva negli articoli 70 ter e 70 quater della legge sul diritto d’autore.

IL TEXT AND DATA MINING NEL DIRITTO D'AUTORE

COLUSSO, MAURO
2022/2023

Abstract

Il presente lavoro si è concentrato sull’analisi della disciplina del text and data mining (TDM) nella cornice del diritto d’autore. Lo studio è partito dalla ricerca di una definizione di TDM volgendo l’attenzione agli spunti derivanti dalla dottrina e dalla normativa esistente in materia, per poi analizzare analiticamente la soluzione proposta dall’articolo 2.2 della direttiva 2019/790/UE (o direttiva DSM). In seguito, si è tentato di verificare quale fosse l’oggetto dell’attività di TDM focalizzandosi in particolare sulla distinzione tra testo e dati. Una volta delineati questi fondamentali aspetti, il lavoro si concentra sulle caratteristiche del processo di data mining e, più in generale, sull’analisi computazionale e sulle sfide che questa pone alle tradizionali categorie giuridiche della proprietà intellettuale, le quali verranno brevemente prese in considerazione. Dopo aver concluso l’esame di questi aspetti più tecnici, la dissertazione si sofferma sull’inquadramento della direttiva 2019/790/UE nel contesto europeo, studiandola dal punto di vista degli obiettivi generali, delle prospettive di tutela e della finalità di armonizzazione del quadro giuridico europeo applicabile al diritto d’autore e ai diritti connessi nel contesto del mercato unico digitale. Avendo delineato approfonditamente l’inquadramento normativo, gli obiettivi di tutela e lo stato dell’arte, si forniscono tutti gli strumenti necessari per individuare giuridicamente la pratica del TDM, disciplinata agli articoli 3 e 4 della direttiva e dalle eccezioni e limitazioni previste dalla direttiva 2001/29/CE e 96/9/CE. Gli articoli 3 e 4 della direttiva DSM, prevedendo due eccezioni obbligatorie al diritto di riproduzione delle opere protette, armonizzano il quadro europeo frammentato a causa del carattere facoltativo delle eccezioni e limitazioni previste nelle direttive 2001/29/CE e 96/9/CE. Le singole norme riguardanti il tema delle eccezioni e limitazioni di TDM presenti in queste tre direttive sono oggetto di indagine scrupolosa e dettagliata, così da valutare le conseguenze e i problemi interpretativi che nascono in seguito alla loro applicazione. Il lavoro si conclude considerando gli impatti della direttiva all’interno dell’ordinamento giuridico nazionale italiano; pertanto, come il legislatore ha recepito la direttiva negli articoli 70 ter e 70 quater della legge sul diritto d’autore.
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