The following dissertation debates the issue of gender stereotypes in force within the society, with an emphasis on the role of school, literature, toys and the media in perpetuating these prejudices. The main aim of the project is to understand and analyze the gender stereotypes possessed by class students before primary school, and to start from there to implement a coeducational intervention directed to their deconstruction. The starting hypothesis is that, at the age of six, although already present, the gender stereotypes are less marked and this is why it is easier to carry out a destructuring intervention. It is also believed that the school, as a privileged place for the formation of the individual and the creation of significant relationships, has a moral obligation to develop social and civic skills, such as non-discrimination and equity. To better understand the evolution and development of sexist stereotypes within society, the thesis begins with a historical excursus on the emancipation of women. Afterwards, gender stereotypes will be explained in detail, starting from their etymological definition, and then going on to analyze the channels that promote their spread. The co-education workshop has been structured in order to satisfy three main objectives: the first is to develop the students critical capacity, which allows them to be aware of the gender stereotypes in force within society and that these are not something natural, but something socially constructed. Targeted awareness-raising interventions had to be put in place in order to develop social skills such as empathy and emotional intelligence, which are fundamental for living within a more equitable and non-discriminatory society. This is in fact the second aim of the project. The last objective, which is perhaps the main one, is to make students aware that gender differences, but more generally any diversity, are resources and not limits and that, in order to live in a fairer and more equitable world it is necessary to accept and value them. The experimental project can be classified as a research with intervention because it wants to make a change to the context, through a laboratory of coeducation, aimed at attenuating sexist stereotypes. Despite the fact that the project was carried out in a short period of time, it was found a considerable attenuation of prejudices, especially in the professional sphere. On the other hand, those related to the family sphere resist with greater intensity.
La seguente dissertazione tratta la questione degli stereotipi di genere vigenti all'interno della società, ponendo l'accento sul ruolo della scuola, della letteratura, dei giocattoli e dei mass media nella perpetuazione di tali pregiudizi. Lo scopo principale del progetto è quello di comprendere ed analizzare gli stereotipi di genere posseduti dagli studenti di classe prima della scuola primaria, e partire da lì per attuare un intervento coeducativo volto alla loro destrutturazione. L'ipotesi di partenza riguarda il fatto che, a sei anni, seppure presenti, gli stereotipi di genere siano meno marcati ed è per questo che è più semplice compire un intervento di destrutturazione. Si crede inoltre, che la scuola, in quanto luogo privilegiato per la formazione dell'individuo e la creazione di relazioni significative, abbia l'obbligo morale di sviluppare competenze sociali e civiche, quali la non discriminazione e l'equità. Per comprendere meglio l'evoluzione e il decorso degli stereotipi sessisti all'interno della società, la tesi ha inizio con un excursus storico sulla emancipazione femminile. In seguito, verranno invece spiegati nel dettaglio gli stereotipi di genere partendo dalla loro definizione etimologica, per poi passare ad analizzare i canali che favoriscono la loro diffusione. Il laboratorio di coeducazione è stato strutturato al fine di soddisfare tre obiettivi principali: il primo è quello di sviluppare negli studenti la capacità critica, che permetta loro di essere consapevoli degli stereotipi di genere vigenti all'interno della società e che questi non siano qualcosa di naturale, ma di socialmente costruito. È stato necessario predisporre interventi mirati di sensibilizzazione al fine di sviluppare abilità sociali quali l'empatia e l'intelligenza emotiva, fondamentali per vivere all'interno di una società più equa e priva di discriminazioni. Questo è infatti il secondo scopo del progetto. L'ultimo obiettivo, che è forse quello principale, consiste nel rendere gli studenti consapevoli del fatto che le differenze di genere, ma più in generale qualsiasi diversità, siano risorse e non limiti e che per vivere in un mondo più giusto ed equo sia necessario accettarle e valorizzarle. Il progetto sperimentale può essere classificato come una ricerca con intervento in quanto si vuole apportare una modifica al contesto, attraverso un laboratorio di coeducazione, volto all'attenuazione degli stereotipi sessisti. Nonostante il progetto sia stato realizzato in un periodo di tempo breve, si è riscontrata una notevole attenuazione dei pregiudizi soprattutto nella sfera professionale. Resistono invece, con maggior intensità, quelli relativi all'ambito familiare.
Dall'emancipazione femminile alla coeducazione. Insegnare il genere alla scuola primaria
GALLIO, ILARIA
2018/2019
Abstract
La seguente dissertazione tratta la questione degli stereotipi di genere vigenti all'interno della società, ponendo l'accento sul ruolo della scuola, della letteratura, dei giocattoli e dei mass media nella perpetuazione di tali pregiudizi. Lo scopo principale del progetto è quello di comprendere ed analizzare gli stereotipi di genere posseduti dagli studenti di classe prima della scuola primaria, e partire da lì per attuare un intervento coeducativo volto alla loro destrutturazione. L'ipotesi di partenza riguarda il fatto che, a sei anni, seppure presenti, gli stereotipi di genere siano meno marcati ed è per questo che è più semplice compire un intervento di destrutturazione. Si crede inoltre, che la scuola, in quanto luogo privilegiato per la formazione dell'individuo e la creazione di relazioni significative, abbia l'obbligo morale di sviluppare competenze sociali e civiche, quali la non discriminazione e l'equità. Per comprendere meglio l'evoluzione e il decorso degli stereotipi sessisti all'interno della società, la tesi ha inizio con un excursus storico sulla emancipazione femminile. In seguito, verranno invece spiegati nel dettaglio gli stereotipi di genere partendo dalla loro definizione etimologica, per poi passare ad analizzare i canali che favoriscono la loro diffusione. Il laboratorio di coeducazione è stato strutturato al fine di soddisfare tre obiettivi principali: il primo è quello di sviluppare negli studenti la capacità critica, che permetta loro di essere consapevoli degli stereotipi di genere vigenti all'interno della società e che questi non siano qualcosa di naturale, ma di socialmente costruito. È stato necessario predisporre interventi mirati di sensibilizzazione al fine di sviluppare abilità sociali quali l'empatia e l'intelligenza emotiva, fondamentali per vivere all'interno di una società più equa e priva di discriminazioni. Questo è infatti il secondo scopo del progetto. L'ultimo obiettivo, che è forse quello principale, consiste nel rendere gli studenti consapevoli del fatto che le differenze di genere, ma più in generale qualsiasi diversità, siano risorse e non limiti e che per vivere in un mondo più giusto ed equo sia necessario accettarle e valorizzarle. Il progetto sperimentale può essere classificato come una ricerca con intervento in quanto si vuole apportare una modifica al contesto, attraverso un laboratorio di coeducazione, volto all'attenuazione degli stereotipi sessisti. Nonostante il progetto sia stato realizzato in un periodo di tempo breve, si è riscontrata una notevole attenuazione dei pregiudizi soprattutto nella sfera professionale. Resistono invece, con maggior intensità, quelli relativi all'ambito familiare.File | Dimensione | Formato | |
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