The birth of the Japanese traditional Medicine, also known as ¿Kampo¿, is the result of the installation of the Chinese Traditional Medicine (CTM) combined with the influences from the Korean culture in Japan. The base of Kampo Medicine is the concept of Sho, that could be understood as the diagnosis within the epistemic framework. The Sho is based on three key points: ki (vital energy), ketsu (blood) and sui (body fluids). Those define the essence of life in the Japanese culture. An alteration of one of these key concepts results in disease, which is described as the antithesis between Yin-Yo (Ying-Yang), Kyo-Jitsu and Netsu-Kan. The purpose of this thesis is therefore to deepen into the fascinating Eastern Medicine approach of the healing of pathological states, particularly insomnia. This disease, whether is caused by stress induced by external agents, or by others morbid conditions, provokes the alteration of the physiological processes that regulate the circadian sleep-wake rhythm, involving the principal neurotransmission systems. This research focuses on five plants that have been used for centuries by Kampo Medicine as a treatment for insomnia: Magnolia officinalis, Panax ginseng, Schisandra chinesis, Scutellaria baicalensis and Syzigium aromaticum. Even though the active ingredients contained in these plants belongs to different classes of molecules, several studies have demonstrated that all of them take action mainly by modulating the GABAergic system of neurotransmission. In some cases, they have been found to play a role in others neurotransmission systems implicated in sleep regulation, more particularly concerning the serotonergic pathway. The uttermost purpose of the research is to investigate the causes of the activity of these plants and, once identified their mechanism of action, evaluate their safety and effectiveness. Unfortunately, considering that studies often stop at a pre-clinical stage, they do not outline the toxicological profile of the active ingredients and do not show possible interactions. The hypothesis of using these medicinal plants as a complement to conventional therapy must be supported by data that confirm not only the efficacy but also the safety of these plants. So further studies are needed before we can document a precise profile of the efficacy and safety of the proposed treatments.
La migrazione della Medicina Tradizionale Cinese (TCM) verso il Giappone, influenzata dalle conoscenze della cultura coreana, ha permesso la nascita della Medicina tradizionale giapponese Kampo. Il concetto di Sho, definito come la diagnosi nel quadro epistemologico della visione della medicina sulla malattia, è il punto centrale della medicina Kampo. Lo Sho si fonda su tre punti cardine ki (l'energia vitale), ketsu (il sangue) e sui (i fluidi corporei) che, nella cultura giapponese, definiscono l'essenza della vita. La variazione di uno di questi pilastri porta alla manifestazione della patologia, che viene descritta dall'antitesi tra Yin-Yo (Ying-Yang), Kyo-Jitsu e Netsu-Kan. Lo scopo dell'elaborato è dunque quello di approfondire l'interessante approccio della medicina orientale alla cura di stati patologici, in particolare l'insonnia. Questa patologia, causata da stimoli stressogeni esterni o indotti da altri stati morbosi, causa la variazione dei processi fisiologici che regolano il ciclo sonno-veglia, coinvolgendo i principali sistemi di neurotrasmissione. La ricerca si focalizza poi su cinque piante utilizzate da secoli nella Medicina Kampo come terapia per stati di insonnia: Magnolia officinalis, Panax ginseng, Schisandra chinensis, Scutellaria baicalensis e Syzygium aromaticum. I principi attivi presenti nelle droghe di queste piante appartengono a diverse classi di molecole, ma lo studio ha evidenziato come tutte agiscano prevalentemente modulando il sistema di neurotrasmissione GABAergico. In alcuni casi è stata inoltre riscontrata la loro attività verso altri sistemi di neurotrasmissione implicati nella regolazione del sonno, in particolare il sistema serotoninergico. Il fine ultimo è indagare le cause dell'attività di queste piante e, una volta identificato il loro meccanismo d'azione, valutarne sicurezza ed efficacia. Purtroppo spesso gli studi si fermano ad una fase pre-clinica, pertanto non delineano il profilo tossicologico dei principi attivi e non ne evidenziano le possibili interazioni. L'ipotesi dell'utilizzo di queste piante medicinali come complemento alla terapia convenzionale dell'insonnia deve essere infatti sostenuta da dati che confermino non solo l'efficacia ma anche la sicurezza di tali piante. Pertanto ulteriori studi sono necessari prima di poter documentare un preciso profilo di efficacia e sicurezza dei trattamenti proposti.
Approccio Fitofarmacologico alla Terapia dell'Insonnia. Influenze della Medicina tradizionale giapponese Kampo sulla Medicina occidentale
SORRENTI, CHIARA
2016/2017
Abstract
La migrazione della Medicina Tradizionale Cinese (TCM) verso il Giappone, influenzata dalle conoscenze della cultura coreana, ha permesso la nascita della Medicina tradizionale giapponese Kampo. Il concetto di Sho, definito come la diagnosi nel quadro epistemologico della visione della medicina sulla malattia, è il punto centrale della medicina Kampo. Lo Sho si fonda su tre punti cardine ki (l'energia vitale), ketsu (il sangue) e sui (i fluidi corporei) che, nella cultura giapponese, definiscono l'essenza della vita. La variazione di uno di questi pilastri porta alla manifestazione della patologia, che viene descritta dall'antitesi tra Yin-Yo (Ying-Yang), Kyo-Jitsu e Netsu-Kan. Lo scopo dell'elaborato è dunque quello di approfondire l'interessante approccio della medicina orientale alla cura di stati patologici, in particolare l'insonnia. Questa patologia, causata da stimoli stressogeni esterni o indotti da altri stati morbosi, causa la variazione dei processi fisiologici che regolano il ciclo sonno-veglia, coinvolgendo i principali sistemi di neurotrasmissione. La ricerca si focalizza poi su cinque piante utilizzate da secoli nella Medicina Kampo come terapia per stati di insonnia: Magnolia officinalis, Panax ginseng, Schisandra chinensis, Scutellaria baicalensis e Syzygium aromaticum. I principi attivi presenti nelle droghe di queste piante appartengono a diverse classi di molecole, ma lo studio ha evidenziato come tutte agiscano prevalentemente modulando il sistema di neurotrasmissione GABAergico. In alcuni casi è stata inoltre riscontrata la loro attività verso altri sistemi di neurotrasmissione implicati nella regolazione del sonno, in particolare il sistema serotoninergico. Il fine ultimo è indagare le cause dell'attività di queste piante e, una volta identificato il loro meccanismo d'azione, valutarne sicurezza ed efficacia. Purtroppo spesso gli studi si fermano ad una fase pre-clinica, pertanto non delineano il profilo tossicologico dei principi attivi e non ne evidenziano le possibili interazioni. L'ipotesi dell'utilizzo di queste piante medicinali come complemento alla terapia convenzionale dell'insonnia deve essere infatti sostenuta da dati che confermino non solo l'efficacia ma anche la sicurezza di tali piante. Pertanto ulteriori studi sono necessari prima di poter documentare un preciso profilo di efficacia e sicurezza dei trattamenti proposti.File | Dimensione | Formato | |
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