This paper aims to observe and outline the main characteristics of the institute of restorative justice, recently introduced into the Italian criminal justice system by the “Cartabia” reform (d.lgs. 10th October 2022, n. 150). Therefore, in the first chapter, the essential elements of this alternative paradigm of conflict resolution in criminal matters will be analyzed, dwelling on its cultural matrices, the main definitions of this phenomenon provided by the international literature, the actors involved, the main objectives pursued (both endo and exo-systematic) on the five essential elements (i.e., listening, empathy, recognition of the other, shame, trust), on the main application practices widespread in the international scene (victim-offender mediation, family group conferencing, and circles), and on the various types of restorative outcomes achievable (material and symbolic). In the second chapter, the contents of the main international sources intervening in the field will be examined, distinguishing between those dedicated to the protection of the rights of the victim and those specifically dedicated to providing an initial regulation of the restorative phenomenon. The next paragraph is devoted to the legal antecedents experienced in Italy before the introduction of the organic discipline of restorative justice, focusing, in particular, on the typical instruments of the juvenile criminal justice system, the justice of the peace, the ordinary process of cognition and the executive phase. The next chapter is devoted to analyzing the contents of the systemic reform operated by d.lgs. n. 150/2022, observing, first of all, the contents of l. n. 134/2021, and, then, the main provisions contained in the organic discipline, examining the defining apparatus provided in Article 42, the general principles and objectives of restorative justice, the modalities of access to the programs, the rights and guarantees recognized to participants, the development of a restorative path and the further normative reflections produced on the criminal justice system. Finally, in the fourth chapter, the main critical issues of this new institution will be examined, especially in its relationship with the typical principles of the Italian constitutional order, namely the reasonable duration of the trial (enunciated in Article 111, paragraph II, Cost.), the risk of secondary victimization (dwelling, in particular, on the implementation of restorative paths in the presence of gender-based violence), the presumption of innocence (Article 27, paragraph II, Cost.) and with the rehabilitative function of punishment (Article 27, paragraph III, Cost.).
L’elaborato si propone di osservare e delineare le principali caratteristiche dell’istituto della giustizia riparativa, recentemente introdotto nell’ordinamento penale italiano dalla riforma cd. “Cartabia” (d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150). Pertanto, nel primo capitolo, si analizzeranno gli elementi essenziali di questo paradigma alternativo di risoluzione dei conflitti in materia penale, soffermandosi sulle sue matrici culturali, sulle principali definizioni di questo fenomeno fornite dalla letteratura internazionale, sui soggetti coinvolti, sui principali obiettivi perseguiti (sia endo che eso-sistematici), sui cinque elementi essenziali (ossia ascolto, empatia, riconoscimento dell’altro, vergogna, fiducia), sulle principali prassi applicative diffuse nel panorama internazionale (la victim-offender mediation, il family group conferencing e i circles) e sulle varie tipologie di esiti riparativi raggiungibili (materiale e simbolico). Nel secondo capitolo, invece, verranno esaminati i contenuti delle principali fonti internazionali intervenute in materia, distinguendo tra quelle dedicate alla tutela dei diritti della vittima e quelle specificamente dedicate a fornire una prima regolamentazione del fenomeno riparativo. Il paragrafo successivo è dedicato agli antecedenti giuridici sperimentati in Italia prima dell’introduzione della disciplina organica della giustizia riparativa, soffermandosi, in particolare, sugli strumenti tipici dell’ordinamento penale minorile, della giurisdizione di pace, del processo ordinario di cognizione e della fase esecutiva. Il capitolo successivo è dedicato all’analisi dei contenuti della riforma di sistema operata dal d.lgs. 150/2022, osservando, in primis, i contenuti della legge delega n. 134/2021 e, in seguito, le principali disposizioni della disciplina organica, esaminando l’apparato definitorio fornito all’articolo 42, i principi generali e gli obiettivi della giustizia riparativa, le modalità di accesso ai programmi, i diritti e le garanzie riconosciute ai partecipanti, lo svolgimento di un percorso riparativo e gli ulteriori riflessi normativi prodotti sull’ordinamento penale dalla riforma Cartabia. Nel quarto capitolo, infine, verranno esaminate le principali criticità di questo nuovo istituto, soprattutto nei suoi rapporti con i principi tipici dell’ordinamento costituzionale italiano, ossia la ragionevole durata del processo (enunciato dall’articolo 111, comma II, Costituzione), il rischio di vittimizzazione secondaria (soffermandosi, in particolare, sull’implementazione dei percorsi riparativi in presenza di una violenza di genere), la presunzione di non colpevolezza (articolo 27, comma II, Costituzione) e con la funzione rieducativa della pena (articolo 27, comma III, Costituzione).
Giustizia riparativa: la riforma Cartabia come una riforma di sistema
TESIO, FRANCESCO
2023/2024
Abstract
L’elaborato si propone di osservare e delineare le principali caratteristiche dell’istituto della giustizia riparativa, recentemente introdotto nell’ordinamento penale italiano dalla riforma cd. “Cartabia” (d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150). Pertanto, nel primo capitolo, si analizzeranno gli elementi essenziali di questo paradigma alternativo di risoluzione dei conflitti in materia penale, soffermandosi sulle sue matrici culturali, sulle principali definizioni di questo fenomeno fornite dalla letteratura internazionale, sui soggetti coinvolti, sui principali obiettivi perseguiti (sia endo che eso-sistematici), sui cinque elementi essenziali (ossia ascolto, empatia, riconoscimento dell’altro, vergogna, fiducia), sulle principali prassi applicative diffuse nel panorama internazionale (la victim-offender mediation, il family group conferencing e i circles) e sulle varie tipologie di esiti riparativi raggiungibili (materiale e simbolico). Nel secondo capitolo, invece, verranno esaminati i contenuti delle principali fonti internazionali intervenute in materia, distinguendo tra quelle dedicate alla tutela dei diritti della vittima e quelle specificamente dedicate a fornire una prima regolamentazione del fenomeno riparativo. Il paragrafo successivo è dedicato agli antecedenti giuridici sperimentati in Italia prima dell’introduzione della disciplina organica della giustizia riparativa, soffermandosi, in particolare, sugli strumenti tipici dell’ordinamento penale minorile, della giurisdizione di pace, del processo ordinario di cognizione e della fase esecutiva. Il capitolo successivo è dedicato all’analisi dei contenuti della riforma di sistema operata dal d.lgs. 150/2022, osservando, in primis, i contenuti della legge delega n. 134/2021 e, in seguito, le principali disposizioni della disciplina organica, esaminando l’apparato definitorio fornito all’articolo 42, i principi generali e gli obiettivi della giustizia riparativa, le modalità di accesso ai programmi, i diritti e le garanzie riconosciute ai partecipanti, lo svolgimento di un percorso riparativo e gli ulteriori riflessi normativi prodotti sull’ordinamento penale dalla riforma Cartabia. Nel quarto capitolo, infine, verranno esaminate le principali criticità di questo nuovo istituto, soprattutto nei suoi rapporti con i principi tipici dell’ordinamento costituzionale italiano, ossia la ragionevole durata del processo (enunciato dall’articolo 111, comma II, Costituzione), il rischio di vittimizzazione secondaria (soffermandosi, in particolare, sull’implementazione dei percorsi riparativi in presenza di una violenza di genere), la presunzione di non colpevolezza (articolo 27, comma II, Costituzione) e con la funzione rieducativa della pena (articolo 27, comma III, Costituzione).File | Dimensione | Formato | |
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