The work at the center of the dissertation is a collage on canvas from the collections of the Museum of Contemporary Art of Villa Croce in Genoa. It was created by Corrado D'Ottavi, an exponent of Visual Poetry, in 1960. The conservation and restoration intervention was preceded by an initial design phase, followed by a diagnostic documentation and a historical-artistic research. The multispectral investigations and chemical-physical analyses made it possible to understand the executive technique, in order to carry out all the subsequent restoration phases. The restoration was conducted based on the critical thinking of "minimal intervention". The operations particularly affected the chemical and physical degradations that prevented the correct reading of the piece, guaranteeing total usability. The first chapter of the thesis focuses on the study of the piece, a historical analysis, aimed at illustrating the Genoese cultural context of the '50 and '60 of the Twentieth century, with particular attention to the artistic current of Visual Poetry, in which the work of D'Ottavi is included, and to the critical fortune of the artist in the museum collections of Villa Croce. The chapter ends with an analysis of the piece through the description of the executive technique and the study of the state of conservation at the moment of its arrival at the laboratories of the Centro di Conservazione e Restauro "La Venaria Reale". The following chapters are dedicated to experimentation (carried out in order to understand the optimal methodology to be adopted in the subsequent restoration phases relating to: deacidification of the canvas, insertion of an additional margin along the upper edge of the work), and the intervention of restoration. The restoration involved a succession of operations which can be summarized as it follows: surface cleaning; re-adhesion of the papers affected by tears and lifting, reintegration of the missing areas and their relative chromatic adjustment. Following the experimentation, an additional margin was inserted along the upper perimeter of the canvas, in order to correct an inaccurate anchoring which affected the structural safety of the work. The canvas was subsequently subjected to deacidification. Four metal corner tensors were inserted into the internal corners of the frame, so as to avoid possible movements which, otherwise, would have jeopardized the stability of the work. Finally, the thesis concludes with some prescriptions related to a functional and effective conservative methodology to guarantee a good state of conservation.
L’opera al centro dell'elaborato di tesi è un collage su tela proveniente dalle collezioni del Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce a Genova. Venne realizzata nel 1960 da Corrado D’Ottavi, esponente della Poesia Visiva. L'intervento di conservazione e restauro è stato preceduto da una prima fase progettuale, seguita da una documentazione diagnostica e da una ricerca storico-artistica. Le indagini multispettrali e le analisi chimico-fisiche effettuate hanno permesso di conoscere la tecnica esecutiva, al fine di condurre tutte le successive fasi di restauro. Il restauro è stato realizzato in base al pensiero critico del “minimo intervento”. Le operazioni hanno interessato in particolar modo i degradi chimici e fisici che ne impedivano una corretta lettura, garantendone una totale fruibilità. L'elaborato inizia con un primo capitolo inerente allo studio dell’opera, un’analisi storica, volta a illustrare il contesto culturale genovese degli anni '50 e '60 del Novecento, con particolare approfondimento sulla corrente artistica della Poesia Visiva, in cui l'opera di D’Ottavi si inserisce, e alla fortuna critica dell’artista nelle collezioni museali di Villa Croce. Lo studio termina con un'analisi dell’opera attraverso la descrizione della tecnica esecutiva e lo stato di conservazione nel momento del suo arrivo presso i laboratori del Centro di Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”. I capitoli successivi sono dedicati alla sperimentazione (svolta al fine di comprendere la metodologia ottimale da adottare nelle successive fasi di restauro inerenti la deacidificazione della tela e l’inserimento di un margine aggiuntivo lungo il bordo superiore dell’opera) e all'intervento di restauro. Il restauro ha previsto una successione di operazioni che sinteticamente si possono riassumere in: pulitura superficiale; riadesione delle carte interessate da strappi e sollevamenti, reintegrazioni delle zone lacunose e il loro relativo adeguamento cromatico. In seguito alla sperimentazione si è inserito un margine aggiuntivo, lungo il perimetro superiore della tela, al fine di andare a correggere un ancoraggio poco accurato che inficiava sulla sicurezza strutturale dell’opera. In seguito la tela è stata sottoposta a deacidificazione. Negli angoli interni del telaio sono stati inseriti quattro tensori metallici angolari, in modo da evitare possibili movimenti che, altrimenti, avrebbero messo a rischio la stabilità dell’opera. Infine l’elaborato si conclude con alcune prescrizioni per una metodologia di mantenimento funzionale ed efficace a garantire un buono stato conservativo.
Alfa Omega. Il restauro di un collage su tela di Corrado D'Ottavi (1960)
PEDATA, ANNA
2022/2023
Abstract
L’opera al centro dell'elaborato di tesi è un collage su tela proveniente dalle collezioni del Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce a Genova. Venne realizzata nel 1960 da Corrado D’Ottavi, esponente della Poesia Visiva. L'intervento di conservazione e restauro è stato preceduto da una prima fase progettuale, seguita da una documentazione diagnostica e da una ricerca storico-artistica. Le indagini multispettrali e le analisi chimico-fisiche effettuate hanno permesso di conoscere la tecnica esecutiva, al fine di condurre tutte le successive fasi di restauro. Il restauro è stato realizzato in base al pensiero critico del “minimo intervento”. Le operazioni hanno interessato in particolar modo i degradi chimici e fisici che ne impedivano una corretta lettura, garantendone una totale fruibilità. L'elaborato inizia con un primo capitolo inerente allo studio dell’opera, un’analisi storica, volta a illustrare il contesto culturale genovese degli anni '50 e '60 del Novecento, con particolare approfondimento sulla corrente artistica della Poesia Visiva, in cui l'opera di D’Ottavi si inserisce, e alla fortuna critica dell’artista nelle collezioni museali di Villa Croce. Lo studio termina con un'analisi dell’opera attraverso la descrizione della tecnica esecutiva e lo stato di conservazione nel momento del suo arrivo presso i laboratori del Centro di Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”. I capitoli successivi sono dedicati alla sperimentazione (svolta al fine di comprendere la metodologia ottimale da adottare nelle successive fasi di restauro inerenti la deacidificazione della tela e l’inserimento di un margine aggiuntivo lungo il bordo superiore dell’opera) e all'intervento di restauro. Il restauro ha previsto una successione di operazioni che sinteticamente si possono riassumere in: pulitura superficiale; riadesione delle carte interessate da strappi e sollevamenti, reintegrazioni delle zone lacunose e il loro relativo adeguamento cromatico. In seguito alla sperimentazione si è inserito un margine aggiuntivo, lungo il perimetro superiore della tela, al fine di andare a correggere un ancoraggio poco accurato che inficiava sulla sicurezza strutturale dell’opera. In seguito la tela è stata sottoposta a deacidificazione. Negli angoli interni del telaio sono stati inseriti quattro tensori metallici angolari, in modo da evitare possibili movimenti che, altrimenti, avrebbero messo a rischio la stabilità dell’opera. Infine l’elaborato si conclude con alcune prescrizioni per una metodologia di mantenimento funzionale ed efficace a garantire un buono stato conservativo.File | Dimensione | Formato | |
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