Questa dissertazione si inoltra nel complesso intreccio tra diritto e integrità fisica, esaminando gli atti di disposizione che influenzano in modo permanente il corpo umano. In principio, si sottolinea come il corpo umano, da sempre fulcro di dibattiti giuridici ed etici, richieda un'attenzione crescente nell'odierno contesto. La giuridificazione del corpo è scandagliata, evidenziando l'interazione tra norme e la realtà fisica dell'individuo. Questo sottolinea l'importanza di equilibrare l'autonomia individuale con il bene comune. Il nucleo del lavoro è il secondo capitolo, dedicato agli atti di disposizione dell'integrità fisica. Attraverso una disamina storica, emerge l'evoluzione di questi atti nel corso del tempo. L'analisi dell'art. 5 c.c. rivela come norme apparentemente statiche possano adattarsi ai mutamenti della società e delle conoscenze. La questione dell'ammissibilità di tali atti si manifesta attraverso il prisma della liceità, dell'ordine pubblico e del buon costume, mettendo in evidenza l'arduo bilancio tra libertà personale e tutela collettiva. Il terzo capitolo indaga le deroghe al divieto di atti di disposizione, focalizzandosi su donazioni e trapianti. Attraverso casi specifici come il trapianto di rene e di altri organi vitali, si esplorano le situazioni in cui il divieto può essere superato, facendo emergere una complessa rete di regolamentazioni e considerazioni etiche. Il quarto capitolo affronta l'autodeterminazione terapeutica, un principio centrale. Il consenso informato, analizzato nella sua natura giuridica e nei suoi requisiti, sottolinea l'importanza dell'opinione del paziente nelle scelte mediche. La rinuncia e il rifiuto delle cure sono analizzati insieme alle disposizioni anticipate di trattamento, sottolineando l'evoluzione dell'interazione tra medico e paziente. Le conclusioni riflettono sulla complessità affrontata e formulano la speranza di un futuro normativo più attento a queste tematiche. Si auspica un rafforzamento del diritto all'autodeterminazione sanitaria, bilanciando l'autonomia con l'interesse collettivo.
Gli atti di disposizione dell'integrità fisica
TENIVELLA, MICHELA
2022/2023
Abstract
Questa dissertazione si inoltra nel complesso intreccio tra diritto e integrità fisica, esaminando gli atti di disposizione che influenzano in modo permanente il corpo umano. In principio, si sottolinea come il corpo umano, da sempre fulcro di dibattiti giuridici ed etici, richieda un'attenzione crescente nell'odierno contesto. La giuridificazione del corpo è scandagliata, evidenziando l'interazione tra norme e la realtà fisica dell'individuo. Questo sottolinea l'importanza di equilibrare l'autonomia individuale con il bene comune. Il nucleo del lavoro è il secondo capitolo, dedicato agli atti di disposizione dell'integrità fisica. Attraverso una disamina storica, emerge l'evoluzione di questi atti nel corso del tempo. L'analisi dell'art. 5 c.c. rivela come norme apparentemente statiche possano adattarsi ai mutamenti della società e delle conoscenze. La questione dell'ammissibilità di tali atti si manifesta attraverso il prisma della liceità, dell'ordine pubblico e del buon costume, mettendo in evidenza l'arduo bilancio tra libertà personale e tutela collettiva. Il terzo capitolo indaga le deroghe al divieto di atti di disposizione, focalizzandosi su donazioni e trapianti. Attraverso casi specifici come il trapianto di rene e di altri organi vitali, si esplorano le situazioni in cui il divieto può essere superato, facendo emergere una complessa rete di regolamentazioni e considerazioni etiche. Il quarto capitolo affronta l'autodeterminazione terapeutica, un principio centrale. Il consenso informato, analizzato nella sua natura giuridica e nei suoi requisiti, sottolinea l'importanza dell'opinione del paziente nelle scelte mediche. La rinuncia e il rifiuto delle cure sono analizzati insieme alle disposizioni anticipate di trattamento, sottolineando l'evoluzione dell'interazione tra medico e paziente. Le conclusioni riflettono sulla complessità affrontata e formulano la speranza di un futuro normativo più attento a queste tematiche. Si auspica un rafforzamento del diritto all'autodeterminazione sanitaria, bilanciando l'autonomia con l'interesse collettivo.File | Dimensione | Formato | |
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