L’argomento principale della tesi è l’attività svolta dal consulente tecnico nelle controversie familiari. Nel primo capitolo viene trattata la consulenza psicodiagnostica, soffermandosi in particolare sugli strumenti e i metodi ai quali il consulente ricorre nell’espletamento dell’incarico conferitogli dal giudice. Nel secondo capitolo viene posta l’attenzione sull’istituto dell’ascolto del minore nei procedimenti attinenti a questioni che lo coinvolgono e sulla possibilità per il giudice di delegare tale adempimento al consulente tecnico, anche alla luce delle nuove disposizioni introdotte dalla recente riforma Cartabia (Legge n. 206 del 26 novembre 2021). Con tale riforma sono state introdotte alcune norme, nel Titolo IV-bis del Libro II del codice di procedura civile rubricato “Norme per il procedimento in materia di persone, minorenni e famiglie”, in materia di consulenza tecnica esperita nei procedimenti relativi a controversie familiari (quali l’introduzione dell’elenco nazionale dei consulenti tecnici e la necessità, nello svolgimento dell’incarico, di utilizzare metodologie e protocolli riconosciuti dalla comunità scientifica). Nell’ultimo capitolo vengono trattati i rapporti tra le altre figure che intervengono nelle controversie familiari (servizi sociali, coordinatore genitoriale, curatore speciale del minore, mediatore familiare) e l’autorità giudiziaria, nonché con il consulente tecnico. Queste figure, nonostante non possano essere considerate ausiliari del giudice, portano comunque nel processo le loro peculiari professionalità, eventualmente anche di matrice non giuridica.
Gli ausiliari del giudice nelle controversie di famiglia
GRAMMATICO, GIULIA
2022/2023
Abstract
L’argomento principale della tesi è l’attività svolta dal consulente tecnico nelle controversie familiari. Nel primo capitolo viene trattata la consulenza psicodiagnostica, soffermandosi in particolare sugli strumenti e i metodi ai quali il consulente ricorre nell’espletamento dell’incarico conferitogli dal giudice. Nel secondo capitolo viene posta l’attenzione sull’istituto dell’ascolto del minore nei procedimenti attinenti a questioni che lo coinvolgono e sulla possibilità per il giudice di delegare tale adempimento al consulente tecnico, anche alla luce delle nuove disposizioni introdotte dalla recente riforma Cartabia (Legge n. 206 del 26 novembre 2021). Con tale riforma sono state introdotte alcune norme, nel Titolo IV-bis del Libro II del codice di procedura civile rubricato “Norme per il procedimento in materia di persone, minorenni e famiglie”, in materia di consulenza tecnica esperita nei procedimenti relativi a controversie familiari (quali l’introduzione dell’elenco nazionale dei consulenti tecnici e la necessità, nello svolgimento dell’incarico, di utilizzare metodologie e protocolli riconosciuti dalla comunità scientifica). Nell’ultimo capitolo vengono trattati i rapporti tra le altre figure che intervengono nelle controversie familiari (servizi sociali, coordinatore genitoriale, curatore speciale del minore, mediatore familiare) e l’autorità giudiziaria, nonché con il consulente tecnico. Queste figure, nonostante non possano essere considerate ausiliari del giudice, portano comunque nel processo le loro peculiari professionalità, eventualmente anche di matrice non giuridica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/38434