PPPD (Persistent Perceptual-Postural Vertigo) is a recently classified clinical entity that has been included among chronical vestibular pathologies. The predominant symptom is “dizziness”, which is a sense of instability and altered spatial orientation without, however, the actual objective vertigo. The sense of instability given by the pathology leads to a strong state of anxiety in the patient. At the same time, anxiousness or pre-existing anxiety disorders can negatively affect the course of the pathology. The paper proposes a general excursus on vertiginous syndromes, of which PPPD represents one of the most recent and therefore less in-depth examples, and then focuses on a recent study conducted in the Otolaryngology department of the Le Molinette clinic in Turin. The study recruited 50 subjects with balance disorder, aged between 25 and 83 years (average age of 56.44 years, SD 13.93), both sexes, 31 females and 19 males. The common cause of pathology, defined with proper instrumentation, was PPPD. Patients underwent: otolaryngological examination, DHI questionnaire (a questionnaire that must be filled by the patient and which gives a precise picture of the functional limitations and the emotional impact they entail), audiometric balance, bedside exam (which includes performing segmental tests and the search for nystagmus, both spontaneous and revealed), instrumental stimulation with video head pulse test (vHIT) and/or with thermal tests. The aim is to provide an overview of the main diagnostic procedures that can be used to diagnose chronical vestibular pathologies (one of which is PPPD), with particular attention to both clinical investigations via bedside exam and instrumental tests of latest discovery.
La PPPD (Dizziness percettiva-posturale persistente) è un’entità clinica di recente classificazione che è stata inserita tra le patologie vestibolari croniche. Il sintomo predominante è la dizziness, ovvero un senso di instabilità e di alterato orientamento spaziale senza però la vertigine oggettiva vera e propria. Il senso di instabilità dato dalla patologia porta ad un forte stato d’ansia nel paziente e viceversa, tratti di personalità ansiosi o ansia preesistente possono influire negativamente sul decorso della patologia. L’elaborato propone un excursus generale sulle sindromi vertiginose, delle quali la PPPD rappresenta uno degli esempi più recenti e pertanto meno approfonditi, per poi focalizzarsi su un recente studio condotto nel reparto di Otorinolaringoiatria della clinica Le Molinette di Torino. Nello studio sono stati reclutati 50 soggetti affetti da disturbi dell’equilibrio, con età compresa tra 25 e 83 anni (età media di 56,44 anni, DS 13.93), ambosessi, 31 femmine e 19 maschi. La comune causa di patologia, definita con i supporti clinici e strumentali, è stata per tutti i pazienti la PPPD. I pazienti sono stati sottoposti a: visita otorinolaringoiatrica, questionario DHI (un questionario che deve essere compilato dal paziente e che permette di avere un quadro preciso delle limitazioni funzionali e dell’impatto emotivo che queste comportano), bilancio audiometrico, bedside examination (la quale prevedeva l’esecuzione delle prove segmentario toniche e la ricerca del nistagmo, sia spontaneo sia rivelato), stimolazione strumentale con video head impulse test (vHIT) e/o con prove termiche. L’obiettivo è quello di fornire uno sguardo d’insieme sulle principali procedure diagnostiche da poter utilizzare per fare diagnosi in caso di patologie vestibolari croniche (di cui fa parte la PPPD), con particolare attenzione sia alle indagini cliniche incluse nella bedside examination che ai test strumentali più recenti.
Reperti strumentali nella PPPD (persistent postural-perceptual dizziness)
CAPRIOLO, ALESSANDRO
2021/2022
Abstract
La PPPD (Dizziness percettiva-posturale persistente) è un’entità clinica di recente classificazione che è stata inserita tra le patologie vestibolari croniche. Il sintomo predominante è la dizziness, ovvero un senso di instabilità e di alterato orientamento spaziale senza però la vertigine oggettiva vera e propria. Il senso di instabilità dato dalla patologia porta ad un forte stato d’ansia nel paziente e viceversa, tratti di personalità ansiosi o ansia preesistente possono influire negativamente sul decorso della patologia. L’elaborato propone un excursus generale sulle sindromi vertiginose, delle quali la PPPD rappresenta uno degli esempi più recenti e pertanto meno approfonditi, per poi focalizzarsi su un recente studio condotto nel reparto di Otorinolaringoiatria della clinica Le Molinette di Torino. Nello studio sono stati reclutati 50 soggetti affetti da disturbi dell’equilibrio, con età compresa tra 25 e 83 anni (età media di 56,44 anni, DS 13.93), ambosessi, 31 femmine e 19 maschi. La comune causa di patologia, definita con i supporti clinici e strumentali, è stata per tutti i pazienti la PPPD. I pazienti sono stati sottoposti a: visita otorinolaringoiatrica, questionario DHI (un questionario che deve essere compilato dal paziente e che permette di avere un quadro preciso delle limitazioni funzionali e dell’impatto emotivo che queste comportano), bilancio audiometrico, bedside examination (la quale prevedeva l’esecuzione delle prove segmentario toniche e la ricerca del nistagmo, sia spontaneo sia rivelato), stimolazione strumentale con video head impulse test (vHIT) e/o con prove termiche. L’obiettivo è quello di fornire uno sguardo d’insieme sulle principali procedure diagnostiche da poter utilizzare per fare diagnosi in caso di patologie vestibolari croniche (di cui fa parte la PPPD), con particolare attenzione sia alle indagini cliniche incluse nella bedside examination che ai test strumentali più recenti.File | Dimensione | Formato | |
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