The present master's thesis dissertation concerns the conservation treatment of a panel painting, Madonna di S.Rocco, coming from Valnerina and made by Francesco Sparapane around the year 1530. The study of the artefact has included a preliminary bibliographic and archival research in order to produce a first characterization of the poorly known artist. Following the documentary research, it was possible to retrace the conservation history of the painting, which, after the earthquake in 1979, underwent an important conservation treatment in 1988. In order to study the unusual technique used by the artist for this panel and to contextualize the artwork into his artistic production, it was decided to carry out a diagnostic campaign along with the visual analysis of the artefact. Moreover, experimentation on mock-ups was useful to examine some aspects of the construction technique of the painting and to study the degradation phenomena which have appeared over the course of the past centuries. The planning and implementation of the conservation treatment, which followed the collection of this precious information, aimed at the resolution of the main issues involving both the wooden support and the paint layers, severely damaged due to the earthquake and to environmental factors such as moisture. In fact, these themes present numerous critical issues which need special thought with regard to the techniques and the materials to be used for the treatment. The treatment on the wooden support involved a few modifications of the prior system by re-functionalizing the crossbars. This allowed freeing the support from the accumulation of potential tensions. Another priority, further supported by the observation of the mock-ups, was to seal the connection between the boards of the panel in order to limit moisture exchange from the verso of the painting. As far as the painted surface is concerned, its main issues involved the presence of lacunae which had already been treated in recent times. It was considered appropriate to revise the methodology by reconstructing the missing parts of the figuration. Finally, some guidelines for the future conservation and fruition of the artwork have been outlined in order to prevent the recurrence of the degradation issues.

Il presente lavoro di tesi tratta dell'intervento di conservazione e restauro della Madonna di San Rocco, dipinto su tavola proveniente dalla Valnerina e realizzato da Francesco Sparapane intorno al 1530. Lo studio condotto sul manufatto ha previsto una preliminare ed approfondita ricerca bibliografica ed archivistica al fine di fornire un primo documento utile alla caratterizzazione di questo artista ancora poco studiato. In seguito alla ricerca documentaria è stato possibile ricostruire la travagliata storia conservativa del dipinto, il quale, a seguito del terremoto del 1979, subì un importante intervento di restauro nel 1988. Per meglio inquadrare la produzione artistica di Francesco Sparapane è stata eseguita, oltre che una analisi autoptica e comparativa del manufatto, un'accurata campagna di indagini diagnostiche che ha consentito di studiare la peculiare tecnica esecutiva della tavola. In questo senso è stata inoltre eseguita una sperimentazione su provini volta ad approfondire alcuni aspetti della tecnica di costruzione del dipinto e a studiare meglio le dinamiche di degrado che nei secoli si sono verificate. In seguito al raccoglimento di tali preziose informazioni è stato studiato e condotto un mirato intervento di restauro volto alla risoluzione dei fenomeni di degrado legati sia alla stabilizzazione del supporto ligneo, sia al recupero dell'immagine dipinta, gravemente danneggiata in seguito al sisma e all'azione dell'umidità. Questi temi infatti presentano molteplici criticità che necessitano di approfondite riflessioni circa le tecniche ed i materiali da impiegare. Il risanamento strutturale è stato volto a risolvere le reali necessità del tavolato, senza quindi modificare i delicati equilibri che nel tempo si sono ormai stabilizzati. In questo senso l'intervento di restauro ha messo in atto opportune modifiche e revisioni di un sistema preesistente rifunzionalizzando le traverse e consentendo quindi al supporto di liberare eventuali tensioni che nel tempo potrebbe accumulare. Un'altra prioritaria necessità, sostenuta dalle osservazioni fatte sui provini, è stata quella di operare un'accurata sigillatura delle commettiture aperte, atta a limitare al minimo il passaggio d'umidità dal verso del dipinto. Per quanto riguarda la superficie dipinta le problematiche principali riguardavano il trattamento delle lacune, tema già affrontato sulla stessa opera in tempi recenti, e che in questo caso è sembrato opportuno rivedere, scegliendo quindi di ricostruire il tessuto pittorico lacerato in parti importanti della raffigurazione. È stato infine ritenuto importante fornire alcune linee guida per la conservazione e la manutenzione dell'opera all'interno dei luoghi di ricovero, strategie fondamentali per evitare l'insorgere di fenomeni di degrado.

LA MADONNA DI SAN ROCCO DI FRANCESCO SPARAPANE: PROBLEMI CONSERVATIVI E INTERVENTO DI RESTAURO DI UN DIPINTO SU TAVOLA DEL XVI SECOLO PROVENIENTE DALLA VALNERINA

DUTTO, DANIELE
2017/2018

Abstract

Il presente lavoro di tesi tratta dell'intervento di conservazione e restauro della Madonna di San Rocco, dipinto su tavola proveniente dalla Valnerina e realizzato da Francesco Sparapane intorno al 1530. Lo studio condotto sul manufatto ha previsto una preliminare ed approfondita ricerca bibliografica ed archivistica al fine di fornire un primo documento utile alla caratterizzazione di questo artista ancora poco studiato. In seguito alla ricerca documentaria è stato possibile ricostruire la travagliata storia conservativa del dipinto, il quale, a seguito del terremoto del 1979, subì un importante intervento di restauro nel 1988. Per meglio inquadrare la produzione artistica di Francesco Sparapane è stata eseguita, oltre che una analisi autoptica e comparativa del manufatto, un'accurata campagna di indagini diagnostiche che ha consentito di studiare la peculiare tecnica esecutiva della tavola. In questo senso è stata inoltre eseguita una sperimentazione su provini volta ad approfondire alcuni aspetti della tecnica di costruzione del dipinto e a studiare meglio le dinamiche di degrado che nei secoli si sono verificate. In seguito al raccoglimento di tali preziose informazioni è stato studiato e condotto un mirato intervento di restauro volto alla risoluzione dei fenomeni di degrado legati sia alla stabilizzazione del supporto ligneo, sia al recupero dell'immagine dipinta, gravemente danneggiata in seguito al sisma e all'azione dell'umidità. Questi temi infatti presentano molteplici criticità che necessitano di approfondite riflessioni circa le tecniche ed i materiali da impiegare. Il risanamento strutturale è stato volto a risolvere le reali necessità del tavolato, senza quindi modificare i delicati equilibri che nel tempo si sono ormai stabilizzati. In questo senso l'intervento di restauro ha messo in atto opportune modifiche e revisioni di un sistema preesistente rifunzionalizzando le traverse e consentendo quindi al supporto di liberare eventuali tensioni che nel tempo potrebbe accumulare. Un'altra prioritaria necessità, sostenuta dalle osservazioni fatte sui provini, è stata quella di operare un'accurata sigillatura delle commettiture aperte, atta a limitare al minimo il passaggio d'umidità dal verso del dipinto. Per quanto riguarda la superficie dipinta le problematiche principali riguardavano il trattamento delle lacune, tema già affrontato sulla stessa opera in tempi recenti, e che in questo caso è sembrato opportuno rivedere, scegliendo quindi di ricostruire il tessuto pittorico lacerato in parti importanti della raffigurazione. È stato infine ritenuto importante fornire alcune linee guida per la conservazione e la manutenzione dell'opera all'interno dei luoghi di ricovero, strategie fondamentali per evitare l'insorgere di fenomeni di degrado.
ITA
The present master's thesis dissertation concerns the conservation treatment of a panel painting, Madonna di S.Rocco, coming from Valnerina and made by Francesco Sparapane around the year 1530. The study of the artefact has included a preliminary bibliographic and archival research in order to produce a first characterization of the poorly known artist. Following the documentary research, it was possible to retrace the conservation history of the painting, which, after the earthquake in 1979, underwent an important conservation treatment in 1988. In order to study the unusual technique used by the artist for this panel and to contextualize the artwork into his artistic production, it was decided to carry out a diagnostic campaign along with the visual analysis of the artefact. Moreover, experimentation on mock-ups was useful to examine some aspects of the construction technique of the painting and to study the degradation phenomena which have appeared over the course of the past centuries. The planning and implementation of the conservation treatment, which followed the collection of this precious information, aimed at the resolution of the main issues involving both the wooden support and the paint layers, severely damaged due to the earthquake and to environmental factors such as moisture. In fact, these themes present numerous critical issues which need special thought with regard to the techniques and the materials to be used for the treatment. The treatment on the wooden support involved a few modifications of the prior system by re-functionalizing the crossbars. This allowed freeing the support from the accumulation of potential tensions. Another priority, further supported by the observation of the mock-ups, was to seal the connection between the boards of the panel in order to limit moisture exchange from the verso of the painting. As far as the painted surface is concerned, its main issues involved the presence of lacunae which had already been treated in recent times. It was considered appropriate to revise the methodology by reconstructing the missing parts of the figuration. Finally, some guidelines for the future conservation and fruition of the artwork have been outlined in order to prevent the recurrence of the degradation issues.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/38397