Valutazione semiquantitativa dell'esposizione ad agenti batterici resistenti ad antimicrobici in allevatori di bovine da latte nella Provincia di Lecce. ​

In animal husbandry, antibiotic resistance is aproblem for animal health and at the same time can represent a health risk for farm workers and the community.The objective of the present study is the identification of farming practices in dairy cattle that are more likely to be exposed to antibiotic resistance agents such as MRSA and ESBLs. A review of the scientific literature was conducted to obtain estimates of the prevalence of MRSA and ESBLs on farms. The zootechnical practices have been reconstructed thanks to the information coming from the bibliography and inspections carried out in a dairy farm. An FMEA questionnaire was prepared to gather information on the type of contact, working hours, used PPE and the number of animals that characterize the practices. Subsequently, the questionnaires were administered to 11 dairy farmers in the province of Lecce. Work practices were classified according to the exposure index for farm workers to AMR by applying the semi-quantitative Failures Modes and Effect Analysis (FMEA) method which allowed the calculation of the exposure index to MRSA and ESBLs. The working practices, characterized by direct contact with numerous animals and frequently performed with rare use of PPE, were associated with the greater probability of exposure to antimicrobial resistance. The use of PPE varies greatly from one farm to another, affecting the AMR exposure index. It can be seen that milking, if performed without gloves, has an exposure index of 3 for both MRSA and ESBLs. In companies where milking is performed with gloves, overalls and boots the exposure index is 1 for both ESBls and MRSA. It is necessary to implement the use of PPE and train and sensitize workers about antibiotic resistance to limit the transmission of antibiotic resistance agents.

In ambito zootecnico l'antibiotico resistenza è un problema diretto per la salute animale e allo stesso tempo può rappresentare un rischio sanitario per gli allevatori e la comunità. L'obiettivo di questo studio è identificare le pratiche zootecniche nell'allevamento di bovini da latte che hanno una maggiore probabilità di esposizione professionale ad agenti di antibiotico resistenza, come MRSA e ESBLs. Si è condotta una revisione della letteratura scientifica per ottenere stime della prevalenza di MRSA e ESBLs negli allevamenti. Le pratiche zootecniche sono state ricostruite grazie alle informazioni provenienti dalla bibliografia e a sopralluoghi effettuati in un allevamento di lattifere. Si è elaborato un questionario FMEA per raccogliere informazioni relative al tipo di contatto, ore di lavoro, D.P.I usati e numero di animali che caratterizzano le pratiche. In seguito, i questionari sono stati somministrati a 11 allevatori di vacche da latte nella Provincia di Lecce. Le pratiche lavorative sono state classificate in base all'indice di esposizione per gli allevatori ad AMR applicando il metodo semiquantitativo Failures Modes and Effect Analysis (FMEA) che ha permesso di calcolare l'indice di esposizione a MRSA e ESBLs. Le pratiche di lavoro, caratterizzate dal contatto diretto con numerosi animali e che vengono svolte frequentemente con un uso raro dei DPI sono risultate associate alla maggiore probabilità di esposizione alla resistenza antimicrobica. L'utilizzo di DPI varia molto tra un allevamento e l'altro, influendo sull'indice di esposizione a AMR. Si evince che la mungitura, se eseguita senza guanti, ha un indice di esposizione pari a 3 sia per MRSA che per ESBLs. Nelle aziende dove la mungitura è eseguita con guanti, tuta e stivali l'indice di esposizione è 1 sia per ESBls che per MRSA. Risulta quindi necessario implementare l'uso di DPI e formare e sensibilizzare i lavoratori in merito all'antibiotico resistenza per limitare la trasmissione di agenti di antibiotico resistenza.