In our dissertation, we will analyze various compositions from Vittorio Sereni’s poetic production from the perspective of the signs he looks for in order to find an additional dimension within the earthly one. We will particularly observe how this investigation often results in the sudden appearance of enigmatic figures present in many of Sereni’s texts. By analyzing them each time, we will see how they can be the deceased returning to reveal truths to the subject, personifications of states of mind, or landscapes characterized by human traits. Scholars have given numerous interpretations of these mysterious figures, whose characteristic traits naturally change simultaneously with Sereni’s poetic maturation. In this dissertation, we will analyze some of their manifestations from Frontiera to Stella variabile, trying to explain their meaning and also giving a personal interpretation that takes into account as much as possible those advanced by previous scholars. In this text, we will have the opportunity to observe how the author’s constant investigation of the world in search of traces of another dimension leads, in his poetic production, to a mixture of suggestions that from time to time lead him to question his most remote convictions, thus allowing him to emancipate himself from the spiritual imprisonment exerted on him by temporary time and, consequently, the idealization of the hometown, a place that he realizes has not escaped the decline of time and, more generally, the tragedies that can happen everywhere in the earthly dimension. The interest shown by Sereni in the plurality of meanings that contact with the ultramundane can make each of his compositions worthy of more attention, even in cases where this search leads to nothing and to a hard realization of the loneliness to which the subject feels condemned. As we will observe later, in the great mosaic of Sereni’s poetics, every encounter, even one that does not result in a true confrontation, represents without any doubt an additional piece towards a new awareness that will allow him to evolve spiritually and give the right value to the present in which he lives, without any longer needing to escape from it. The profound value that the poet attributes to each of the figures he meets along his path, making treasure of the warnings addressed to him from time to time, significantly shows how, in the course of his poetic production, he has directed his devotion towards an “Afterlife” that always seems to keep a window open to the world of the living, making it easier for them to consult their loved figures. As we will observe later, in Sereni’s poetry, his father, his grandmother and more generally those characters attributable to the deceased, even if unknown, ultimately assume extreme meaning for him from the moment they decide to contact him. They represent a true horizon to be constantly considered in his reflections on the decline of everything earthly and the inhospitability of his dimension dominated by caos.

Nel corso della nostra trattazione avremo modo di prendere in esame svariati componimenti della produzione poetica di Vittorio Sereni dal punto di vista delle tracce da lui ricercate di una dimensione ulteriore in quella terrena: osserveremo in particolar modo come molto di frequente questa indagine sfoci nella repentina comparsa di figure enigmatiche presenti in molti dei testi sereniani e, analizzandoli con attenzione di volta in volta, vedremo come esse potranno essere dei defunti tornati per rivelare al soggetto delle verità, delle personificazioni di stati d’animo, o dei paesaggi caratterizzati da tratti umani. Gli studiosi hanno conferito numerose interpretazioni a queste misteriose figure i cui tratti caratterizzanti naturalmente mutano simultaneamente con la maturazione poetica di Sereni: in questo elaborato svolgeremo un’analisi di alcune delle loro manifestazioni a partire da Frontiera per giungere a Stella variabile, spiegando in maniera approfondita il loro significato e fornendone anche una personale interpretazione che tenga conto il più possibile anche di quelle avanzate dagli studiosi in precedenza. In questa trattazione avremo dunque modo di osservare come l’indagine costante del mondo alla ricerca di tracce di una dimensione altra attuata dall’autore si traduca, nella sua produzione poetica, in una commistione di suggestioni che di volta in volta lo incoraggiano a rimettere in discussione ogni sua più remota convinzione permettendogli dunque di slegarsi dalla prigionia spirituale esercitata su di lui dal tempo provvisorio e di conseguenza anche dall’idealizzazione della città natale, luogo che l’io lirico realizzerà non essersi sottratto al logorìo del tempo e, più in generale, alle tragedie che accadono ovunque nella dimensione terrena. L’interesse dimostrato da Sereni nei confronti della pluralità di significati a cui il contatto con l’oltremondano può dare adito rende di fatto ogni suo componimento meritevole di approfondimenti, anche in quei casi in cui effettivamente questa ricerca porti a un nulla di fatto e a un’amara presa di coscienza da parte dell’io lirico circa la propria solitudine: come avremo modo di osservare, infatti, nel grande mosaico della poetica sereniana ogni incontro, anche quello che non sfocia in un vero e proprio confronto, rappresenta indubbiamente un tassello in più verso una nuova consapevolezza che gli permetterà di evolvere spiritualmente e conferire il giusto valore a quel presente in cui si trova immerso senza più doverne sfuggire. La profonda importanza conferita dal poeta luinese a ciascuna delle figure che incontra sul suo cammino facendo di volta in volta tesoro degli ammonimenti rivoltigli mette significativamente in luce come nel corso della sua produzione poetica egli abbia indirizzato la propria devozione verso un Aldilà che pare tuttavia sempre mantenere uno spiraglio aperto sul mondo dei vivi perché sia per loro più semplice poter consultare le proprie figure di riferimento. Nel caso di Sereni, il padre, la nonna, e in generale personaggi di defunti che, anche se sconosciuti, assumono in definitiva per lui estrema rilevanza dal momento in cui decidono di mettersi in contatto con lui rappresentano un vero orizzonte di cui tenere costantemente conto nelle sue riflessioni circa la caducità di tutto quel che è terreno e l’ostilità di un mondo ormai dominato dal disordine.

«Di momento in momento credici a quell'altra vita»: la presenza dell'oltremondano nella poesia di Vittorio Sereni

CAFFO, SERENA
2023/2024

Abstract

Nel corso della nostra trattazione avremo modo di prendere in esame svariati componimenti della produzione poetica di Vittorio Sereni dal punto di vista delle tracce da lui ricercate di una dimensione ulteriore in quella terrena: osserveremo in particolar modo come molto di frequente questa indagine sfoci nella repentina comparsa di figure enigmatiche presenti in molti dei testi sereniani e, analizzandoli con attenzione di volta in volta, vedremo come esse potranno essere dei defunti tornati per rivelare al soggetto delle verità, delle personificazioni di stati d’animo, o dei paesaggi caratterizzati da tratti umani. Gli studiosi hanno conferito numerose interpretazioni a queste misteriose figure i cui tratti caratterizzanti naturalmente mutano simultaneamente con la maturazione poetica di Sereni: in questo elaborato svolgeremo un’analisi di alcune delle loro manifestazioni a partire da Frontiera per giungere a Stella variabile, spiegando in maniera approfondita il loro significato e fornendone anche una personale interpretazione che tenga conto il più possibile anche di quelle avanzate dagli studiosi in precedenza. In questa trattazione avremo dunque modo di osservare come l’indagine costante del mondo alla ricerca di tracce di una dimensione altra attuata dall’autore si traduca, nella sua produzione poetica, in una commistione di suggestioni che di volta in volta lo incoraggiano a rimettere in discussione ogni sua più remota convinzione permettendogli dunque di slegarsi dalla prigionia spirituale esercitata su di lui dal tempo provvisorio e di conseguenza anche dall’idealizzazione della città natale, luogo che l’io lirico realizzerà non essersi sottratto al logorìo del tempo e, più in generale, alle tragedie che accadono ovunque nella dimensione terrena. L’interesse dimostrato da Sereni nei confronti della pluralità di significati a cui il contatto con l’oltremondano può dare adito rende di fatto ogni suo componimento meritevole di approfondimenti, anche in quei casi in cui effettivamente questa ricerca porti a un nulla di fatto e a un’amara presa di coscienza da parte dell’io lirico circa la propria solitudine: come avremo modo di osservare, infatti, nel grande mosaico della poetica sereniana ogni incontro, anche quello che non sfocia in un vero e proprio confronto, rappresenta indubbiamente un tassello in più verso una nuova consapevolezza che gli permetterà di evolvere spiritualmente e conferire il giusto valore a quel presente in cui si trova immerso senza più doverne sfuggire. La profonda importanza conferita dal poeta luinese a ciascuna delle figure che incontra sul suo cammino facendo di volta in volta tesoro degli ammonimenti rivoltigli mette significativamente in luce come nel corso della sua produzione poetica egli abbia indirizzato la propria devozione verso un Aldilà che pare tuttavia sempre mantenere uno spiraglio aperto sul mondo dei vivi perché sia per loro più semplice poter consultare le proprie figure di riferimento. Nel caso di Sereni, il padre, la nonna, e in generale personaggi di defunti che, anche se sconosciuti, assumono in definitiva per lui estrema rilevanza dal momento in cui decidono di mettersi in contatto con lui rappresentano un vero orizzonte di cui tenere costantemente conto nelle sue riflessioni circa la caducità di tutto quel che è terreno e l’ostilità di un mondo ormai dominato dal disordine.
«Di momento in momento credici a quell'altra vita»: the presence of ultramundane in Vittorio Sereni's poetry
In our dissertation, we will analyze various compositions from Vittorio Sereni’s poetic production from the perspective of the signs he looks for in order to find an additional dimension within the earthly one. We will particularly observe how this investigation often results in the sudden appearance of enigmatic figures present in many of Sereni’s texts. By analyzing them each time, we will see how they can be the deceased returning to reveal truths to the subject, personifications of states of mind, or landscapes characterized by human traits. Scholars have given numerous interpretations of these mysterious figures, whose characteristic traits naturally change simultaneously with Sereni’s poetic maturation. In this dissertation, we will analyze some of their manifestations from Frontiera to Stella variabile, trying to explain their meaning and also giving a personal interpretation that takes into account as much as possible those advanced by previous scholars. In this text, we will have the opportunity to observe how the author’s constant investigation of the world in search of traces of another dimension leads, in his poetic production, to a mixture of suggestions that from time to time lead him to question his most remote convictions, thus allowing him to emancipate himself from the spiritual imprisonment exerted on him by temporary time and, consequently, the idealization of the hometown, a place that he realizes has not escaped the decline of time and, more generally, the tragedies that can happen everywhere in the earthly dimension. The interest shown by Sereni in the plurality of meanings that contact with the ultramundane can make each of his compositions worthy of more attention, even in cases where this search leads to nothing and to a hard realization of the loneliness to which the subject feels condemned. As we will observe later, in the great mosaic of Sereni’s poetics, every encounter, even one that does not result in a true confrontation, represents without any doubt an additional piece towards a new awareness that will allow him to evolve spiritually and give the right value to the present in which he lives, without any longer needing to escape from it. The profound value that the poet attributes to each of the figures he meets along his path, making treasure of the warnings addressed to him from time to time, significantly shows how, in the course of his poetic production, he has directed his devotion towards an “Afterlife” that always seems to keep a window open to the world of the living, making it easier for them to consult their loved figures. As we will observe later, in Sereni’s poetry, his father, his grandmother and more generally those characters attributable to the deceased, even if unknown, ultimately assume extreme meaning for him from the moment they decide to contact him. They represent a true horizon to be constantly considered in his reflections on the decline of everything earthly and the inhospitability of his dimension dominated by caos.
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Descrizione: L'elaborato tratta della ricerca della dimensione oltremondana svolta dal poeta novecentesco Vittorio Sereni all'interno di tutte le sue raccolte poetiche nel corso del tempo, influenzata anche dalle esperienze vissute da lui in prima persona.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/3827