Il presente lavoro di tesi si propone di esaminare il tema dell'affettività in carcere con un focus particolare sulle condizioni della comunità LGBTQI+ all'interno delle istituzioni penitenziarie italiane. Attraverso un'analisi multidimensionale, la ricerca esplora quattro aspetti principali: il collocamento dei detenuti LGBTQI+, la loro partecipazione alle attività trattamentali, le problematiche legate alla salute, in particolare alle cure ormonali, e la necessità di una formazione specifica per gli operatori penitenziari. In primo luogo, la tesi analizza le modalità di collocamento dei detenuti LGBTQI+, sottolineando come la loro segregazione o isolamento forzato possa avere ripercussioni negative sul loro benessere psicologico e sulla loro possibilità di mantenere relazioni affettive. Viene esaminata la normativa vigente e le pratiche adottate in diversi istituti penitenziari, evidenziando la necessità di politiche più inclusive e rispettose delle identità di genere e delle orientazioni sessuali dei detenuti. La partecipazione alle attività trattamentali rappresenta un altro aspetto cruciale trattato nella tesi. I dati raccolti tramite interviste rivelano che i detenuti LGBTQI+ spesso incontrano ostacoli significativi nell'accedere ai programmi di riabilitazione e formazione. La ricerca mette in luce la necessità di sviluppare programmi specifici che tengano conto delle esperienze e delle esigenze particolari di questa comunità, favorendo così un ambiente più inclusivo e supportivo. Per quanto riguarda la salute, la tesi dedica particolare attenzione alle cure ormonali per i detenuti transgender. L'analisi delle pratiche attuali evidenzia una serie di criticità, tra cui la discontinuità delle cure, la mancanza di personale medico adeguatamente formato e la difficoltà nell'accesso ai farmaci necessari. Viene sottolineata l'importanza di garantire un'assistenza sanitaria continua e di qualità, in linea con gli standard internazionali sui diritti umani. Infine, la ricerca discute la necessità di una formazione specifica per gli operatori penitenziari. L'analisi delle pratiche attuali mostra come la mancanza di consapevolezza e di competenze specifiche possa contribuire a perpetuare situazioni di discriminazione e marginalizzazione all'interno delle carceri. La tesi propone l'implementazione di programmi di formazione continua che affrontino tematiche legate all'identità di genere, all'orientamento sessuale e ai diritti umani, al fine di promuovere un ambiente penitenziario più rispettoso e inclusivo. Le conclusioni della tesi evidenziano la necessità di un cambiamento significativo nelle politiche e nelle pratiche penitenziarie italiane. Solo attraverso un approccio integrato e inclusivo sarà possibile garantire il rispetto dei diritti e del benessere della comunità LGBTQI+ all'interno delle carceri italiane.
AFFETTIVITA' IMPRIGIONATA: la comunità LGBTQI+ nel contesto carcerario
CORGNOLO, GIULIA
2023/2024
Abstract
Il presente lavoro di tesi si propone di esaminare il tema dell'affettività in carcere con un focus particolare sulle condizioni della comunità LGBTQI+ all'interno delle istituzioni penitenziarie italiane. Attraverso un'analisi multidimensionale, la ricerca esplora quattro aspetti principali: il collocamento dei detenuti LGBTQI+, la loro partecipazione alle attività trattamentali, le problematiche legate alla salute, in particolare alle cure ormonali, e la necessità di una formazione specifica per gli operatori penitenziari. In primo luogo, la tesi analizza le modalità di collocamento dei detenuti LGBTQI+, sottolineando come la loro segregazione o isolamento forzato possa avere ripercussioni negative sul loro benessere psicologico e sulla loro possibilità di mantenere relazioni affettive. Viene esaminata la normativa vigente e le pratiche adottate in diversi istituti penitenziari, evidenziando la necessità di politiche più inclusive e rispettose delle identità di genere e delle orientazioni sessuali dei detenuti. La partecipazione alle attività trattamentali rappresenta un altro aspetto cruciale trattato nella tesi. I dati raccolti tramite interviste rivelano che i detenuti LGBTQI+ spesso incontrano ostacoli significativi nell'accedere ai programmi di riabilitazione e formazione. La ricerca mette in luce la necessità di sviluppare programmi specifici che tengano conto delle esperienze e delle esigenze particolari di questa comunità, favorendo così un ambiente più inclusivo e supportivo. Per quanto riguarda la salute, la tesi dedica particolare attenzione alle cure ormonali per i detenuti transgender. L'analisi delle pratiche attuali evidenzia una serie di criticità, tra cui la discontinuità delle cure, la mancanza di personale medico adeguatamente formato e la difficoltà nell'accesso ai farmaci necessari. Viene sottolineata l'importanza di garantire un'assistenza sanitaria continua e di qualità, in linea con gli standard internazionali sui diritti umani. Infine, la ricerca discute la necessità di una formazione specifica per gli operatori penitenziari. L'analisi delle pratiche attuali mostra come la mancanza di consapevolezza e di competenze specifiche possa contribuire a perpetuare situazioni di discriminazione e marginalizzazione all'interno delle carceri. La tesi propone l'implementazione di programmi di formazione continua che affrontino tematiche legate all'identità di genere, all'orientamento sessuale e ai diritti umani, al fine di promuovere un ambiente penitenziario più rispettoso e inclusivo. Le conclusioni della tesi evidenziano la necessità di un cambiamento significativo nelle politiche e nelle pratiche penitenziarie italiane. Solo attraverso un approccio integrato e inclusivo sarà possibile garantire il rispetto dei diritti e del benessere della comunità LGBTQI+ all'interno delle carceri italiane.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/38254