In occasione dell'adesione della Romania tra gli Stati membri dell'Unione Europea, è sorta la necessità di provvedere ad una riforma del codice civile del 1865, storicamente dualista e suddiviso tra formante commerciale e disposizioni prettamente di natura civile. Questa esigenza viene percepita, a livello nazionale, come una risposta giuridica necessaria ed adeguata alle pressioni europeistiche dell'economia di mercato e dei suoi principi di libera circolazione delle merci e delle persone. Inizialmente, si è trattato di una spinta legislativa che ha lasciato intuire, specialmente in seguito all'adozione di codici civili simili in Ungheria piuttosto che in Repubblica Ceca, che si stesse assistendo ad un fenomeno di codificazione su scala più larga, nel bacino dell'Est del vecchio continente. A prescindere dalle ragioni di adozione che non ci è dato conoscere a fondo, il progetto di revisione del codice, iniziato nel 2004 si è concluso con l'approvazione della legge numero 287 del 17 luglio del 2009, in seguito modificata dalla legge del 15 luglio del 2011 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale (nella parte I, al numero 505 del 2011). Per formulare i contenuti del codice sono stati presi in considerazione svariati modelli giuridici tra cui il codice italiano, spagnolo, svizzero, tedesco nonché quello brasiliano ma il modello che è stato in grado di recepire al meglio l'eredità giuridica tramandata al paese attraverso il susseguirsi dei vari modelli napoleonici, resta senza dubbio, il codice civile della provincia canadese del Québec. Il codice civile ha quindi mutato radicalmente la percezione generale sulla materia dei diritti civili e delle libertà fondamentali, adoperando una visione monista e più garantista di regolamentazione dei rapporti di diritto tra i privati, più sensibile alle esigenze di tutela della personalità umana nelle sue varie sfaccettature. Anche così, gran parte delle disposizioni del codice del 1865 vengono riscontrate nella disciplina vigente (in special modo il diritto di famiglia è stato accorpato integralmente nel testo unitario). Come ha dichiarato il ministro della giustizia, Catalin Predoiu, in seguito all'entrata in vigore: ¿il nuovo codice civile è il risultato della libera determinazione dei cittadini: gli istituti giuridici riformulati ma anche quelli di recente introduzione, riscontrano una base ben radicata nel principio dell'autonomia negoziale. Si tratta di un codice liberale, in quanto soddisfa nella sfera del diritto, il realizzo del principio supremo dell'uguaglianza e della libertà dei suoi consociati. Essi possono godere in totale autonomia della libertà di contrattare, di fare testamento, piuttosto che di costituirsi in società di persone con vari risvolti di autonomia negli acquisti e nelle concessioni. Il codice concede principalmente ai cittadini del paese la libertà di gestire i rapporti di famiglia in base ad accordi favorevoli ad entrambi i coniugi.¿ La Romania ha tratto molteplici benefici dal modello canadese anche se l'importanza dell'applicazione dei dispositivi del codice civile del Québec al quadro legislativo rumeno potranno rendersi evidenti solo negli anni futuri, in seguito alla corretta e puntuale interpretazione della giurisprudenza. Indubbiamente, la fonte canadese di ispirazione con i suoi 15 anni di vigenza, rappresenta un ottimo strumento di lavoro giuridico, collaudato sia dal punto di vista pratico che teorico.
IL CODICE CIVILE DELLA ROMANIA: UN'ANALISI DI DIRITTO COMPARATO
MARTINAS, ANCA DELIA
2018/2019
Abstract
In occasione dell'adesione della Romania tra gli Stati membri dell'Unione Europea, è sorta la necessità di provvedere ad una riforma del codice civile del 1865, storicamente dualista e suddiviso tra formante commerciale e disposizioni prettamente di natura civile. Questa esigenza viene percepita, a livello nazionale, come una risposta giuridica necessaria ed adeguata alle pressioni europeistiche dell'economia di mercato e dei suoi principi di libera circolazione delle merci e delle persone. Inizialmente, si è trattato di una spinta legislativa che ha lasciato intuire, specialmente in seguito all'adozione di codici civili simili in Ungheria piuttosto che in Repubblica Ceca, che si stesse assistendo ad un fenomeno di codificazione su scala più larga, nel bacino dell'Est del vecchio continente. A prescindere dalle ragioni di adozione che non ci è dato conoscere a fondo, il progetto di revisione del codice, iniziato nel 2004 si è concluso con l'approvazione della legge numero 287 del 17 luglio del 2009, in seguito modificata dalla legge del 15 luglio del 2011 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale (nella parte I, al numero 505 del 2011). Per formulare i contenuti del codice sono stati presi in considerazione svariati modelli giuridici tra cui il codice italiano, spagnolo, svizzero, tedesco nonché quello brasiliano ma il modello che è stato in grado di recepire al meglio l'eredità giuridica tramandata al paese attraverso il susseguirsi dei vari modelli napoleonici, resta senza dubbio, il codice civile della provincia canadese del Québec. Il codice civile ha quindi mutato radicalmente la percezione generale sulla materia dei diritti civili e delle libertà fondamentali, adoperando una visione monista e più garantista di regolamentazione dei rapporti di diritto tra i privati, più sensibile alle esigenze di tutela della personalità umana nelle sue varie sfaccettature. Anche così, gran parte delle disposizioni del codice del 1865 vengono riscontrate nella disciplina vigente (in special modo il diritto di famiglia è stato accorpato integralmente nel testo unitario). Come ha dichiarato il ministro della giustizia, Catalin Predoiu, in seguito all'entrata in vigore: ¿il nuovo codice civile è il risultato della libera determinazione dei cittadini: gli istituti giuridici riformulati ma anche quelli di recente introduzione, riscontrano una base ben radicata nel principio dell'autonomia negoziale. Si tratta di un codice liberale, in quanto soddisfa nella sfera del diritto, il realizzo del principio supremo dell'uguaglianza e della libertà dei suoi consociati. Essi possono godere in totale autonomia della libertà di contrattare, di fare testamento, piuttosto che di costituirsi in società di persone con vari risvolti di autonomia negli acquisti e nelle concessioni. Il codice concede principalmente ai cittadini del paese la libertà di gestire i rapporti di famiglia in base ad accordi favorevoli ad entrambi i coniugi.¿ La Romania ha tratto molteplici benefici dal modello canadese anche se l'importanza dell'applicazione dei dispositivi del codice civile del Québec al quadro legislativo rumeno potranno rendersi evidenti solo negli anni futuri, in seguito alla corretta e puntuale interpretazione della giurisprudenza. Indubbiamente, la fonte canadese di ispirazione con i suoi 15 anni di vigenza, rappresenta un ottimo strumento di lavoro giuridico, collaudato sia dal punto di vista pratico che teorico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/38207