The following dissertation is embodied in an analysis concerning the discipline contained in the Article 273 c.p.p., recorded under «Condizioni generali di applicabilità delle misure». The aim of the research is the screening ¿ through doctrinal and jurisprudential sources references ¿ about criticalities underlying one of the conditions of the application of personal precautionary measures, labeled the necessary existence of «serious evidences of culpability». The dissertation is structured into three main topics, each of them examines a specific aspect. First chapter analyses, under a general point of view, the preconditions to affect the freedom of the individual in a time before the eventual affirmation of their responsibility. The second chapter is reviewing the general formula involved in Article 273 c.p.p. Notably, trying to identify the meaning of each singular word included in the formula, also considering the different meanings of evidence in the Italian Code of Penal Procedure (artt. 192, 267 e 312). The last chapter gives an updated oversight of the specific operativeness in the preventive action in each provision adopted in the subparagraph 1-bis, Article 273, introduced in 2001. Based on the non-exhaustive nature of the list contained therein arises, therefore, a brief analysis about other acts that can be built on the assumption of fumus commissi delicti.
Il presente elaborato si sostanzia in un'analisi riguardante la disciplina contenuta nell'articolo 273 c.p.p., rubricato «Condizioni generali di applicabilità delle misure». Scopo della ricerca è il vaglio - mediante l'espresso riferimento a fonti dottrinarie e giurisprudenziali - delle principali criticità sottese al presupposto applicativo delle misure cautelari personali, identificato nella necessaria sussistenza di «gravi indizi di colpevolezza». Il lavoro si articola in tre parti, ciascuna delle quali dedicata ad uno specifico aspetto del discorso che si vuole condurre. Nel primo capitolo, si esaminano, da un punto di vista generale, le condizioni necessarie ad incidere sulla libertà dei singoli in un momento antecedente alla eventuale affermazione della loro responsabilità. Il secondo capitolo riguarda, invece, la generica formula contenuta nell'articolo 273 c.p.p. In particolare, tentando di individuare il significato da attribuire alle singole componenti della stessa anche alla luce dei diversi riferimenti al concetto di indizio contenuti nel codice di rito (artt. 192, 267 e 312). Il terzo capitolo attiene, infine, alla disamina della specifica operatività nella fase cautelare delle singole disposizioni richiamate dal comma 1-bis dell'articolo 273, introdotto con la legge 1° marzo 2001, n. 63. In virtù della non tassatività dell'elenco ivi contenuto, si pone, quindi, in essere una breve analisi riguardante altri atti in presenza dei quali possa dirsi integrato il presupposto del fumus commissi delicti.
I gravi indizi di colpevolezza nelle misure cautelari personali
RUIU, ANDREA
2017/2018
Abstract
Il presente elaborato si sostanzia in un'analisi riguardante la disciplina contenuta nell'articolo 273 c.p.p., rubricato «Condizioni generali di applicabilità delle misure». Scopo della ricerca è il vaglio - mediante l'espresso riferimento a fonti dottrinarie e giurisprudenziali - delle principali criticità sottese al presupposto applicativo delle misure cautelari personali, identificato nella necessaria sussistenza di «gravi indizi di colpevolezza». Il lavoro si articola in tre parti, ciascuna delle quali dedicata ad uno specifico aspetto del discorso che si vuole condurre. Nel primo capitolo, si esaminano, da un punto di vista generale, le condizioni necessarie ad incidere sulla libertà dei singoli in un momento antecedente alla eventuale affermazione della loro responsabilità. Il secondo capitolo riguarda, invece, la generica formula contenuta nell'articolo 273 c.p.p. In particolare, tentando di individuare il significato da attribuire alle singole componenti della stessa anche alla luce dei diversi riferimenti al concetto di indizio contenuti nel codice di rito (artt. 192, 267 e 312). Il terzo capitolo attiene, infine, alla disamina della specifica operatività nella fase cautelare delle singole disposizioni richiamate dal comma 1-bis dell'articolo 273, introdotto con la legge 1° marzo 2001, n. 63. In virtù della non tassatività dell'elenco ivi contenuto, si pone, quindi, in essere una breve analisi riguardante altri atti in presenza dei quali possa dirsi integrato il presupposto del fumus commissi delicti.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
777375_tesiruiuandrea.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.25 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.25 MB | Adobe PDF |
Se sei interessato/a a consultare l'elaborato, vai nella sezione Home in alto a destra, dove troverai le informazioni su come richiederlo. I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/38192